Arcidiacono e Foggia servono il tris: il Messina piega il Sant’Agata

Pubblicato il 14 Febbraio 2021 in Primo Piano

Vittoria doveva essere, vittoria è stata. Messina prima cinico poi dominante, piegato un Sant’Agata che si mostra ostacolo basso per Arcidiacono e compagni. Grande la prova, proprio, del capitano che apre la sfida dopo pochi minuti. Nella ripresa cresce la prestazione e arriva anche la doppietta del solito Foggia.

LA ZAMPATA – Le parole di fiducia della vigilia verso Lai non trovano riscontro sul campo, c’è infatti Leonardo Caruso a difendere la porta del Messina. Unica novità, perché mister Novelli conferma gli uomini visti a Ragusa con Cretella, ancora una volta, preferito a Crisci. Errore, quindi, giudicato “definitivo” – sia dalla dirigenza che dallo staff tecnico – quello sulla punizione di Mannoni. Formazioni a parte, poi, c’è il classico inizio sprint dei giallorossi che passano subito in vantaggio: azione prolungata dagli sviluppi di una punizione laterale, Lomasto rimette in mezzo dove un Arcidiacono tutto solo insacca facilmente. Vantaggio immediato e Sant’Agata che deve riordinare le idee: non ha retto neanche due minuti la difesa a 5 di Giampà – tradita da una passività clamorosa sulla palla inattiva -, col tecnico calabrese che spera nel suo tridente pesante per trovare una reazione. La rete di Arcidiacono diventa la buona scusa per una gestione a ritmi non altissimi, gli ospiti provano a uscire e, addirittura, sfiorano il pari con il colpo di testa di Simone Caruso ben servito da Fragapane. Giallorossi che giocano a folate: le cose migliori arrivano sempre dalla parte di Arcidiacono, meno coinvolti Bollino e Foggia che faticano a farsi trovare. Match senza grosse emozioni, tendente al brutto col Messina più bravo a sprecare possessi che a creare. Il tempo scorre senza occasioni da segnalare: giallorossi in gestione e pigri in fase di costruzione, Sant’Agata incapace di andare oltre la linea difensiva di Lomasto e Sabatino. Prova a svegliare tutti Cretella, ma il suo destro da lontano muore sul fondo. Botta e risposta, favorita da un Sabatino distratto che appoggia male in fase di uscita, palla a Perkovic che batte da lontano ma trova Caruso attento che, in tuffo, devia in corner. L’ultimo brivido – se si può definire tale – arriva da un cross di Biondo verso Perkovic, puntuale l’anticipo di Cascione che spegne il possibile pericolo. Primo tempo avaro di emozioni e pieno di piccoli errori, prestazione mediocre da parte di ambedue le squadre, intervallo che arriva col Messina in vantaggio.

IL SOLITO FOGGIA – Come nel primo tempo, anche a inizio ripresa il Messina alza il ritmo alla ricerca del raddoppio: tanta volontà ma i tentativi di Cretella e Aliperta non sfondano. Triplice cambio per Giampà che prova a trovare forze fresche e qualche nuova idea, e invece ecco il raddoppio: ancora un’azione prolungata dagli sviluppi di un corner, Bollino gioca dalla destra e vede Foggia tutto solo nel cuore dell’area, il cross è perfetto come il colpo di testa del bomber giallorosso che insacca, favorito anche dall’uscita avventata di Bruno. Troppi gli errori del Sant’Agata, squadra inconsistente che questo Messina può piegare senza dover produrre una grandissima prestazione. Il 2-0 spegne le minime speranze della squadra di Giampà, giallorossi sempre più padroni ma leziosi negli ultimi 20 metri. La sensazione, infatti, resta quella di una squadra che potrebbe affondare colpi con maggiore cattiveria. Primo cambio per Novelli che sceglie la staffetta Bollino-Addessi, ma il protagonista diventa Cretella: bellissima verticalizzazione del giovane centrocampista, Foggia attacca la profondità e scavalca con un delizioso tocco sotto Bruno. Tris servito, partita dominata nel punteggio e con una prestazione cresciuta nella ripresa. La doppietta di Foggia non gli fa strappare la palma di migliore in campo, assoluta la prestazione di Arcidiacono che oltre al gol regala una grandissima fase di copertura e sacrificio. Il resto è accademia, Messina che può gestire senza fatica e portare la sfida al novantesimo provando, anche, a realizzare la quarta rete. Non succede più nulla, tris servito e ritorno alla vittoria per il Messina dopo due pareggi consecutivi.

MESSINA 3

SANT’AGATA 0

MARCATORI Arcidiacono al 2′ p.t.; Foggia al 14′ e al 28′ s.t.

MESSINA (4-3-3) Caruso L.; Cascione, Lomasto, Sabatino (dal 46′ s.t. Boskovic), Giofrè; Cretella, Aliperta, Cristiani (dal 34′ s.t. Vacca); Bollino (dal 27′ s.t. Addessi), Foggia (dal 41′ s.t. Manfrellotti), Arcidiacono (dal 44′ s.t. Lavrendi). (Lai, Mazzone, Saindou, Izzo, Crisci). All. Novelli.

SANT’AGATA (3-4-2-1) Bruno; Mancuso (dal 9′ s.t. Franchina), La Gamba, Brugaletta; Biondo (dal 9′ s.t. Dama), Favo, Costa (dal 35′ s.t. Marcellino), Fragapane (dal 9′ s.t. Miruku); Mistretta (dal 19′ s.t. Tripicchio), Caruso S.; Perkovic. (Ferrara, Dama, Franchina, Gnicewicz, Manno, Alagna). All. Giampà.

ARBITRO Pezzopane di L’Aquila

NOTE Partita a porte chiuse. Ammoniti Sabatino, Mistretta, Marcellino, Dama. Corner 7-2. Recupero 0′ e 5′.

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