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Messina, la sentenza del campo: rosa inadeguata
Potrà anche battere il Fondi nel prossimo impegno di campionato, speranza viva data una classifica deficitaria e sotto le aspettative estive.
Potrà anche battere il Fondi nel prossimo impegno di campionato, speranza viva data una classifica deficitaria e sotto le aspettative estive.
Arriva l’ufficialità per quello che era più di una voce. Sasà Marra è il successore di Valerio Bertotto sulla panchina del Messina. All’ex giocatore dell’era Aliotta è affidato il difficile compito di rialzare il morale di una tifoseria spiazzata dagli ultimi fatti.
Clima avvelenato. Sensazioni che oscillano tra l’impotenza e lo stupore. Un far west esacerbato dal nuovo piglio decisionista di una proprietà che pare soffrire di una particolare forma di autolesionismo.
Scossone in casa Messina. Salta la prima testa, quella del direttore sportivo Vittorio Tosto, che viene sollevato dall’incarico dopo un duro faccia a faccia con il presidente Stracuzzi.
“In rosa abbiamo quattro portieri, la nostra idea è quella di puntare su un under di buona esperienza. Il profilo di Brunelli è quello ideale; su di lui, Russo e Dini abbiamo fiducia totale. Berardi, invece, rimane sul mercato. La sua posizione è chiara: non rientra nei nostri piani.
“Madonia? Un nome come tanti altri che ci vengono proposti”. In piena sintonia col direttore sportivo Vittorio Tosto che parla di duecento calciatori interessati al Messina, mister Valerio Bertotto non si sbottona e rimane freddino sul nome dell’attaccante ex Matera e Akragas.
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