Da quando gli aggiornamenti in rete hanno sostituito la classica radio, conti e calcoli sono divenuti faccenda artigianale, anche solipsistica, senza un confronto con elaborazioni compiute in altre piazze. Parte da qui il miraggio percepito da tifosi, addetti ai lavori, staff tecnico e giocatori del Messina al triplice fischio della gara interna con il Cosenza: come in un noto racconto di Edgar Allan Poe la soluzione è in bella mostra sulla scrivania, ma nessuno sembra accorgersene. Memorabile il post-partita, meno il match vero e proprio, vivo e intenso solo nella prima frazione, poi piegato verso un comprensibile spirito di conservazione. Il tecnico giallorosso Cristiano Lucarelli (voto 7) indovina tutte le mosse, dal ritorno alla difesa a tre al rilancio di Capua: piena sintonia tra allenatore e gruppo in una stagione che non vuole accennare a ridimensionarsi nei canoni della normalità.
Berardi 6: attento ed equilibrato nelle scelte, unica stecca sul gol di Mendicino.
Maccarrone 7: il migliore del pacchetto arretrato. Perfetto nella lettura delle situazioni più complesse.
Bruno 6,5: dopo un periodo di appannamento, ritrova lo smalto dei giorni migliori. Regia silenziosa e grande intelligenza in marcatura.
De Vito 6,5: moto perpetuo, lega tutti i reparti brillando per saggezza tattica.
Grifoni 6,5: diligente in entrambi le fasi, prova anche a rendersi pericoloso in un paio di proiezioni offensive.
Da Silva 6: assist a parte, il brasiliano incappa nella peggiore prestazione della sua esperienza messinese. Troppi i palloni persi con ingenuità sulla mediana. (dal 39’ s.t. Madonia sv).
Musacci 6,5: mostra contro i silani quel coraggio nell’impostazione spesso latitato nel corso della stagione.
Capua 7: tra i migliori rincalzi della categoria, si conferma freddo e lucido quando l’occasione è propizia.
Sanseverino 6: come abitudine, ad un inizio garibaldino fa seguire una certa apatia che lo trascina lentamente nell’anonimato.
Milinkovic 7,5: un gol, l’assist per Capua e l’impressione di poter decidere la partita a proprio piacimento. Lucarelli ha rigenerato un potenziale campione, nessun dubbio sui meriti di questa esplosione. (dal 30’ s.t. Foresta sv).
Anastasi 7: manca solo il gol all’ex Catania, combattente generoso e ottima spalla di un Milinkovic in versione genio della lampada.
COSENZA Perina 5,5 (dal 1’ s.t. Saracco 6); Blondett 5,5 (dal 1’ s.t. Letizia 5), Tedeschi 5,5, Pinna 6; D’Anna 5,5, Capece 6 (dal 35’ s.t. Caccetta sv), Calamai 6, D’Orazio 6; Statella 5,5, Mendicino 6, Cavallaro 5,5. All. De Angelis 5,5.