Messina di rimonta: Foggia e Lomasto ribaltano il Paternò
Pubblicato il 18 Aprile 2021 in Primo Piano
Un secondo tempo vivo e una rivoluzione tattica servono al Messina per riprendere e superare un buonissimo Paternò. Primo tempo spento dei giallorossi, col vantaggio di Di Stefano che diventa la sveglia perfetta per Bollino e compagni. Nella ripresa l’uno-due che vale 3 punti.
STATUE DI CERA – E alla fine Novelli sorprende tutti: Yassine Saindou è l’uomo scelto per sostituire lo squalificato Aliperta, cabina di regia affidata al classe 2001 con Cristiani e Vacca ai suoi lati. Fuori anche Cretella, attacco tutto over con Cunzi e Bollino a supporto di Foggia. Non ci sono novità, invece, nel Paternò di mister Catalano che non tradisce la sua difesa a 3 e si affida in avanti all’ex Mascari. Ritmi lenti in partenza, che sembrano prolungarsi visto l’atteggiamento abbottonato degli etnei e un Messina che trova nei lanci di Sabatino l’unica fonte di gioco. Pochino, con l’organizzazione di Catalano che prende il sopravvento sulla qualità dei giallorossi. Il tatticismo diventa padrone, movimenti senza palla che non trovano rifornimenti giusti. Quando il Paternò trova la giusta pressione si mostra più vivace, Messina che legge il momento e decide di soffrire con lucidità. Il primo tempo fugge via senza emozioni e l’unico spunto registrato resta quello dalla distanza di Puglisi. Si allunga Caruso – nell’occasione – iscrivendosi a un match che non sembrava voler coinvolgere i portieri. Le assenze pesano e rallentano la manovra, col Paternò intelligente ad approfittarne. L’intervallo si avvicina, ma il Messina si addormenta troppo presto: azione degli etnei che nasce sulla destra con De Marco, giallorossi fermi e spettatori dell’affondo dell’esterno di Catalano, il pallone messo in mezzo all’area trova il solo Di Stefano voglioso di aggredirlo. Caruso non può nulla e le squadre tornano negli spogliatoi con il Paternò in vantaggio – con Mascari che prima del riposo prova anche a raddoppiare, ma Caruso risponde. Intervallo diventa alleato per Novelli, c’è da ridisegnare la scacchiera dei giallorossi.
RIMONTA – La mossa Cretella era scontata, come la bocciatura di Saindou e il passaggio alle quattro punte. Cambia poco, perché sono gli errori in fase di palleggio a complicare la vita dei giallorossi. Manca Aliperta, è vero, ma il Messina sembra non essere bagnato dalla solita cattiveria agonistica. Ne giova il cammino del Paternò, che – una volta in vantaggio – abbandona il pressing alto e serra ancora di più le fila. Il ritornello diventa stonato, con il Messina che non trova mai il ritmo offensivo per dare fastidio a Cavalli. Il tempo diventa nemico, con il cronometro che vola mentre sul terreno succede pochissimo. Le mosse tattiche non aiutano, Novelli può giocarsi poche carte e le lancia sul tavolo quando Mazzone rileva uno spento Cascione. La pressione aumenta, ma serve il primo vero spunto di Bollino per impattare. L’azione del numero 10 spiazza gli etnei, l’assist per Foggia mette il centravanti campano nella possibilità di stoppare e trafiggere Cavalli. Portiere del Paternò che – nell’occasione – si fa male e lascia il posto al vice Maugeri. Ormai è entrato in partita Bollino, per gli etnei i problemi sono evidenti e il palermitano pennella ancora: corner col mirino puntato su Lomasto, colpo di testa in solitaria per il centrale di Novelli e gara ribaltata. Primo gol stagionale per il numero 15, che sarà assente contro il Santa Maria dopo il giallo beccato in diffida. Due lampi, quanto basta per una ripresa che mostra un Messina reattivo e messo meglio in campo. La trazione anteriore salva Novelli, evita una sconfitta clamorosa e mantiene brillante la classifica dei giallorossi. Basta un tempo, il secondo – nel quale fa il suo esordio anche Oggiano -, a un Messina che compie un altro passo verso l’obiettivo finale.
PATERNÒ 1
MESSINA 2
MARCATORI Di Stefano (P) al 42′ p.t.; Foggia (M) al 24′, Lomasto (M) al 29′ s.t.
PATERNÒ (3-5-2) Cavalli (dal 28′ s.t. Maugeri); Mazzotti, Bontempo, Guarnera; De Marco, Maiorano, Puglisi S. (dal 31′ s.t. Pardo), Camacho (dal 37′ s.t. La Piana), Santapaola; Di Stefano (dal 31′ s.t. Scapellato), Mascari (dall’11’ s.t. Cenci). (Barbaro, Zappalà, Puglisi M., Camilleri). All. Catalano.
MESSINA (4-3-3) Caruso; Cascione (dal 12′ s.t. Mazzone), Lomasto, Sabatino, Izzo; Cristiani, Saindou (dal 1′ s.t. Cretella), Vacca; Bollino, Foggia (dal 43′ s.t. Manfrellotti), Cunzi (dal 38′ s.t. Oggiano). (Lai, Bellopede, Crisci, Boskovic, Polichetti). All. Novelli.
ARBITRO Bracaccini di Macerata
NOTE Partita a porte chiuse. Ammoniti Maiorano, Sabatino, Mazzotti, Saindou, Di Stefano, Camacho, Guarnera, Cretella, De Marco, Bontempo, Lomasto. Recupero 1′ e 5′.