Berretti Messina, a Pagani prevale la dura legge del gol
Pubblicato il 13 Novembre 2016 in Primavera
Il gioco del calcio è sempre capace di regalare emozioni e imprevedibilità, momenti di attesa, di noia e colpi di scena improvvisi in grado di alterare le sorti di un’azione o di una partita il cui destino era già scritto. Anche oggi questa teoria è stata confermata e a farne le spese sono stati i ragazzi di Giordano, incapaci di gestire una gara che aveva preso la giusta direzione, ma ribaltata da un episodio nel finale. Resta solo l’amarezza dunque per un Messina che torna a casa a mani vuote e non riesce a dare continuità alla vittoria della scorsa settimana contro la Vibonese.
POCA INCISIVITA’ – Fuori Bossa, Scarbaci e Maniscalchi, dentro Licata, Mistretta e Maniscalchi. Sono queste le novità portate dal tecnico giallorosso Giordano rispetto alla vittoria di sette giorni fa. Scelte che non scuotono il Messina, un po’ rinunciatario e pronto ad aspettare nella propria metà campo gli avversari, i quali cercano invece di prendere in mano la partita. Ritmo lento, tanto tatticismo e una lunga fase di studio che non porta a nulla sono gli ingredienti di una prima frazione povera di occasioni e di sussulti, che lascia invece spazio alla poca incisività di entrambe le squadre. Unico acuto degno di nota al 40′, quando i padroni di casa sciupano una buona chance con Sburlino, colpevole di aver calciato malamente da ottima posizione. Il risultato non cambia e si va al riposo a reti inviolate.
LA BEFFA – Da un opposto all’altro. Chi si aspettava un secondo tempo sulla stessa lunghezza d’onda del primo si sbagliava di grosso. La partita si anima improvvisamente, la tensione sale e l’entusiasmo cresce. La svolta arriva intorno all’ora di gioco: fallo di reazione di Sburlino, il direttore di gara non ci pensa su ed estrae il rosso diretto. Ma non finisce qui, perché i campani riescono a rendersi la vita ancora più complicata e restano addirittura in doppia inferiorità numerica dopo l’espulsione di Borrelli, mandato anzitempo sotto la doccia per proteste. A più di mezz’ora dalla fine, dunque, Paganese in 9. Quale migliore opportunità per i biancoscudati che provare a prendere il dominio del campo e vincere il match? Ma il Messina pecca di incisività, le idee sono poche e i padroni di casa si chiudono bene, con una buona organizzazione e con grande spirito di sacrificio da parte di tutti. Giordano cambia qualcosa in corsa, ma non serve a nulla. E allora arriva la beffa e la dura legge del gol ha ancora una volta il sopravvento. A cinque dalla fine, infatti, gli azzurro-stellati passano dopo una mischia in area, che porta Colonna alla conclusione vincente che mette fine alle ostilità. Una rete inaspettata, frutto però del grande spirito di squadra e della forte compattezza campana, in grado di non abbattersi dopo la doppia batosta a metà incontro e a risollevarsi; dall’altra parte un Messina spento e poco attento, con ancora molte cose da migliorare.
PAGANESE 1
MESSINA 0
MARCATORE Colonna al 40′ s.t.
PAGANESE: Paolella, Romano, Damiano, Festa, Trotta (dal 1′ s.t. Califano), Carotenuto, Colonna, Bernardini, Borrelli, Sburlino, Punzo (dal 43′ s.t. Izzo). All. Matrecano.
MESSINA (4-4-2): Sanavia; Crucitti, Selvaggio, Alivernini, Benfatta; Cavarra (dal 40′ s.t. Leo), Prestifilippo, Licata, D’Anna, Mistretta (dal 4′ s.t. Carini), Famà (dal 26′ s.t. Gallina). All. Giordano.
ARBITRO Garofalo di Torre del Greco.
NOTE Espulsi Sburlino e Borrelli. Corner 2-5.