Per tante realtà sarà stata la stagione migliore mai disputata, ad altre resterà l’amaro in bocca di essersi fermati ad un passo dal traguardo. Il mese di maggio pone la parola fine ai campionati delle categorie giovanili: le realtà messinesi possono, nonostante gli alti e bassi che caratterizzano ogni categoria, sorridere dei risultati ottenuti. Allievi Regionali amari per il Città di Messina a cui non basta l’incredibile punizione di Davide Dama per passare in finale. La squadra di Mister Cosimini, sul sintetico di Torre del Grifo, è stata superata dal Calcio Sicilia per 2-1. Quarto posto e 45 punti in classifica per la formazione dell’Acr Messina, campionato chiuso alle semifinali playoff per il Camaro di mister Mangano. Tra i Giovanissimi Regionali la formazione del Camaro si ferma ai quarti di finale, secondo posto invece per l’Acr Messina. Domenica alle 17.15 il gran finale al Comunale di Antillo, si contenderanno il titolo di Giovanissimi Provinciali i ragazzi di Gescal e Sporting Atene Messina.
DALLA REGIONE ALLA PROVINCIA – Ancora Gescal protagonista: al Salmeri di Milazzo battuto per 2-1 lo Sporting Atene Messina, vittoria che regala il titolo del campionato Allievi Provinciali. “Si tratta della prima vittoria da quando gestisco il settore giovanile – dichiara Fabio Zoccoli – credo che il nostro vivaio non abbia nulla da invidiare agli altri della città. Sono davvero contento del lavoro svolto da entrambi i mister che, con impegno e dedizione, sono riusciti ad ottenere grandi risultati. Durante l’anno abbiamo fatto due innesti, Santapaola e Pronestì che hanno dimostrato fin da subito spirito di sacrificio”.
PAROLA AI MISTER – Non nasconde la propria soddisfazione nemmeno mister Gabriele Patti, tecnico ma non solo: importantissimo il livello di empatia da creare con i ragazzi, fondamentale non restare una figura lontana dai giovani calciatori: “I ragazzi di oggi vanno ascoltati ed aiutati ad affrontare i problemi della vita quotidiana, i problemi in alcune realtà come la nostra sono tanti, dobbiamo essere capaci di instaurare un rapporto quasi di amicizia. Dentro il campo è chiaro che però vanno rispettati ruoli. Lavorare in due ci ha permesso di porre maggiore attenzione alla crescita dei nostri giocatori. Come allenatori – conclude il mister bianco verde – possiamo ritenerci soddisfatti e quindi darci un bell’otto e mezzo in pagella, sia per la stagione che si è appena conclusa, sia per essere riusciti a portare in prima squadra due elementi come Marino e Santapaola che da 2002 giocano sotto età”. Ad imparare e crescere non sono solo i giocatori, ma anche gli allenatori stessi. A dirlo è il mister in seconda Angelo De Domenico, che ha sottolineato quanto sia importante il ruolo di “fratello maggiore” per tanti componenti della squadra: “Costruire un rapporto d’amicizia con i calciatori incide anche sul morale della squadra e sui risultati in campo. Io e mister Patti cerchiamo di far crescere i nostri ragazzi sia calcisticamente che umanamente, allo stesso tempo cresciamo con loro. Quella ottenuta al Salmeri è una vittoria che ripaga i sacrifici della società, dei tesserati e delle famiglie che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Il Gescal è nato come un’alternativa alla strada per tanti bambini, e continua a tenere alto questo valore sociale”.
IL SEGRETO DELLA VITTORIA – Paolo Marino: capitano degli Allievi Provinciali, classe 2002, trequartista da 26 reti stagionali, punto di riferimento dello spogliatoio: “Avere la fascia di capitano è per me una grande responsabilità e comporta maggiore sacrificio nei confronti della squadra, mi spinge a fare sempre meglio. Siamo molto uniti, come una famiglia, sempre pronti ad aiutarci e sostenerci, fuori e dentro il campo. Devo ringraziare i miei due mister per avermi fatto crescere calcisticamente e umanamente”. Un piccolo aneddoto sul capitano lo racconta mister Patti: “Quando sono arrivato la prima cosa che Marino mi ha detto è stata: le vittorie sono di tutti, le sconfitte dei singoli col capitano in testa. La mia raccomandazione, compreso il peso che portava con sé, è stata quella di prendere tutto come un sano divertimento e con semplicità senza farsi opprimere dalle responsabilità. Così è stato”. Non solo Paolo Marino, tassello decisivo l’attaccante classe 2001 Giuseppe Fobert: 20 le reti stagionali, bottino impreziosito dalla doppietta decisiva per il titolo: “Avevamo iniziato il campionato con il piede sbagliato, con una scia di sconfitte che avevano buttato giù il morale della squadra. Con l’aiuto dei mister, però, siamo riusciti a rialzarci fino ad arrivare alla vittoria più importante. Il nostro segreto? La compattezza del gruppo, fuori e dentro il campo. Dedico i miei due goal ai mister, ai dirigenti, alle nostre famiglie, alla società, al presidente, a tutti coloro che non hanno mai smesso di credere in noi”.