Azzerare. Per il Football Club Messina è tempo di reagire: la sconfitta nella stracittadina ha allungato la distanza dalla vetta, ma il tempo resta troppo per non provare a giocarsi tutte le chance. Primo esame: il Rende.
LA REAZIONE – Le prestazioni, da sole, non gonfiano la classifica. Per quella servono i punti, mancati contro il Messina ma alla portata nella sfida contro i calabresi. Mai sottovalutare gli avversari, soprattutto uno capace di battere Acireale, Licata e Santa Maria, oltre alla capolista guidata da Novelli. Il ritardo, però, non ammette passi falsi e la differenza di valori dovrà essere imposta dalla squadra di Costantino. Nella stracittadina è piaciuto gioco e atteggiamento, caratteristiche che i giallorossi dovranno essere capaci di riproporre per tutta la stagione. Critiche, complimenti e analisi sono state archiviate, col campionato che non fa tirare il fiato visto il turno ravvicinato nel giovedì pre pasquale. Il calendario è di quelli insidiosi: in sequenza Rende e Marina di Ragusa, due avversari sulla carta morbidi ma con la fame di punti tipica di chi deve salvarsi . Al Football Club, allora, il compito di spaccare presto la partita e indirizzarla verso il risultato più scontato. Da gare come quella col Rende, infatti, passa la credibilità per mantenere un campionato di testa fino alla fine. Il recupero col Roccella, poi, potrebbe arrivare entro fine aprile con la LND che ha già chiarito come il campionato potrebbe fermarsi – per mettersi in pari con i recuperi – nelle ultime settimane dello stesso mese. Una possibilità, che dipenderà dal numero di gare totali e che varierà, quindi, da girone a girone. Per il Football inizia una fase che per diventare importante non ammetterà soste restando, comunque, condizionata dalla speranza che le rivali lascino punti per strada.
DUBBI – Dalla gara con il Messina sono arrivate indicazioni importanti per Costantino, più l’infortunio di Giuffrida. Il capitano resterà fuori un paio di settimane accorciando le soluzioni in mediana: la parte del bicchiere mezzo pieno, però, dice che – con Agnelli in fase di recupero dal fastidio muscolare – aumenterà lo spazio per Garetto così da cementare la titolarità di Coria sulla trequarti. Ecco che, allora, i dubbi di formazione si riducono al ballottaggio tra Ricossa e Casella in difesa, più l’opzione Piccioni che spera di rubare una maglia a uno tra Caballero e Carbonaro. Nessuno parte in vantaggio, anche se l’argentino potrebbe tornare utile come arma fisica in una gara che si preannuncia pastosa visto l’avversario. Scelte ampie, quindi, per un Costantino che – fin qui – ha sempre stupito con gli undici titolari proposti. Alternative numerose e stati di forma da valutare, quello di Carbonaro – per esempio – potrebbe trovare nuovi stimoli da una panchina più riflessiva che punitiva. Poco da dire, infine, in generale su questo Football Club: la continuità dei risultati dovrà diventare una dolce abitudine, in caso contrario le chance di aggancio al primato diverranno sempre meno. Rincorrere, infatti, logora e sfianca.
FC MESSINA (4-3-1-2) Marone; Aita, Marchetti, Da Silva, Casella; Palma G., Lodi, Garetto; Coria; Caballero, Piccioni. All. Costantino.
RENDE (3-5-2) Quintiero; Novello, Orientale, Piscopo; Lo Cascio, Ferchichi, Palermo, Garritano, Brugnano; Palma M., Gozzerini. All. Napoli.
*fonte foto: Football Club Messina – ph. Familiari