Messina, il peccato di presunzione

Pubblicato il 9 Febbraio 2021 in Primo Piano

Inutile nascondersi dietro il repertorio delle “frasi fatte” calcistiche. L’occasione persa a Ragusa, che fa il paio con quella di Rende, sarà pure un incidente di percorso, ma l’unico punticino racimolato contro squadre ultime in classifica al momento di affrontare il Messina, avrà un peso specifico sull’economia del campionato.

LA DIFESA – Oggi la media punti dei giallorossi è inferiore ai 2 a partita, una sorta di minimo contrattuale per potere legittimamente aspirare al successo finale. Così come è divenuto preoccupante lo score delle reti al passivo (quasi una a gara), che rischia di diventare una sfida alle ferree logiche del pallone: gli attacchi servono per fare vendere i biglietti, le difese per vincere i campionati. La sensazione è che le dirette rivali non stiano molto meglio dei biancoscudati, nonostante la domenica favorevole alle inseguitrici. Tuttavia, sembrano avere adesso a disposizione un gettone in più da puntare sul tavolo del torneo. Acireale ed Fc, infatti, hanno usato il mercato per puntellare o, comunque, tappare buchi venutisi a creare in organico. Il Messina, di contro, non aveva bisogno di maquillage così decisi, ma – lo abbiamo scritto anche nelle scorse settimane – era comunque chiamato a equilibrare qualche squilibrio in rosa, specialmente nel settore under.

MERCATO – A Ragusa, ad esempio, con Arcidiacono acciaccato e Bollino entrato in riserva, Novelli ha dovuto adattare – per la seconda volta in stagione – un terzino a esterno d’attacco. Va bene la duttilità, ma c’è un limite, specie se ci si affida ai giovani. Alla frenata dovrà ora fare da contraltare uno strappo, reso meno agevole dal fatto che, completato il girone d’andata, il calendario tornerà, con l’approssimarsi degli scontri diretti, ad essere potenzialmente meno agevole di quello dell’ultimo mese. E, allora, anche approfittando della sempre più probabile pausa funzionale ai recuperi, è il momento di riparare a quello che rischia di essere un errore di presunzione compiuto a gennaio (facendo arrivare a Messina il solo Polichetti), nonostante ormai il margine di manovra sia sempre più ridotto. Servono forze fresche e, d’altronde, se Novelli aveva individuato in Zaine un possibile vice Aliperta, significa che in quel ruolo riteneva ci fosse una necessità. Ragusa ha fatto venire i nodi al pettine, tuttavia già altre occasioni (ultima in ordine di tempo, la gara con il Licata) avevano dato riscontri in tal senso. Per carità, non ci si aspetta una vagonata di giocatori, ma uno-due elementi che, anche rinforzando il roster degli under (ruolo del portiere compreso), possano fare compiere alla squadra un salto di qualità che sta divenendo sempre più necessario.

*fonte foto: Acr Messina – ph. Furrer

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