Salita ripidissima. In casa Messina i problemi non finiscono mai: la sconfitta in casa del Monterosi e l’arrivo di un altro delicatissimo scontro diretto col Potenza, fattori già pesanti che diventano macigni se sommati al pericolo di un nuovo focolaio Covid. Il momento, però, impone di ribellarsi alle difficoltà.
CONDIZIONATI – Impossibile parlare di altro. Perché i contagi tornano protagonisti del pre partita di un Messina che, invece, necessitava di tutta la serenità possibile in vista della difficile sfida contro la squadra di Arleo. La caduta di Viterbo non può essere archiviata come semplice episodio, perché i giallorossi hanno sempre manifestato grandi difficoltà nell’affrontare le famose “sfide decisive”. Monterosi andata e ritorno, Fidelis Andria al San Filippo: tre esempi che dicono come Carillo e compagni soffrano in maniera devastante le prove di maturità. Quella contro il Potenza vedrà il profondo impatto del Covid: un caso comunicato direttamente dalla società nella giornata di giovedì, la sensazione che non resterà l’unico per un totale che si spera possa fermarsi a tre. Nessun nome, perché la società non comunica le generalità dei contagiati e giocare a fare i detective – o quelli che sanno tutto – non è così interessante. Scopriremo tutto al momento della distinta ufficiale, anche se oltre al Covid ci sono un paio di acciacchi che potrebbero tirare fuori altri protagonisti. Marginean meno, ma Tiago Gonçalves resta in fortissimo dubbio dopo il problema muscolare avvertito contro il Foggia. Premessa obbligata, poi ci sarà un campo sul quale il Messina non potrà trincerarsi dietro le variabili. La classifica non lo permette, come l’avversario che in caso di colpo esterno manderebbe i ragazzi di Raciti al terzultimo posto. La gara contro il Monterosi ha mostrato una squadra di nuovo fragile, disordinata e facile all’errore. Scrollarsi di dosso la partita del Rocchi diventa necessario, come reagire alle difficoltà legate alle positività delle ultime ore. Di fronte un avversario in parte simile come questo Potenza dai tre allenatori, ora guidato dal tecnico promosso dalla Primavera. Tanti gol subiti e un reparto offensivo rinvigorito dall’acquisto di Luigi Cuppone. L’ex Casertana – la scorsa stagione 14 reti – arriva in prestito dal Cittadella, il suo è stato un impatto subito decisivo con 5 reti in 4 presenze.
IN ATTESA – La questione tamponi tiene banco. Gli ultimi controlli diranno a Raciti chi sarà a disposizione e chi dovrà restare ai box. Il problema muscolare – come detto – di Gonçalves dovrebbe tenere il portoghese fuori dalla sfida, mentre Marginean lavora per tornare titolare. Altri, invece, lavorano per riscrivere il loro cammino in maglia giallorossa. Damian su tutti: il numero 10 col Monterosi ha regalato la sua peggior prestazione stagionale, in caso di impiego – l’ex Ternana – è chiamato a un riscatto più che immediato. Per il Messina e non solo, perché un calciatore con le sue qualità non può accettare di vivere la sua esperienza in riva allo Stretto in maniera così mediocre. Reparto per reparto le novità non dovrebbero mancare: in difesa Angileri è favorito su Trasciani, mentre Carillo tornerà titolare con Celic. In avanti torna Adorante dopo il turno di squalifica, con lui attenzione alle opzioni Statella e Baldé. Come detto, però, tutto dipenderà – modulo compreso – dagli esiti dei tamponi molecolari delle ultimissime ore. Solo a quel punto, infatti, Raciti capirà se potrà proseguire sulla strada tattica delle ultime settimane o sarà costretto a modifiche obbligate. Rompendo il velo dei problemi, però, questo Messina non può più cedere il passo e lasciare punti e umore positivi a diretti concorrenti per la corsa salvezza.
MESSINA (4-3-3) Lewandowski; Angileri, Celic, Carillo, Fazzi; Fofana, Damian, Marginean; Statella, Adorante, Baldé. All. Raciti
POTENZA (4-2-3-1) Marcone; Zampano, Piana, Gigli, Nigro; Sandri, Zenuni; Burzio, Ricci, Volpe; Cuppone. All. Arleo
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale
