Una vittoria buona per mente e corpo. Contro il Savoia per il Football Club Messina è arrivato l’esame di maturità perfetto per ritrovarsi ancora più convinti. Il campionato, però, è lontano dall’essere finito: corsa finale complicata, e la sfida di Acireale rappresenta un bivio decisivo.
LA CLASSIFICA – Che paradosso meraviglioso il calcio. Battere in doppia inferiorità numerica il Savoia, infatti, finisce già nel dimenticatoio per un Fc Messina che deve guardare al presente. Un terzo posto meritato, ma una classifica cortissima e dal Tupparello passa una settimana pre stracittadina dall’umore e l’importanza diversa. Scontri in casa per le avversarie dei giallorossi (Giugliano-Biancavilla e Troina-Cittanovese), con Giuffrida e compagni che in caso di sconfitta esterna potrebbero ritrovarsi, addirittura, fuori dalla griglia playout. Peggiore dei quadri possibili – sia chiaro -, ma necessario per comprendere come il momento di felicità vada messo da parte con la testa che dovrà restare puntata sull’obiettivo finale. Le difficoltà, insomma, sono lontane dall’essere terminate per il Football Club Messina: diventa, quindi, ancora più pesante il successo contro il Savoia di una settimana fa. Contro i campani si giocava per il blasone ma, soprattutto, per un campionato che paga ancora troppo il cattivo inizio sotto Costantino. Per Gabriele, infatti, sono 10 le vittorie in 14 uscite: un cammino quasi impeccabile, ma che ancora non regala ai giallorossi la possibilità di giocare con la serenità del vantaggio sulle avversarie. Acireale e Messina nelle prossime due uscite, due sfide fondamentali – soprattutto – per approcciare il finale di stagione con maggiore chiarezza.
IL SUPPORTO – La notizia della settimana, però, resta quella dell’appoggio del gruppo organizzato Testi Fracidi alla squadra del presidente Arena. Un “passaggio” che mostra un coraggio di esposizione non banale: più facile, infatti, recitare il ruolo di quelli che aspettano fine stagione per decisioni drastiche. La responsabilità che una parte del tifo raccoglie, adesso, scivola addosso a una squadra che sulla poca pressione della piazza ha costruito la ripartenza in certi momenti della stagione. Non avere pressione, spesso, ha aiutato a ripartire con un silenzio maggiore e una responsabilità limitata a sé stessi. Da pressione a supporto, però, il filo è sottile e certamente lo stimolo potrà aiutare il Football Club a lottare anche per un pubblico più numeroso. Parentesi doverosa, anche se le questioni legate al tifo restano argomento delicato e da lasciare, appunto, a quei tifosi che per tutta la vita hanno dedicato tempo, sacrifici e sofferenza alla propria passione.
L’ACIREALE – Il peggior avversario della squadra di Pagana, in questa stagione, è stato l’incessante accumulo di penalizzazioni. Dalla sconfitta a tavolino contro il Messina, fino ai -4 inflitti per stipendi non pagati. Con la possibilità, ancora non smentita, di ulteriori 2 punti da scontare. Un cammino – sul campo – da 49 punti, che invece vede i granata a rischio anche per un posto nei playoff. Extra-campo a parte, però, l’Acireale resta una delle squadre più forti e pericolose del torneo. Tra le mura amiche percorso di livello: solo una gara senza reti (0-1 col Licata) e solo tre partite senza vittorie (oltre al Licata, sconfitta col Giugliano e pari col Marina di Ragusa). Se fai un campionato da quasi 50 punti, però, sei avversario temibile in casa e trasferta, e i ragazzi di Pagana hanno dimostrato col gioco di essere tra le migliori del girone, prova ne è la vittoria schiacciante al Barbera contro la capolista Palermo. Solo vittorie nel 2020 in casa per Savanarola e soci, in sfide dove, comunque, qualcosa agli avversari è stata concessa. Pagana non muta il suo classico 3-4-3, anche se le squalifiche di Ott Vale e Rizzo complicano non poco i piani.
GLI UNDICI – Dalla sfida contro il Savoia esce malconcio Domenico Marchetti: per il difensore centrale problema alla spalla che si aggiunge alla microfrattura al dito del piede. Convocato comunque, come presente in lista Brunetti reduce da un fastidio muscolare. Squalificati Fissore e Carbonaro (3 turni per lui), scelte che dipenderanno molto dalla disponibilità di Marchetti. Si scalda Gnicewicz, anche se difficilmente il numero 5 vorrà mancare in una gara tanto delicata. In mediana torna, invece, Alessandro Marchetti, lui – come Coria, Giuffrida e Correnti – resta in diffida. In avanti Dambros è l’uomo che deve sostituire Carbonaro, alle sue spalle sembra favorito Coria rispetto a un Melillo ancora in ritardo di condizione. Match decisivo per la corsa playoff: classifica ancora cortissima tra terzo e settimo posto, per il Football Club Messina arriva la parte più complicata, viva e probante del campionato.
ACIREALE (3-4-3) Pitarresi; Silvestri, Sicignano, Orlando; Sidibe, Ba, Savanarola, Mauceri; Arena, Ouattara, De Felice. All. Pagana
FC MESSINA (4-4-1-1) Marone; Casella, D. Marchetti, Quitadamo, Brunetti; Bevis, A. Marchetti, Giuffrida, Correnti; Coria; Dambros. All. Gabriele
*foto tratta dalla pagina Facebook ufficiale del Football Club Messina