Messina, i conti non tornano: col Picerno arriva un pari che pesa poco

Pubblicato il 8 Aprile 2023 in Primo Piano

Piccolo passo. Il Messina gioca una gara solo difensiva e strappa un punto sul campo di un Picerno che ci prova di più, ma che finisce col sparare a salve. Unico squillo di Balde, ma l’atteggiamento della squadra di Raciti è di puro contenimento. La Turris vince e complica i piani dei giallorossi.

DIFESA A OLTRANZA – Poco importa l’identità tattica quando le assenze pesano, così Raciti è lucido nel modificare il suo Messina con un 3-5-2 molto muscolare e che lascia al duo Balde-Perez l’incombenza di pungere il Picerno. Tornano Trasciani e Ferrini che sono i braccetti del trio guidato da Ferrara. A destra Berto, dall’altra parte c’è Versienti con Konate davanti alla difesa a fare da schermo. Interni Fofana e Mallamo, centrali con licenza di accompagnare la manovra offensiva. Padroni di casa che tornano al classico 4-2-3-1 con Longo che non lesina le rotazioni, viste anche le assenze in mezzo al campo di Dettori, De Ciancio e Pitarresi. In difesa gioca Ferrani con Gonnelli, out Garcia. In attacco c’è Albadoro, alle sue spalle Ceccarelli è l’unico confermato nel trio che viene completato da Diop e Golfo. Il primo quarto d’ora è un assolo del Picerno che palleggia in maniera pulita e prova ad avvolgere il Messina. Dalle parti di Fumagalli arriva una punizione imprecisa di Ceccarelli e un colpo di testa innocuo di Diop. Due squilli che non fanno male, così i giallorossi sembrano soddisfatti del proprio atteggiamento accorto e attendista. Protesta il Picerno quando Ferrara tocca di braccio – dopo un rimpallo sul corpo – un cross di Diop – che a sua volta sembrava aver controllato di mano a inizio azione -, ma per Petrella è solo corner. Il match è ritmato da uno spartito che suona solo lucano, col Messina che non sembra intenzionato a far qualcosa in più di difendersi. Qualche rilancio lungo di Fumagalli trova Perez, ma il numero 31 può solo controllare e difendere una sfera che non può essere affidata a nessuno visto che il baricentro giallorosso resta schiacciato. Obiettivo chiaro: prolungare il più possibile l’equilibrio e colpire appena possibile. Le armi sembrano spuntate oppure a salve, dato che Perez e Balde non godono dell’aiuto dei compagni che, comunque, non possiedono caratteristiche propriamente offensive. La svolta si presenta quando Fofana trova un corridoio in cui liberarsi per verticalizzare sul taglio di Balde. Lo spagnolo brucia la linea lucana, salta anche Albertazzi ma è ormai sulla linea di fondo quando calcia trovando l’esterno della rete. Occasione importante per i giallorossi e primo tentativo di sorprendere il Picerno. La squadra di Longo gioca meglio ed è più convinta, se poi il Messina si offre in aiuto per Fumagalli è tempo di straordinari. Balde rinvia a casaccio, pallone per Ceccarelli che controlla e calcia dai 20 metri: riflesso del portiere giallorosso e angolo. L’ennesimo e destino di quasi tutti gli affondi, come quando Gallo ci aveva provato dalla distanza trovando la deviazione di Ferrara. Minuti che scorrono e il riposo si trasforma in meta ambita vista anche la fortissima pioggia che non sembra voler smettere di cadere sul Curcio.

CONTENIMENTO – La ripresa racconta di un match che non sembra voler mutare l’andamento visto nel primo tempo. Picerno a spingere e Messina che contiene tentando di appoggiarsi – di tanto in tanto – sulle due punte. Clima che peggiore col Curcio che viene tempestato da un nevischio che abbassa, ulteriormente, la temperatura. Il sintetico fa la sua parte e lo sviluppo del gioco non ne risente per nulla. Primi cambi per Longo che cerca energie nuove con Setola e D’Angelo, poco dopo è costretto a rispondere Raciti quando Konate alza bandiera bianca – colpito da crampi -, al suo posto Fiorani. Il problema che fa arrendere il guineano porta a un capannello che vede Fumagalli lasciare la propria porta per andare a protestare con Petrella: giallo, era diffidato, salterà la Juve Stabia. Eccesso di nervosismo inutile, che costa caro per quello che resta il calciatore più carismatico dei giallorossi. Longo perde Gonnelli e sceglie Garcia, note che si riempiono di sostituzioni in una parte centrale di ripresa che non racconta più nulla. Picerno che ci prova ma senza la veemenza necessaria, Messina che pare interessato solo a contenere. Di ripartire nessuna intenzione, anche perché il pallone in avanti non ci va, praticamente, più. Calcoli che frullano nella testa dei giallorossi, col punticino che rientra nella politica dei piccoli passi. Rischiosa, perché il destino del Messina è anche nelle mani dei risultati avversari. Ancora crampi per gli uomini di Raciti, stavolta è Versienti a dover mollare. Al suo posto Celesia. Doppio per Longo che si gioca le ultime carte offensive: Santarcangelo ed Emmausso. Prova a tirare fuori la testa Balde in azione personale, ma il suo sinistro va in corner. Sugli sviluppi si accende una mischia, contatto dubbio su Ferrara ma per Petrella si gioca. Ultimo giro di cambi per il Messina: fuori Mallamo, Balde e Perez con Marino, Grillo e Curiale per cercare le energie utili in questo finale di gara. Che resta di profondo contenimento per un Messina incapace di pungere e intenzionato solo a difendere. L’aiuto di Curiale dura poco, con l’ex Vibonese che si fa cacciare dopo una mezza rissa con Setola. Rosso per entrambi. E finisce così. Calcoli o meno, il punto muove la classifica e tiene tutto in ballo. Ultime due giornate infuocate, ma che non potranno essere avare di vittorie. La Turris strappa il successo sul campo dell’Avellino e complica ogni possibile piano.

PICERNO 0

MESSINA 0

PICERNO (4-2-3-1) Albertazzi; Novella (dal 14′ s.t. Setola), Ferrani, Gonnelli (dal 22′ s.t. Garcia), Guerra; De Cristofaro, Gallo; Ceccarelli, Diop (dal 29′ s.t. Emmausso), Golfo (dal 14′ s.t. D’Angelo); Albadoro (dal 29′ s.t. Santarcangelo). (Rossi, Gammone, Allegretto, Reginaldo, Pagliai, Monti). All. Longo

MESSINA (3-5-2) Fumagalli; Trasciani, Ferrara, Ferrini; Berto, Fofana, Konate (dal 16′ s.t. Fiorani), Mallamo (dal 36′ s.t. Grillo), Versienti (dal 28′ s.t. Celesia); Balde (dal 37′ s.t. Curiale), Perez (dal 36′ s.t. Marino). (Lewandowski, Baldé, Iannone, Zuppel). All. Raciti

ARBITRO Petrella di Viterbo

NOTE Espulsi al 44′ s.t. Setola e Curiale per reciproche scorrettezze. Ammoniti Diop, Trasciani, Mallamo, Fumagalli. Corner 10-2. Recupero 1′ e 6′.

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