Castrovillari-Fc Messina, fantasmi interiori

Pubblicato il 2 Febbraio 2021 in Primo Piano

Ripartire dalle cose buone. Questo il mantra che spinge il Football Club Messina sul difficile campo del Castrovillari, una trasferta per restare agganciati alla parte della classifica in un momento di stagione stracolmo di sfide.

TRA CAMPO E MERCATO – Il pareggio in casa della Gelbison è stato accolto con favore da Giuffrida e compagni. Trasferte di quelle complicate, contro una delle formazioni più in forma del momento e dopo uno stop di più di venti giorni. L’aggravante delle assenze e della convivenza col virus esiste, bravi i calciatori a fare gruppo e andare oltre. Dei difetti abbiamo detto, soprattutto sulla questione riguardante l’attacco. A Vallo della Lucania, infatti, la buona applicazione di difesa e centrocampo non ha trovato riscontri in avanti dove under e Bevis sono sembrati fin troppo leggeri. Reali le assenze di Caballero e Carbonaro (e anche Dambros), ma accettare senza criticare aspramente che il Football Club possa avere in rosa un solo attaccante centrale (Mukiele resta un giovane acerbo) e uno che può adattarsi (Carbonaro) non è credibile. Il problema muscolare di Carbonaro va verso la risoluzione, la sua presenza al Mimmo Rende diventa fondamentale per Criaco. Il mercato dei professionisti è terminato, adesso si farà la conta di chi è rimasto a spasso per cercare il nome. Ecco, il “nome”, questo il male di Arena: la ricerca della sensazione in contrasto con la concretezza. Maritato ha firmato per l’Albinoleffe, non essendo per nulla incedibile. E lo sa bene il Football Club. Chissà… forse, il calciatore non era ritenuto abbastanza da copertina. Fuochi d’artificio come stile di vita. Il dubbio sulla competenza cresce in maniera esponenziale. Si passa al mercato di D, quello dove il nome caldo resta Luigi Scotto del Latte Dolce. I sardi, però, sembrano difficili da convincere.

SQUADRA SUL PEZZO – Mentre presidente e dirigenti giocano al calciomercato, però, arrivano le gare da giocare. Castrovillari osso duro, durissimo e reduce da sconfitte che hanno motivato l’ambiente. Mercato in fermento con l’arrivo di Bonanno e Lautaro Fernandez a rimpolpare un attacco già brillante, guidato da Gaston Corado… un centravanti vero. Il Football Club arriva alla sfida con la consapevolezza di aver giocato un ottimo match contro la Gelbison e di potersi affidare alla grande personalità dei suoi over. Grande la risposta di Fissore e Alessandro Marchetti, messi un discussione dai nuovi arrivi. Loro due come esempi di professionalità, per un gruppo che, comunque, ha sempre dimostrato di essere più forte di difficoltà e scetticismo. Le forze andranno gestite, magari con qualche rotazione mirata dato che gli impegni sono in sequenza: domenica il Paternò, poi Marina di Ragusa e così via. Sempre in campo, per recuperare le gare e provare a rimontare in classifica. La percezione inganna, come la lontananza dal campo che ha – forse – distratto sul cammino dei giallorossi. Partite alla mano, infatti, Giuffrida e compagni possono ancora puntare alla vetta. Già questa è una mezza vittoria.

IL CASTROVILLARI – Un calo, nei risultati. Perché gioco e prestazioni restano, così la squadra di Ivan Franceschini resta ostacolo complicato nonostante un paio di sconfitte consecutive. Al Rende passano prima Gelbison e poi Acireale, ma la sensazione che i rossoneri meritassero di più rimane intatta. Come detto, comunque, mercato in attivo con Bonanno e Fernandez per aumentare un peso offensivo di massimo livello. Squadra che ama giocare, tenere il pallino e imporre il proprio ritmo. Non una cattiva notizia per il Football Club, vista la tendenza dei giallorossi ad appoggiarsi sugli avversari per poi ripartire.

IN CAMPO – Difficile stravolgere, più facile un paio di rotazioni telefonate come quelle riguardanti gli under. Bene Bianco in Campania, ma resta lui il primo candidato per lasciare spazio all’esordio di Alessandro Arena in avanti con il rientro di Aita – per occupare la slot 2002 – in difesa. Tutto ruota attorno a Carbonaro: se gioca il palermitano cresce il peso offensivo e cambia l’interpretazione della sfida. Scontata, nel caso, l’esclusione di Mukiele. Difficile, invece, pensare a rinunce in mediana: Palma sembra imprescindibile, così come Marchetti e Giuffrida. Con Paternò e Marina di Ragusa sarà, probabilmente, più facile far tornare nelle rotazioni Garetto e altri under. Discorso simile per Cangemi e Panebianco sulle corsie difensive. Dopo un pari pesante e la conferma della grande solidità, adesso, il Football Club Messina ha bisogno del colpo esterno. Una vittoria che darebbe morale e farebbe classifica. Un passo falso, invece, sarebbe di difficile assorbimento.

CASTROVILLARI (3-4-1-2) Palermo; De Caro, Mileto, Cinquegrana; Ielo, Ciriachi, Di Battista, Greco; Emmanouil; Lautaro Fernandez, Bonanno. All. Franceschini.

FC MESSINA (4-3-3) Marone; Aita, Marchetti D., Fissore, Ricossa; Marchetti A., Giuffrida, Palma; Arena, Carbonaro, Bevis. All. Criaco (Rigoli indisponibile).

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