Rigore più che dubbio. L’episodio negativo, tuttavia, non deve rivelarsi così ingombrante da oscurare aspetti positivi e negativi di un derby sicuramente non memorabile, semplice guerra psicologica che ha visto emergere le esigenze di classifica degli etnei rispetto ai timidi sogni di vertice del Messina. Infermeria affollata, l’ennesima esclusione di Mileto nel registro delle perplessità, i primi scricchiolii della coppia centrale formata da Martinelli e De Vito: il tecnico Raffaele Di Napoli (voto 5,5) colloca Barilaro a sinistra e ripesca Biondo senza trarre particolari vantaggi, impossibilitato, con i nuovi infortuni della ripresa, a cambiare modulo nel momento più vantaggioso. Un’occasione persa per fare il salto di qualità in una sconfitta che misura la distanza in cattiveria e personalità che separa il Messina dal gruppo di testa. Errori di gioventù in una stagione di transizione, i campionati di vertice richiedono furbizie e letture sicuramente differenti.
Berardi 6: l’ordinaria amministrazione interrotta dai due, imparabili, gol etnei. Nel finale si esibisce in una macchinosa avanzata fino a centrocampo nel tentativo, forse inconscio, di infiammare l’ardore dei compagni.
Ionut 5: ordinato nel primo tempo, fallisce nella ripresa un gol da ottima posizione colpendo debolmente di testa. Due falli tattici gli costano un’evitabile espulsione.
Martinelli 4,5: la dinamica del rigore concesso a Calil non lo vede impeccabile, con un pallone direzionato malamente all’indietro e un recupero alla disperata (senza contatto) con lo stesso attaccante brasiliano. Spesso titubante in fase di impostazione, firma una delle sue peggiori prestazioni in maglia giallorossa.
De Vito 5: partecipa attivamente alla dinamica che conduce all’assegnazione del rigore. Soffre la scarsa collaborazione di Martinelli nonostante il Catania non sia propriamente una squadra in grado di chiudere nella propria aerea gli avversari.
Barilaro 5: il compitino e poco altro nell’inedita posizione di terzino sinistro. Spesso disattento in marcatura sui calci piazzati. (dal 32’ s.t. Zanini sv)
Giorgione 6,5: al rientro dopo il turno di squalifica, il capitano firma l’ennesima prestazione positiva del suo campionato tra accelerazioni, inserimenti e lavoro d’interdizione. Pregevole l’assist per Gustavo in occasione del gol del momentaneo pareggio.
Baccolo 6: croce e delizia, è l’unico che prova a costruire le trame d’attacco con ordine, seppur frenato dalla consueta difficoltà nell’esecuzione. Il suo infortunio pesa notevolmente nell’economia della gara poiché impedisce a Di Napoli di orchestrare l’auspicato cambio di passo. (dal 32’ s.t. Gi. Russo sv)
Fornito 6,5: in un centrocampo particolarmente anemico in termini di realizzazioni, l’ex napoletano si segnala per una continua ricerca del varco da cui provare la conclusione.
Gustavo 6: soffocato in marcatura, si sposta tra le linee per trovare la posizione giusta per rendersi utile alla causa. Firma il suo sesto gol stagionale con una scelta di tempi da attaccante vero.
Tavares 5: il gioco di sponda limita le sue migliori qualità, la porta resta un miraggio per l’intera durata dell’incontro.
Biondo 5: un tempo speso nell’anonimato più totale. (dal 7’ s.t. Padulano 5,5: tanto movimento in elastico tra centrocampo e attacco senza alcun acuto apprezzabile)