Si conclude con un pareggio l’ultimo match stagionale interno del Messina prima dello scontro finale nel derby con la Reggina. Un risultato che non lascia rimpianti, ma conferma per l’ennesima volta la forza di un gruppo maturo, in grado ormai di convivere con le numerose assenze e in grado di saper sacrificarsi nel momento della necessità. Una sfida, quella con il Siracusa andata in scena al Celeste, affrontata a viso aperto da entrambe le squadre, molto combattuta e sempre aperta fino agli ultimi istanti, con gli ospiti vicini al colpaccio in almeno due circostanze. Qualche defezione di troppo dei peloritani in mezzo al campo, non lucidissimi nell’impostazione della manovra e nella rete subita. Un Messina, però, che guarda al futuro con maggiore consapevolezza e positività, dopo un’annata comunque positiva, come affermato nel dopo gara anche da mister Greco e dal capitano Prestifilippo.
COLPO SU COLPO – Tante novità in campo nelle fila biancoscudate, con il tecnico costretto a far fronte ad assenze di spessore. Fuori Alivernini per infortunio, squalificati Benfatta e Cavarra; in più la mancanza di Bossa e Pellegrino. Formazione dunque reinventata, con Cicala centravanti, supportato da Maniscalchi. Chance importante in mezzo per il 2001 Mulone, alla prima apparizione nel campionato Berretti e autore di una prestazione importante. Fasi iniziali dell’incontro a ritmo sostenuto, con la sfida concentrata prevalentemente a centrocampo. Gara fisica, molto maschia con le due compagini impegnate a gestire e a giocare sulle verticalizzazioni. I padroni di casa, dopo un avvio lento, prendono l’iniziativa e vanno vicini al vantaggio intorno al quarto d’ora di gioco, sprecando da ottima posizione; vantaggio, però, che arriva pochi minuti dopo, quando Cicala anticipa tutti in area di rigore e di testa trafigge l’estremo difensore siracusano. La reazione degli ospiti non tarda ad arrivare e, a causa di un errore di comunicazione tra Sanavia e Marciante nella fase di copertura, Rapisarda si trova la porta spalancata e conduce i suoi al pareggio, concludendo in perfetto equilibrio la prima frazione.
SOFFERENZA E SACRIFICIO – Secondi 45 minuti più poveri dal punto di vista delle occasioni, tranne qualche circostanza nel finale di gara. Comincia meglio il Messina, con Cicala che ci prova ancora di testa ma non inquadra lo specchio. Da qui in avanti i peloritani giocano più contratti e si chiudono, cercando di arginare le ripartenze ospiti, vicini alla rimonta con una conclusione da fuori e con una iniziativa personale di Rapisarda, che semina il panico in area biancoscudata. La partita prosegue su questa lunghezza d’onda e si accende nelle fasi conclusive, quando ancora il Siracusa avrebbe la possibilità di ribaltare l’incontro con una punizione dal limite che si perde alta di poco e con un contropiede in cui Selvaggio salva in extremis, consentendo al Messina di ottenere un punto meritato, per l’impegno e per l’atteggiamento messo in campo.
MESSINA 1
SIRACUSA 1
MARCATORI Cicala (M) al 21′, Rapisarda (S) al 37′ p.t.
MESSINA (4-3-2-1) Sanavia; Licata, Marciante, Selvaggio, Di Perna; Amarasco (Gallina dal 28′ s.t.), Mulone, Prestifilippo, Fatta (Bartolotta dal 38′ s.t.), Maniscalchi; Cicala (Passanante dal 20′ s.t.). (Cinosi, La Greca, Lo Bartolo, Salpietro). All. Greco.
SIRACUSA (4-5-1) Genovese; Aiello, Zammitti, Nitto, Messina; Rizzo, Barbaro, D’Agostino (Midolo dal 40′ s.t.), Mania, Rapisarda; Manuli (Vannucci dal 32′ s.t.). (Gangi, Di Filippa, Boffo, Morales, Barcio). All. Aloschi.
ARBITRO La Rosa di Barcellona Pozzo di Gotto.
NOTE Ammoniti Marciante, Selvaggio. Angoli 2-6. Recupero 1′ e 3′.