La grande vittoria. Quella che manca al Football Club Messina versione Massimo Costantino. Al San Filippo si presenta una Gelbison piegata dalla sconfitta contro il Castrovillari, ma non ancora arresa nella corsa al secondo posto.
SCONTRO DIRETTO – Il successo di Licata è stato boccata d’ossigeno fondamentale per il momento dei giallorossi. Agnelli e compagni consapevoli di avere sprecato due match-ball importanti tra Rotonda e Acireale, ma ancora attaccati alla corsa promozione finché aritmetica vorrà. Sul cammino l’accidente più grosso si chiama Gelbison: i cilentani – nel rapporto qualità/prezzo – sono la migliore squadra del campionato per rendimento. Merito di una società quadrata e un allenatore preparatissimo come Ferazzoli. Non solo, perché la rosa ha mostrato talento e qualità. Su tutti Gagliardi, ma un sinistro come quello di Uliano farebbe comodo a chiunque in Serie D. La sconfitta del Morra contro il Castrovillari ha allontanato la vetta in maniera definitiva, ma questa Gelbison non sembra squadra votata alle gite fuori porta. Football Club Messina costretto, come è noto, a vincere sempre per non regalare al Messina di Novelli una festa ancora più anticipata. Calendario con l’ostacolo alto rappresentato dai cilentani, poi di nuovo una sosta col campionato che tornerà attivo – recuperi a parte – dal 13 giugno. Classifica e calendario a parte, però, davanti al Football Club c’è una di quelle sfide che fanno storia a parte.
EVENTO – Perché alla squadra di Costantino – il tecnico che ha sicuramente mostrato il calcio migliore alla guida del Fc – manca la grande vittoria, quella che resta a prescindere dalla graduatoria finale. I motivi di classifica esistono. Ai giallorossi, però, potrebbe aiutare chiudere in una bolla da isolare una sfida tanto delicata. Quasi quanto, con un altro tecnico alla guida, la gara dello scorso anno contro il Savoia, quella del rigore di Dambros in 9 contro 11. Un evento, indipendente, ma buono per regalarsi una dose importante di autostima. Alla gara il Football Club si avvicina con Carbonaro che migliora e Caballero che smaltisce la botta alla testa, ma Bevis vuole una conferma tra i titolari. Torna Agnelli dalla squalifica, mentre servirà la sosta per capire se Domenico Marchetti rientrerà prima del finale di stagione. Scelta ampia, allora, per Costantino che potrà valutare sistema di gioco e uomini senza pressione. Gelbison con la difesa a 3, la stessa che ha messo in difficoltà i giallorossi contro l’Acireale. In quell’occasione il Football Club preferì un rombo che non regalava ampiezza, se dagli errori si impara, allora, Costantino potrebbe decidere di tornare a cercare superiorità sulle corsie con due ali a supporto di un’unica punta. Coria non ha brillato a Licata, così un 4-3-3 con Palma e Agnelli ai fianchi di Lodi non pare così improbabile. Come sempre, comunque, conteranno poco uomini e moduli senza quella cattiveria agonistica, spesso arrivata solo a intermittenza.
FC MESSINA (4-3-3) Marone; Cangemi, Da Silva, Fissore, Ricossa; Palma, Lodi, Agnelli; Arena, Caballero, Bevis. All. Costantino.
GELBISON (3-5-2) D’Agostino; D’Orsi, Mautone, Romano; Guadagno, Graziani, Uliano, Maiorano, Dayawa; Gagliardi, Mesina. All. Ferazzoli.
*fonte foto: Football Club Messina – ph. Familiari