Primo Piano
Messina, la farsa infinita
Dal comunicato di disimpegno, in contemporanea al fischio di inizio di Acireale-Messina, al passo indietro sul passo indietro di quasi sette giorni dopo.
Dal comunicato di disimpegno, in contemporanea al fischio di inizio di Acireale-Messina, al passo indietro sul passo indietro di quasi sette giorni dopo.
Anno zero, l’ennesimo. Il passo di lato di Sciotto, lo stadio deserto, la tragicommedia – l’ennesima, anche quella – di un campionato che rischia di trasformarsi in un dramma sportivo senza precedenti.
La copertina se la prende l’addio di Pietro Sciotto dalla guida del Messina: dimissioni irrevocabili che arrivano in contemporanea al fischio d’inizio della sfida di Acireale. Tempistica discutibile, forse l’ultimo scivolone dopo un anno e mezzo di delusioni.
Strano mostro questo Messina: fragilissimo in campionato, spietato in Coppa Italia. Probabilmente la pressione ridotta al minimo in una competizione che, al momento, non conta nulla aiuta la banda di Biagioni a esprimersi in maniera più credibile.
Partita pazzesca al San Filippo dove il Messina esce sconfitto contro la Cittanovese. Primo tempo inesistente per i giallorossi col doppio vantaggio calabrese, ripresa con la reazione firmata Catalano e gara ribaltata. La Cittanovese reagisce e ritrova il vantaggio, ma le proteste dei giallorossi per un mancato rigore su Sambinha si prendono la scena.
Ennesima sconfitta per il calcio messinese. Il Messina di Pietro Sciotto incassa un nuovo schiaffo organizzativo con la chiusura delle porte in occasione della sfida contro la Cittanovese. Manca la classica autorizzazione ai pubblici spettacoli, un film già visto e che aveva annoiato.
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