Licata-Fc Messina, assioma di continuità

Pubblicato il 4 Gennaio 2020 in Primo Piano

Grazie al calcio… c’è il campo. Riparte da Licata il cammino del Football Club Messina, una trasferta d’alta quota per mostrare immediatamente il volto della continuità costruito tra novembre e dicembre. Le troppe chiacchiere extra campo vanno in soffitta, c’è di nuovo il pallone che rotola.

UNA NUOVA SQUADRA – Il calciomercato del Fc Messina ha portato in riva allo Stretto profili utili alla crescita generale della rosa. Nessuna rivoluzione prevista, il merito soprattutto di mister Gabriele capace di rimettere in riga una squadra discontinua e in preda allo studio perenne di soluzione astruse. Dalla duttilità alla confusione è stato un attimo, così Ernesto Gabriele ha facilitato il cammino schierando una formazione su tre linee classiche con un gioco misto tra profondità e ricerca delle corsie esterne. Punti su punti: 15 per rilanciarsi in zona playoff, col podio che passa dalla sfida del Liotta. Nonostante un mercato senza clamore, però, ecco che la rosa a disposizione del tecnico del Fc è mutata: Marone ha cambiato volto alla porta, Geran dal 7 gennaio sarà utile alternativa offensiva, con il transfer di Fernandez e il quasi recupero di Melillo a completare una squadra che potrebbe cambiare volto. Tempo al tempo, perché il fantasista sudamericano resta ancora ai box e il tempo per cambiare le cose è rimandato. Fernandez, invece, spera di aver convinto nei mesi in cui si è allenato col resto dei compagni; anche se un pacchetto di centrali composto da quattro possibili titolari potrebbe portare a disequilibri di gestione. Presto per una difesa a 3, forse comunque sbagliata viste le troppe modifiche che questa soluzione comporterebbe.

MENTALITÀ – Oltre la tattica – materia per maestri, fissati, analisti e compagnia – c’è la testa. Quella del Football Club Messina è cambiata radicalmente con l’esonero di Costantino: forse un senso di responsabilità, la presa di coscienza di aver gettato al vento punti e classifica per errori banali e da categorie amatoriali. Adesso, invece, Giuffrida e compagni sembrano aver trovare una solidità mentale diversa, fatta soprattutto di maggiore cattiveria agonistica e malizia. Grande apporto – innegabile – lo ha dato il rientro in pianta stabile di Alessandro Marchetti, lui l’esempio seguito dal resto della banda giallorossa. La testa guida le gambe, il calcio è materia scientifica assai complicata e non analizzabile per compartimenti stagni. Il cambio di marcia è scattato nelle teste, ora il Licata dirà se la sosta ha interrotto un’inerzia positiva o se la maturità raggiunta ha formato una squadra ormai solida.

IL LICATA – La squadra di Campanella vince la palma di sorpresa stagionale, solo per la sua condizione di neo promossa visto che la rosa è formata da calciatori di ottimo livello e grandi prospettive. Squadra ben bilanciata tra over e under, coi giovani che avranno qualche chance in più ora che la salvezza è, formalmente, raggiunta. Bomber Cannavò è diventato una sentenza, le sirene piacentine della Serie C sembrano rimanere inascoltate, certamente la sua cattiveria calcistica ha trascinato insieme alla classe di Convitto e la sostanza di Adeyemo. Attenzione alla media: fisicità dominante quella di Ceesay e soprattutto Diaby. Cammino abbastanza costante per i gialloblù: le sconfitte contro Palermo, Savoia e Giugliano hanno mostrato una squadra a cui, forse, manca ancora la forza per competere con le primissime. Negli scontri diretti una sola vittoria (Troina) e due pari (Fc e Acr Messina).

GLI UNDICI – La febbre blocca Carrozza che resta fuori dai convocati, come lui il solo Melillo. Prima per Fernandez che si gioca una maglia con Fissore e Quitadamo, più avanti nelle gerarchie Domenico Marchetti. Tornano dalla squalifica Giuffrida e Carbonaro per ridare sostanza alla colonna centrale. Per il resto solo conferme. Match duro e complicato quello di Licata, per il Football Club subito un banco di prova per confermare o smentire la crescita vista negli ultimi due mesi.

LICATA (4-3-3) Ingrassia; Daniello, Porcaro, Maltese, Dama; Ceesay, Sangiorgio, Diaby; Adeyemo, Cannavò, Convitto. All. Campanella

FC MESSINA (4-4-1-1) Marone; Casella, Marchetti D., Fernandez, Brunetti; Bevis, Marchetti A., Giuffrida, Correnti; Coria; Carbonaro. All. Gabriele

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