Beffa Messina: ribaltata la Palmese, poi la doccia fredda

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Pubblicato il 15 Aprile 2018 in Primo Piano

Un gruppo encomiabile, almeno fino all’ultimo istante, quello del pari-beffa. Altro che docce fredde, assenza di stimoli, incertezze sul futuro. A questo Messina basta vedere il campo per sbriciolare una settimana di chiacchiere in novanta minuti di calcio e nient’altro. Una squadra che recita per mezzora da bella addormentata, subendo due schiaffi che in altri casi avrebbero chiuso i giochi senza appello. Non qui, non contro un Messina che in casa, da dicembre, ha fatto a pezzi chiunque. Una costante, o se vogliamo una legge inviolabile che si abbatte, ma solo a metà, come un tornado sulle illusioni della Palmese. Che si rialza quando meno te lo aspetti, con un gol all’ultimo respiro che vale un punto su cui, ad un certo punto, nessuno avrebbe più scommesso un centesimo.

UNO-DUE I giallorossi devono rinunciare, oltre al solito Yeboah, anche a Lia, messo k.o dall’influenza. Sulla corsia destra, al suo posto, ci va il centrale Bruno, che cede lo slot di centrale al giovane Bucca, schierato in coppia con Manetta davanti a Meo, in una retroguardia completata dal francese Inzoudine, dirottato sulla fascia sinistra. In mezzo al campo spazio sia per Migliorini che per Bossa, con il solito Lavrendi ad agire da interno sinistro. Tridente offensivo senza sorprese: Rosafio e Ragosta larghi, con Mascari al centro dell’attacco. La sfida si presenta da subito in equilibrio. Nessuna delle due squadre, nelle prime battute, riesce ad ottenere il comando del gioco. La Palmese vuole giocarsela a viso aperto, tanto da non rinunciare all’idea di portarsi dalla parti di Meo quando se ne presenta l’occasione. E poi di colpire, con l’affondo Molinaro che si beffa di Inzoudine e spacca la gara alla mezzora. Il Messina accusa il colpo: gioca solo in orizzontale, e non riesce a trovare corridoi utili per provare a riagganciare gli ospiti. Che invece non si accontentano, trovando il raddoppio sul finire del primo parziale, con Gagliardi che tramuta in oro il cross di Molinaro, insaccando al volo. La reazione dei giallorossi, però, arriva a un tiro di schioppo dal primo dei due gong: ad accorciare le distanze ci pensa Migliorini, con un rasoterra dal limite che buca nell’angolo Capone e dimezza il distacco.

MESSINA: IL RITORNO E LA BEFFA – Il piglio dei giallorossi è tutt’altro già dalle prime battute della ripresa. La nuova inerzia della gara trascina la banda dello squalificato Modica in pianta stabile nella metà campo dei calabresi, compressi in 40 metri di campo a difendere il vantaggio. Che dura giusto il tempo di qualche giro di orologio, perché gli scricchiolii si traducono presto nel ritorno pieno del Messina, quando il neo entrato Cozzolino scodella in mezzo per il baby-, bomber Mascari, che di testa gonfia la rete sotto la Curva Sud: è 2-2, ennesimo squillo stagionale per il 9 giallorosso. Non finisce qui, perché è ancora Mascari a iscrivere il suo nome sul taccuino dei protagonisti, procurandosi un rigore (dubbio). Dal dischetto va capitan Cocuzza, che rivede la strada del gol dopo mesi: è il sorpasso. Quella che poteva essere la pietra tombale sul match la mette Rosafio, che aziona corsa ed estro, saltando come un birillo Capone prima di calare il poker. Dopo la consueta girandola di cambi arriva lo scatto d’orgoglio degli ospiti: il 4-3 è firmato da Vitale al 90′. Istanti finali scanditi da ritmi elevati e qualche patema. Ultimo corner, ultima chance per la Palmese: ed ecco il gol, ancora di Vitale, che insacca indisturbato di testa.

MESSINA  4

PALMESE 4

MARCATORI Molinaro (P) al 29′, Gagliardi (P) al 40′, Migliorini (M) al 47′ p.t.; Mascari (M) al 12′, Cocuzza (M) su rigore al 18′, Rosafio al 42′, Vitale (P) al 45′ e al 50′ s.t.

MESSINA (4-3-3): Meo; Bruno, Bucca (dal 1′ s.t. Cozzolino), Manetta, Inzoudine; Bossa, Migliorini, Lavrendi (dal 45′ Barbera); Rosafio (dal 42′ s.t. Carini), Mascari, Ragosta (dal 13′ s.t. Cocuzza). (Rinaldi, Cassaro, Misale, Iudicelli, Prisco). All. Facciolo (Modica squalificato).

PALMESE (4-3-3) Capone; Colombatti, Cucinotti, Castro, Gambi; Langwa (dal 24′ s.t. Pellegrino), Mazzone (dal 31′ s.t. Monticelli), Vitale; Molinaro, Trentinella (dal 24′ s.t. Quiroga), Gagliardi. (Saitta, Galullo, Lavilla, Armenise, Galliano, Conigliaro. All. Pellicori.

ARBITRO Sig. Munerati di Rovigo.

NOTE Spettatori 400 circa. Ammoniti Manetta, Bruno, Colombatti, Quiroga e Cucinotti. Corner 8-3. Recupero 2′ e 5′.

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