Poco da dire. Quasi nulla, ma la vittoria del Football Club Messina sulla Gelbison vale alla squadra di Rocco Arena la quasi certezza del secondo posto, lasciando viva la fiammella che fa sperare in un aggancio (più che difficile) alla capolista.
PARTITA A SCACCHI – Seconda e terza forza, ma lo spettacolo non è degno delle attese. Partita brutta, con poche occasioni da rete e gioco ristagnante. Massimo Costantino (voto 6) sceglie Arena oscillante tra mediana e fascia, muove le sue pedine con Bevis libero di correre e Coria attento a coprire una vasta zona di campo. Perde presto Piccioni, con lui la sua capacità di giocare in fase di non possesso e pressing. Caballero delude, anche per un atteggiamento molle e fuori dalla sfida. Non c’è racconto. Perché la partita è sì tattica, ma è anche piena di errori e occasioni sfumate per leggerezze tecniche. La Gelbison resta spenta per una buona mezz’ora, colpa che Ferazzoli assorbe e alla quale reagisce con un triplice cambio utile per dare la sveglia ai suoi. I campani pagano un tempo interpretato male, con il pedaggio da pagare firmato dalla spaccata di Fissore. Un jolly, uno sprazzo nel nulla e che viene realizzato dal calciatore più calato nella parte. Lucido lui, come Arena mai domo e sempre pronto a strappare in azioni personali. Pochino, però, per un Football Club che sembra aver terminato la benzina entrando, così, in modalità gestione cinica.
SECONDI – La partita ha detto poco, con un secondo tempo dove i taccuini raccontano di una protesta per parte. Bevis e Gagliardi che chiedono rigori, episodi che completano un arbitraggio mediocre in senso generale. Resta la brutta prestazione delle due squadre, ma al Football Club restano anche 3 punti che sembrano serrare il discorso secondo posto e tengono viva la corsa promozione. Chiusa, forse, dalla nettezza della marcia del Messina di Novelli, capace di sbancare largamente anche Troina. Discorso, allora, che si dovrebbe spostare su quanto sprecato in questi mesi: soprattutto nelle ultime settimane, forse le uniche nelle quali l’Acr ha davvero rallentato con due pari in fila. Così non è stato, con il bilancio finale che prende sempre più corpo. Ci sarà tempo, a fine anno quando occorrerà tirare una linea e dare i voti di una stagione complicata. Dagli errori di mercato, alle difficoltà legate al Covid e alla gestione tecnica passata troppe volte di mano. Intanto, però, la classifica racconta di 4 punti da recuperare con 9 ancora a disposizione, con una sosta ad allungare il brodo e un’ultima settimana (dal 13 al 20 giugno) che darà la sentenza definitiva. Quella del campo, giusta come sempre.
Marone 6,5: nella ripresa la Gelbison lo chiama in causa a ripetizione, lui risponde presente.
Cangemi 6: ordinato e attento, bravo a contenere un avversario aggressivo come Dayawa. (dal 43′ s.t. Bianco sv)
Fissore 7: la rete che vale la vittoria, più un secondo tempo in cui guida la lotta contro gli attaccanti avversari.
Da Silva 6: nessuna sbavatura, ma forse meno sicurezza dei giorni migliori.
Ricossa 5,5: pochino in avanti, quando difende pare troppo leggero.
Lodi 6: regge con l’esperienza, resta sempre il più lucido palla al piede.
Agnelli 6,5: un cartellino giallo arrivato presto che lo condiziona, però gioca una gara di grandissima leadership e lotta. Esce sfinito, diffidato e ammonito, salterà il Castrovillari. (dal 39′ s.t. Palma sv)
Arena 6,5: l’assist, un paio di giocate che fanno impazzire gli avversari e la sensazione di meritare una categoria superiore. (dal 41′ s.t. Casella sv)
Coria 6: nel primo tempo è forse il migliore dei suoi, poi cala fisicamente. (dal 29′ s.t. Marchetti 6: ottimo ingresso in un momento di grande sofferenza, è il protagonista dell’azione che porta all’ultima protesta della Gelbison)
Bevis 5,5: tanta abnegazione, corsa e voglia, ma poca sostanza. Su di lui ci sarebbe anche un penalty non fischiato.
Piccioni sv: si fa male presto. (dal 19′ p.t. Caballero 5: brutta prestazione, troppi errori e solo qualche buon colpo di testa sulle palle inattive difensive)
GELBISON D’Agostino 6; Bruno 6 (dal 36′ s.t. Rossi sv), Mautone 5,5, D’Orsi 5,5 (dal 1′ s.t. Stancarone 6,5); Graziani 6,5, Pipolo 5 (dal 1′ s.t. Maiorano 6), Uliano 6, Guadagno 5,5 (dal 10′ s.t. Ziroli 5,5), Dayawa 6 (dal 1′ s.t. Romano M. 5,5); Gagliardi 5,5, Mesina 5,5. All. Ferazzoli 6.
*fonte foto: Football Club Messina – ph. Familiari