Messina: guardare indietro, please

Pubblicato il 27 Marzo 2019 in Primo Piano

Nell’altalenante stagione del Messina, la paura sembra essere alle spalle. Addirittura, la parolina play-off non appare più un taboo. Senza volere fare esercizio di pessimismo, ma sulla scorta dei dati oggettivi, è bene invece ricordare qual è la situazione ad oggi.

ALLE SPALLE – Il vantaggio sui play-out è ancora di 3 punti, però adesso sono due le squadre in scia: Locri e Roccella, con quest’ultima che ha il vantaggio dello scontro diretto in casa. Domenica scorsa, poi, il Messina ha guadagnato punti solo sul CdM, mentre la Palmese che è riuscita a bloccare il Bari, si è comunque mantenuta a distanza di sicurezza e tutte le altre hanno comunque mosso la classifica (in attesa che il Troina recuperi due partite). E, ancora, per avere la certezza della permanenza diretta, al momento è plausibile pensare che servano 3 vittorie. Il Messina ospiterà Palmese, Nocerina e Sancataldese e, in trasferta, oltre al Roccella farà visita a Troina e Rotonda (che, all’ultima giornata, potrebbe essere più che mai in corsa per agguantare gli spareggi). Non proprio un calendario agevole. Insomma, per prudenza è bene ricordare a tutti che bisogna innanzitutto guardarsi alle spalle. Certo, l’eventuale ricorso sul caso Lorefice potrebbe portare a una definitiva schiarita, ma per il momento va ricordato che continuiamo a camminare sul filo, con in aggiunta il (piacevolissimo) fardello di una semifinale di Coppa Italia da affrontare. Una gradita distrazione, ma pur sempre una distrazione.

LA PRUDENZA – L’analisi prudenziale – ribadiamo, non pessimista – è alimentata dalla sensazione trasmessa dalle ultime due uscite dei giallorossi. Dopo la sosta, la squadra sembra avere perso un po’ di smalto. A Portici, ad esempio, la difesa ha fatto suonare qualche campanello di allarme. Per carità, nulla a che vedere con la situazione di qualche mese fa, ma alcuni uomini chiave non sembrano essere – magari per qualche acciacco – in una forma ideale. Per questo è indispensabile continuare a concentrarsi sull’obiettivo salvezza diretta, non dimenticare che fino a poche settimane addietro avevamo l’acqua alla gola e che ancora non siamo emersi del tutto dai bassifondi della classifica. Occhi aperti, infine, sulla “lotteria” delle ultime giornate, in cui alcune squadre potrebbero pescare jolly insperati. Ricordiamoci, insomma, da dove veniamo: c’è ancora da sudare, i sogni lasciamoli chiusi nel cassetto.

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