Trapani-Messina, quelle serate in cui conta essere perfetti

Pubblicato il 10 Ottobre 2024 in Primo Piano

Non esistono partite già scritte. Prova difficilissima per il Messina, perché questo Trapani ha profondità di rosa e qualità da categoria superiore. Il campo, però, non si piega alle verità scritte su carta e pretende che le prestazioni facciano la differenza.

IL PROPRIO LIVELLO – Il pareggio contro il Benevento non ha ingannato nessuno, non perché non abbia un valore importante – ne ha parecchio – ma perché non può bastare un punto strappato in una partita tattica a dire la verità sui giallorossi. Trapani visto come un colosso, anche un’esagerazione dato che la squadra di Aronica deve ancora trovare la sua identità finale (e vincente), nonostante le pretese (giuste, viste le spese di questi due anni) del proprio presidente. Granata squadra carica di nomi grossi, ma anche figli di un inizio con un esonero – quello di Torrisi – arrivato dopo una roboante sconfitta interna. Aronica confermato sul campo, anche se la sua squadra è ancora lontana dalla perfezione. La forza generale, però, è evidente. Avversario da rispettare, ma avvolgerlo di imbattibilità non servirà per abbassare le aspettative. Che rientra nel gioco delle parti, ma serve a poco perché dalla parte della critica – tifosi compresi – c’è consapevolezza di quanto il Messina può tirare fuori da questo tipo di sfide. Quindi, sulla carta non c’è partita. Ma la carta è effimera, conta il campo. Quello che racconta che il Messina difficilmente viene messo sotto, ma che quando cade lo fa per una debolezza mentale che apre le porte ad avversari, comunque, migliori. Sì, perché di squadre con maggior qualità ne è pieno il girone, ma quando quella di Modica resta sul pezzo, non perde le proprie linee guida e lotta con grande applicazione, il gap viene accorciato. A volte annullato. Insomma, il Trapani è favorito – come in tante altre sfide -, ma niente è scritto in anticipo.

LE ASSENZE – Fuori dai convocati Marino e Petrucci, soprattutto il secondo pesa dato che lascia i giallorossi orfani di creatività, esperienza e qualità. L’ex Brindisi ha brillato contro il Benevento, ma palesato una fragilità fisica che si prende la scena e tiene il regista a casa. Per la sostituzione ci sarà Anzelmo, per un reparto di centrocampo che deve vedere sciolto più di un dubbio visto che anche Garofalo potrebbe finire in panca per lasciare spazio a Pedicillo. Soluzione, questa, che aprirebbe a un tridente più pesante con Luciani al centro più Anatriello e Petrungaro a supporto. Meno complicata la questione difensiva: conferme in blocco per la linea vista contro il Benevento, Krapikas compreso. Nel Trapani fuori Benedetti per squalifica, per la sostituzione Martina oppure Sabatino col ritorno di Celiento in mezzo. In avanti ballottaggio tra Bifulco e Fall.

TRAPANI (4-3-3) Seculin; Ciotti, Silvestri, Celiento, Sabatino; Carriero, Carraro, Karic; Kanoute, Lescano, Bifulco. All. Aronica

MESSINA (4-3-3) Krapikas; Lia, Manetta, Rizzo, Ortisi; Frisenna, Anzelmo, Pedicillo; Anatriello, Luciani, Petrungaro. All. Modica

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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