Reazione obbligata. Due pareggi che hanno rallentato la rincorsa, al Football Club Messina il compito di non far concludere in anticipo la volata promozione. Il futuro passa da Licata: sfida complicata, ma per i giallorossi è tempo di dimostrare.
MEGLIO GIOCARE – Il modo migliore per digerire la brutta prova contro l’Acireale è tornare in campo. Il calendario dà una mano alla squadra di Costantino – assente per squalifica -, con la gara di Licata che arriva puntuale per concedere una chance di riscatto a Lodi e compagni. Al Football Club, come detto, il compito di limitare i rimpianti e tirare il collo alla volatona che porterà in Serie C. Domenica, poi, ci sarà lo scontro diretto contro la Gelbison, arrivarci dopo una vittoria sarebbe il modo ideale. In caso contrario, infatti, il crollo di speranze e motivazioni diventerebbe perentorio. Di fronte un avversario ancora in corsa per evitare i playout, anche se gli ultimi rumors parlano di una LND con volontà di cancellare gli spareggi e limitare a due le retrocessioni. Se così sarà, allora, cambierebbe tutta la visione del finale di stagione con 5-6 squadre non più in corsa per un obiettivo. Follie di uno dei campionati più strani del decennio, gestito con un pressappochismo inimmaginabile. La squadra di Campanella, comunque, resta di buona qualità e capace di mettere in difficoltà chiunque. Cammino complicato dal Covid, con recuperi che si mescolano al calendario e intasano le settimane dei gialloblù. Poca abitudine a giocare in maniera così ravvicinata, ma Catalano e soci continuano ad avere armi importanti. Saranno squalificati Maltese e Civilleri, con Cannavò non ancora al massimo della condizione, ma le motivazioni potrebbero supplire.
FORZA MENTALE – Squalificato Agnelli, infortunato Domenico Marchetti. Per il resto tutti a disposizione di Costantino che deve gestire le forze e reinventare una formazione parsa deludente con l’Acireale. Se in difesa Da Silva e Fissore non sembrano avere alternative, dalla mediana in avanti tutto dipenderà dal modulo. L’ingresso di Coria sulla trequarti con Arena spostato nel ruolo di mezzala risolverebbe i problemi. Da non escludere la carta Bevis, con il modulo che potrebbe tornare in ampiezza con due ali pronte a servire la prima punta. Piccioni o Caballero? Favorito l’argentino, con Carbonaro che torna utile per ogni sistema di gioco. Scelte a parte, però, il Football Club dovrà essere capace di mostrare tutta un’altra mentalità rispetto alle due ultime uscite. Da Rotonda e Acireale sono arrivati più dubbi che certezze, ma il tempo per alzare il ritmo è arrivato. Accelerare adesso è necessario, nonostante lungo campionato e difficoltà abbiano svuotato i serbatoi, soprattutto quello mentale.
LICATA (4-3-3) Paterniti; Daniello, Mazzamuto, Orlando, Mannina; Greco, Frisenna, Candiano; Souare, Cannavò, Catalano. All. Campanella.
FC MESSINA (4-3-1-2) Marone; Cangemi, Da Silva, Fissore, Ricossa; Arena, Lodi, Palma; Coria; Caballero, Carbonaro. All. Mancuso (Costantino squalificato).
*fonte foto: Football Club Messina – ph. Familiari