Per carità, non chiamatelo derby… La tifoseria, già in passato, si è schierata in maniera unanime: non sono questi i derby, bensì quelli con Reggina, Catania, ecc.
NERVI – Sarà, ma nella sostanza domenica si troveranno di fronte due squadre della stessa città che oggi, sommando i punti fatti insieme, non riuscirebbero a conquistare la vetta del girone. Due squadre legate da una caratteristica: sono sull’orlo di una crisi di nervi. Quella dell’Acr, in realtà, ha trovato nel pareggio di Licata un blando calmante, fermo restando che le acque dopo l’esonero del ds Obbedio non si sono certo placate. La crisi dell’Fc, invece, ha trovato nel 2-2 con l’Acireale un’improvvisa ricaduta. Insomma, su entrambi i fronti si sconta l’impossibilità dell’essere normali e il “vorrei, ma non posso” rischia di trasformarsi in etichetta comune, domenica dopo domenica.
TUTTI A RISCHIO – Partendo da questo scenario, le due squadre preparano la sfida del “Franco Scoglio” con gli stessi punti conquistati sul campo. La sensazione è che entrambe attendano il compiersi del proprio destino. Già, perché una sconfitta sancirà, su ambedue i fronti, un inevitabile psicodramma. In casa Fc si preannuncia addirittura l’eventuale esonero di Costantino, in casa Acr scatterebbe la ricerca di un altro responsabile “di una gestione sportiva ritenuta non in linea con gli obiettivi prefissati ad inizio stagione dalla proprietà” (in questa prospettiva, confermare il “paracadute” Obbedio per altre due settimane sarebbe stato più comodo…). Un pareggio rischierebbe di allontanare entrambe dalla zona play-off – pur se lo scontro diretto tra Savoia e Biancavilla potrebbe dare una mano in tal senso – e, soprattutto, lascerebbe tutti scontenti.
LA SVOLTA – Insomma, per Fc e Acr siamo arrivati al crocevia della stagione, non da una prospettiva strettamente numerica, ma soprattutto ambientale. A quel punto, a un mese dalla riapertura del mercato, le scelte da fare sarebbero comunque drastiche. Guardando al rovescio della medaglia, una vittoria darebbe un senso a questo nefasto scorcio di campionato, costituendo una sorta di salvacondotto per arrivare al mercato di riparazione con maggiore tranquillità. E, magari, coinciderebbe con un tonificante, seppur provvisorio, passo avanti in classifica. Comunque vada insomma, nel bene e nel male, sarà una svolta.