Andare oltre. Non c’è tempo per piangersi addosso per il pari contro la Cittanovese. Il Messina torna in campo, turno infrasettimanale sul complicatissimo campo del Biancavilla: gli etnei al Raiti sono quasi perfetti, ma sulla carta questo è il match meno proibitivo del prossimo mese.
PERCORSO DURO – Un campionato difficilissimo, molto più di quanto una strisciante presunzione – ambientale – potrebbe consigliare. Predica equilibrio Raffaele Novelli che, alla vigilia, avverte: “Non ci sono mai state partite facili in stagione, ci vuole sempre stabilità e la consapevolezza che gli obiettivi possono essere raggiunti anche alla distanza”. Restano intatte le critiche post Cittanovese, ma il clima generale che getta la croce addosso al tecnico campano pare di natura emotiva. Andare oltre, allora, significa anche non star a rimuginare su un brutto pari. Il campionato lo impone, con i suoi ritmi serrati e le sfide in successione. Biancavilla prossima fermata: al Raiti 5 vittorie in 6 gare, solo il Football Club capace di vincere ma le vittime eccellenti portano il nome di Licata, Rotonda e Cittanovese. Come detto, però, quella contro gli etnei pare la sfida più morbida in arrivo. Rotonda, Acireale, Football Club e Gelbison in serie, una lista che dirà tanto – forse tutto – sul destino dei giallorossi. Necessaria, quindi, una reazione accompagnata da vittoria contro la squadra di Pidatella. I punti lasciati per strada, infatti, iniziano a diventare troppi e, soprattutto, concessi in gare alla portata. Cancellare gli errori, cancellare i difetti, per farlo ci sarà bisogno di una crescita – anche e soprattutto – dei singoli. Conta l’allenatore, conta il gioco ma gli interpreti non devono mai avere l’alibi del tecnico a proteggerli sempre.
TOCCA ALLA SQUADRA – Ecco, i calciatori. Dovranno essere loro, infatti, a trovare le energie e la cattiveria agonistica giusta per un periodo tanto intenso. Nel post gara di domenica il tecnico ha parlato di “un calo dell’intensità”, un problema che pare, comunque, più psicologico che fisico. Quando le cose non si indirizzano per il meglio subito, infatti, i giallorossi sembrano farsi schiacciare dalla fretta sprecando forze, soprattutto, mentali. Non solo, perché c’è una questione tattica: il Messina parte forte, a volte fortissimo, per sbloccare la sfida e aprire gli avversari. Quando non succede, poi, diventa facile chiudersi e bloccare le giocate di Aliperta e compagni. Se a Novelli viene chiesta la capacità di modificare la sua squadra in corsa – col tecnico che conferma che “il piano B c’è e lo abbiamo spesso usato” -, è obbligatorio chiedere ai calciatori di non limitarsi al compitino quando le cose sembrano non girare per il verso giusto. Aliperta, nelle ultime uscite, è sembrato meno preciso e incisivo ma la possibilità di cambiare spartito è parsa frenata anche dall’atteggiamento passivo dei compagni. Il giusto equilibrio, allora, dovrà essere trovato anche da una squadra – a volte – troppo insistente nelle giocate prestabilite. Il campionato va attaccato con maggiore cattiveria, senza pensare di averlo già indirizzato. Biancavilla dirà molto, gara che il Messina affronterà senza Sabatino (squalificato) e Arcidiacono, col capitano che si ferma per qualche botta di troppo e punta il Rotonda. Ci sarà Boskovic in mezzo, più difficile capire chi andrà a sostituire Arcidiacono: opzione Addessi (che comunque potrebbe partire titolare al posto di Bollino), ma vale anche lo spostamento di Cretella e l’inserimento in mediana di uno tra Lavrendi e Vacca. Quest’ultimo, poi, spera in una maglia per iniziare a dimostrare, anche se le sue panchine in serie chiariscono già tanto.
BIANCAVILLA (3-4-2-1) Genovese; Mollica, Porcaro, Ferrante; Lo Iacono, Aprile, Viglianisi, Mazzeo; Ancione, Rabbeni; Randis. All. Pidatella.
MESSINA (4-3-3) Caruso; Cascione, Lomasto, Boskovic, Giofrè; Cristiani, Aliperta, Vacca; Addessi, Foggia, Cretella. All. Novelli.
*fonte foto: Acr Messina – ph. Furrer