Il tempo delle carezze è finito. Per il Football Club Messina arriva la domenica decisiva: contro il Savoia i ragazzi di Ernesto Gabriele si giocano un posto sul podio, il consolidamento della zona playoff e – sopratutto – la credibilità come grande squadra.
DIMOSTRARE – Il cambio della guida tecnica resta lo spartiacque stagionale: la gestione Costantino ha azzoppato il cammino, quella di Gabriele-Grabinski è, invece, riuscita a esaltare il talento a disposizione trovando una media punti da primi posti. Cancellare in toto le critiche, però, non è possibile perché i giallorossi rischiano di restare un’eterna incompiuta. Scontri diretti col segno negativo, tanto che il trittico in arrivo rischia di mandare Giuffrida e compagni sul limite della zona playoff, oltre che a una distanza mortificante dal Palermo. Archiviate come risibili le sparate di Arena sul primo posto, la stagione del Football Club Messina resta positiva visto il reale spessore di una rosa, comunque, in linea con il valore. Da Savoia, Acireale e Messina passa, però, un destino che i giallorossi devono aggredire e portare dalla loro parte. La caduta di Giugliano resta nelle cose, con la squadra di Agovino che si dimostra imbattile in casa. Con la stessa moneta, adesso, il Fc Messina deve ripagare un Savoia che arriva al San Filippo con la nomea di “imbattibile”. Indubbio che il quarto posto – al momento – sia positivo, ma i distacchi cominciano a diventare troppo pesanti: 18 punti dal Palermo, 11 dal Savoia con il rischio di vederli aumentare se la prestazione non accompagnerà la voglia di vittoria. Troppe chiacchiere e poca, reale, pressione sono boomerang imparabili.
ASSENZE – La squalifica di Alessandro Marchetti crepa la diga messa in piedi da Gabriele. Perdere la coppia formata dal livornese e Giuffrida rappresenta un problema, a questo si aggiunge l’acciacco di Brunetti che complica le scelte e le alchimie tattiche. Proprio la possibile assenza del terzino rischia di rimandare in soffitta il ritorno tra i titolari di Melillo, con l’esigenza di ripescare un under che diventa obbligatoria. L’argentino scalpita, con lui la voglia di vedere un Fc Messina ispirato dall’ex Troina. L’equilibrio, però, non va dimenticato per una squadra che ha palesato svariati limiti di corsa all’indietro quando ritmato dalla tendenza tattica più offensiva. Gabriele riflette, anche sull’opportunità che i cambi in corsa possano decidere le sfide più di un iniziale undici offensivo. Miele si candida, ma Camara sembra aver recuperato tanto da schizzare in testa ai sondaggi. La sua duttilità tattica lo aiuta, anche se un problema muscolare appena risolto va comunque pesato.
IL SAVOIA – Campani dal cammino ottimale. Mister Parlato si prende – senza dubbio – la palma di miglior tecnico del girone e l’unica sconfitta stagionale (Cittanovese) e la seconda difesa dell’intera Serie D parlano per lui. Solo un Palermo dalla media clamorosa tiene Poziello e compagni al secondo posto. Squadra pratica e fisica questo Savoia: 3-5-2 che lascia a Osuji la libertà di attaccare lo spazio alle spalle delle due punte, difesa rocciosa e pericolosissima quando l’azione si inverte. Dionisi, Guastamacchia e lo stesso Poziello sono eccellenti colpitori di testa, la loro forza sulle palle inattive sa fare la differenza. Non mancano le scelte per Parlato, soprattutto in attacco dove il roster presenta 4/5 calciatori tutti con la possibilità di essere titolari. Sono 19 i risultati utili consecutivi, anche se in trasferta i campani sono meno brillanti: nelle ultime 3 uscite una sola vittoria (Marsala) e doppio pari con Castrovillari e Roccella.
FORMAZIONE – Fuori Alessandro Marchetti, torna invece Domenico Marchetti che farà coppia con Fissore. Il problema muscolare di Brunetti potrebbe dirottare Quitadamo sulla corsia esterna, in mezzo al campo Miele punta a una maglia da titolare, ballottaggio possibile con Camara. Se Brunetti – in extremis – dovesse farcela, ecco aprirsi scenari diversi con Melillo che tornerebbe utile e, sopratutto, la possibilità di giocare a specchio con l’avversario. Discorsi tattici a parte, però, per il Football Club Messina arriva il momento di una prova di forza che confermi il lavoro svolto fin qui, in caso contrario arriverebbe il tempo di guardarsi – con timore – le spalle.
FC MESSINA (4-4-1-1) Marone; Casella, Marchetti, Fissore, Quitadamo; Bevis, Miele, Giuffrida, Correnti; Coria; Carbonaro. All. Gabriele
SAVOIA (3-4-1-2) Coppola; Poziello, Dionisi, Guastamacchia; Rondinella, Gatto, Tascone, Oyewale; Osuji; Scalzone, Diakite. All. Parlato