Primo Piano
Messina, si alza l’asticella
Arrivati al rush finale, probabilmente le analisi tecniche sulla singola prestazione iniziano a perdere valore.
Arrivati al rush finale, probabilmente le analisi tecniche sulla singola prestazione iniziano a perdere valore.
Una giornata in meno e distacco invariato. Questa la nota più lieta per il Messina che impatta, malamente, contro un sufficiente Santa Maria. Alla capolista resta l’agrodolce di non aver perso terreno, ma la chance di piazzare la spallata decisiva è stata sprecata.
Brutta prestazione e troppi errori. Messina che non va oltre il pari contro il Santa Maria. Primo tempo a ritmi lenti, nella ripresa Foggia spreca un paio di occasioni nitide, non basta un finale volenteroso.
Quanto tempo. Tre settimane senza calcio giocato per il Messina di Raffaele Novelli: un periodo utile per recuperare qualche acciaccato e ricaricare le energie, l’altra faccia della medaglia dice che quella inerzia travolgente non andava fermata. Lo stress-test si chiama Santa Maria Cilento.
Il mese di aprile si chiude – vista la sosta forzata di domenica 25 – per i biancoscudati con un percorso netto: 4 vittorie su 4. Viene incrementato così uno score pazzesco, avviato dopo il giro di boa, che ha portato a collezionare 8 successi in 10 gare.
Conta solo vincere. Campionato arrivato nella fase di discesa verso il traguardo, il momento in cui i calcoli finiscono in soffitta. Il Messina sbanca Paternò grazie a un quarto d’ora da squadra di categoria superiore – frutto del contraccolpo di una necessaria sostituzione -, quanto basta per alimentare la classifica e tratteggiare la parola C.
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