A fine 1° tempo due chance clamorose, ma l’Fc Messina le dilapida e non riesce trovare la prova di maturità sperata. La rincorsa al vertice adesso si complica.
FINALE DI RIMPIANTI – Primo comandamento: affidarsi alle certezze. Costantino si limita ad un copia-incolla della formazione titolare che ha demolito il Sant’Agata domenica scorsa. Tutto confermato, dunque, anche l’abito tattico, un 4-2-3-1 di grande qualità potenziale, con Agnelli e Lodi in mezzo al campo e la batteria di trequartisti in cui recitano gli esterni Arena e Bevis, con Coria alle spalle dell’unica punta Piccioni. Sfida subito a ritmi alti, con la Cittanovese che si rende pericolosa già all’alba del match, in sequenza con Crucitti, Dorato e ancora col 10 ex Acr. L’Fc Messina non resta a guardare, tutt’altro. Perché se è vero che i giallorossi non trovano nel primo quarto d’ora occasioni vere, è altrettanto vero che esercitano un’ottima pressione sui padroni di casa, dando l’impressione di poter far male alla squadra di Infantino. Piccioni, per dire, trova un’ottima chance a metà del tempo, ma schiaccia troppo la conclusione e La Cagnina ha vita facile. Rischia tantissimo, poi, il portiere calabrese, quando Arena entra come lama nel burro nel cuore della difesa calabrese e spara sul portiere, che riesce sulla ribattuta a neutralizzare anche Piccioni. Da lì in avanti, però, la Cittanovese alza il livello del suo forcing nel tentativo, riuscito, di guadagnare metri e spingere indietro il Football Club. La maggiore vivacità dei padroni di casa non trova però sbocchi sostanziali. L’occasionissima del 1° tempo arriva invece nell’altra parte del campo: Lodi apparecchia per Arena, che incrocia, trovando uno strepitoso La Cagnina che fa una parata che vale oro. Poco dopo l’Fc Messina si divora un’altra chance, con Coria che da due passi spedisce alle ortiche un’opportunità clamorosa. Rimpianti, che accompagnano i giallorossi di Costantino negli spogliatoi per l’intervallo.
IL MURO – L’Fc Messina riparte dallo stesso copione di fine 1° tempo: pressione e qualità di palleggio per provare a scardinare la difesa calabrese. Ma la prima chance è però nell’altra porta, con il pericoloso sinistro che arriva dal piazzato di Crucitti. Serve una scossa. Costantino lo intuisce e si gioca la carta Carbonaro, che rileva Bevis. L’input arriva, quando l’uno due Lodi-Arena viene chiuso dall’ex Triestina con un sinistro velenosissimo, che costringe Lacagnina a distendersi. Da qui in avanti non succede nulla, in questa ripresa continuamente spezzata nel gioco. Tanto possesso, per l’Fc Messina, ma fine a se stesso. Le occasioni latitano, le emozioni anche. Finisce così
CITTANOVESE 0
FC MESSINA 0
CITTANOVESE (3-5-1-1) La Cagnina; D’Angelo, Scuderi, Alfano; Miceli (dal 31′ s.t. Zinfollino), Cosenza, Lo Nigro (dal 1′ s.t. Ndreu), Meola (dal 11′ s.t. Fuschi), Isabella (dal 26′ s.t. Petrucci); Crucitti (dal 48′ s.t. Napolitano); Dorato. (Latella, Losasso, Giorgiò, Viola). All. Infantino.
FC MESSINA (4-2-3-1) Marone; Aita (dal 35′ s.t. Casella), Marchetti D., Da Silva, Ricossa (dal 43′ s.t. Mukiele); Agnelli, Lodi; Arena (dal 35′ s.t. Bianco), Coria (dal 25′ s.t. Palma), Bevis (dal 11′ s.t. Carbonaro); Piccioni. (Monti, Giuffrida, Marchetti A., Fissore). All. Costantino.
ARBITRO Fantozzi di Civitavecchia.
NOTE Ammoniti Marchetti D., Lo Nigro e Fuschi. Corner 0-7. Recupero 2′ e 5′.