Epica. La partita più emozionante vista quest’anno al San Filippo. La squadra di Gabriele trova tre punti che ad un certo punto erano più o meno un miraggio.
FATTORE FISICITÁ – Arriva il momento del “pocho”. Melillo torna titolare, e a farne le spesa è Facundo Coria. Che per la prima volta dal suo arrivo in Italia parte dalla panchina. Spazio dunque al 10 argentino, a supporto dell’unica punta Carbonaro. Altra novità – ma in questo caso si tratta di una scelta obbligata per l’assenza dello squalificato Alessandro Marchetti – a centrocampo, dove spicca l’under Miele, in coppia con capitan Giuffrida. In corsia i soliti Bevis e Correnti. Linea difensiva con il ritorno sulla fascia sinistra di Quitadamo, al posto di Brunetti, ai box per un guaio muscolare. Casella sull’altra fascia, con il duo Fissore-Domenico Marchetti davanti a Marone. Che viene chiamato in causa al quarto d’ora, nella prima, nitida occasione da gol per gli ospiti: colpo di testa dell’ex Messina De Vena, che spizza di testa e costringe il portiere giallorosso a respingere in due tempi, con la palla che va sbattere sulla traversa. Brivido per l’Fc Messina, che fatica da matti a trovare sbocchi per il suo gioco. Anche perché Melillo e Carbonaro, là davanti, soffrono lo strapotere fisico dei tre centrali campani. Ne consegue un Savoia padrone del fraseggio, pur senza tratti di particolare incisività. Ma c’è un dato inequivocabile: in termini di personalità, la bilancia pende dalla parte degli ospiti. Che sono costretti, presto, al primo cambio obbligato: Scalzone – probabilmente per uno stiramento – deve lasciare il campo ad Orlando, altro ex Messina (celebre il suo gol di tacco al Granillo, nel derby dello Stretto del settembre 2014). L’ultimo quarto d’ora, seppur privo di spunti significativi, fa registrare un nuovo equilibrio complessivo, perché l’Fc Messina riesce ad alzare il baricentro e ad affacciarsi con maggiore costanza dalle parti di Coppola, senza però mai tirare in porta.
MIRACOLO – Si ricomincia con la rinnovata sensazione che Gabriele debba necessariamente intervenire in corsa. Serve invertire subito la tendenza, soprattutto negli ultimi trenta metri di gioco, dove la sua macchina da gioco si inceppa puntualmente dinnanzi al muro campano. Ecco, dunque, la prima mossa: fuori Melillo per Coria, che si sistema in prima linea a sostegno di Carbonaro. Accade, così, quello che in qualche modo poteva essere previsto: Coria attacca subito il primo possesso della squadra di Parlato, che adesso arranca quando deve azionare la sua fase di costruzione bassa. Però, di lì a poco, proprio quando la squadra di Gabriele pare potersi giocare le sue chance per vincere, arriva l’ingenuità sanguinosa di Fissore, che rimedia due gialli evitabili in tre minuti, lasciando i suoi in 10. Così il Savoia riprende fiato, e sfiora il vantaggio, con un tiro-cross di Orlando che lambisce il palo. La frittata, però, la completa Paolo Carbonaro, cacciato con un “rosso” diretto per una reazione considerata violenta ai danni di Gatto. Nervi tesissimi, a questo punto. Si gioca poco, pochissimo. E l’Fc Messina del resto non può che puntare sul cronometro per provare ad un uscire indenne. Il minimo, quando hai 20 minuti da giocarti con due uomini in meno. Inferiorità che però non diventa un fattore, perché i giallorossi riescono comunque a tenere. Contro ogni logica, contro ogni pronostico. Ma il tutto diventa un paradosso, quando Gnicewicz scappa in contropiede, tiene la palla, vincendo anche un rimpallo, poi apparecchia per Dambros, che viene steso in area da Oyewale: è rigore. Tira Dambros, che non lascia scampo a Coppola. Incredibile: l’Fc Messina si porta in vantaggio. E poi lo tiene fino al fischio finale, che arriva dopo 7 minuti di recupero. Una vittoria memorabile.
FC MESSINA 1
SAVOIA 0
MARCATORE Dambros su rigore al 41′ s.t.
FC MESSINA (4-4-1-1) Marone; Casella, Fissore, Marchetti, Quitadamo; Bevis (dal 23′ s.t. Dambros), Giuffrida, Miele (dal 23′ s.t. Gnicewicz), Correnti (dal 48′ s.t. Camara); Melillo (dal 6′ s.t. Coria); Carbonaro. (Aiello, Aprile, Geran, Benoit, Santapaola). All. Gabriele.
SAVOIA (3-5-2) Coppola; Dionisi, Guastamacchia (dal 31′ s.t. Cerone), Poziello; Rondinella, Tascone (dal 42′ s.t. Bozzaotre), Gatto, Osuji (dal 32′ s.t. Chironi), Oyewale; Scalzone (dal 20′ p.t. Orlando), De Vena (dal 42′ s.t. Diakité). (Prudente, Luciani, Caiazzo, Riccio). All. Parlato.
ARBITRO Calzavara di Varese
NOTE Spettatori 1000 circa. Espulsi Fissore al 18′, Carbonaro al 25′, Oyewale al 40’s.t. Ammoniti Guastamacchia, Dionisi, Fissore, Correnti. Corner 2-3. Recupero 3′ e 7′.