Vittoria del derby che dà morale ed entusiasmo ad un ambiente che comincia a credere di nuovo a questo gruppo. Partita di carattere e di spirito dei ragazzi di Modica che sembrano aver trovato l’uscita del tunnel. Ecco 5 spunti per comprendere al meglio il match.
PACCIARDI, CHE SALVATAGGIO – Il suo intervento sullo 0-0 nel primo tempo è miracoloso, specialmente perché il difensore giallorosso non si accorge neanche di come devia il pallone tanto quanto basta per evitare la rete. Il suo rendimento sta lentamente passando da flop totale a sufficienze piene, condite anche da una rete contro il Monterosi. Modica gli ha sempre dato fiducia, anche quando chiunque gli preferiva Ferrara. La difesa è sicuramente uno dei reparti da rinforzare durante la finestra invernale, ma se continua così Pacciardi può assumere il ruolo di risorsa in più tra le mani del tecnico giallorosso che in realtà non lo ha mai messo in discussione.
EMMAUSSO DI GRAZIA – Stato di grazia evidente per il 10 giallorosso che fa tutto quello che gli era stato richiesto nei mesi precedenti. Come con il Monterosi è abile nel puntare la porta e calciare, la rete non è per nulla banale visto che riesce a trovare l’angolo giusto sul tentato recupero della difesa catanese. È il pallone a cercare lui dopo che Zunno nel tentativo di saltare il portiere perde contatto con il pallone. La testimonianza che quando si è in forma tutto gira bene, ma si deve essere abili nel concretizzare quanto si riesce ad ottenere. La qualità di cui tanto abbiamo parlato sembra essere finalmente uscita allo scoperto, non più nascosta in una corsa svogliata o in un controllo superficiale. A proposito di stop, da segnalare un controllo palla strepitoso di Emmausso su un lancio lungo che porta poi alla clamorosa occasione sprecata da Ragusa. Che sia solo l’inizio è la speranza di tutti.
SALVO COMPLICAZIONI – Una mossa azzardata di mister Modica che sceglie di non rinunciare ad un terzino puro a favore di un centrale dirottato sulla fascia. Il risultato è una partita importante di Giuseppe Salvo che per la prima volta in stagione non fa rimpiangere un Damiano Lia che da un po’ tempo dichiara forfait. Dà molto fastidio a Marsura che difficilmente riesce a superarlo, ma soprattutto è una spina nel fianco su quella fascia con recuperi importanti e suggerimenti interessanti. Salvo complicazioni può essere lui la riserva in quel ruolo aiutando così il ds Roma che sta progettando un mercato di riparazione cospicuo per colmare le lacune di questa rosa. Una sola buona prestazione non basta a dare sicurezze ma per un quasi esordiente incidere così in un derby non è roba da poco.
FRANCO, E ADESSO? – Le due prestazioni ottime di Firenze in cabina di regia fanno credere che Modica difficilmente lo sposterà di lì d’ora in avanti. Diventa allora naturale chiedersi cosa ne sarà di Domenico Franco. Preso, nonostante le 4 giornate di squalifica iniziali, come perno del centrocampo, si è dimostrato nel corso delle partite poco concreto e molto spesso fumoso. Con il Catania viene schierato da mezzala ma senza grossi risultati tanto che viene sostituito dopo poco nella ripresa. Pare proprio che manchi un posto in mezzo al campo per l’ex Lucchese e siamo convinti del fatto che non gli farà di certo piacere doversi accomodare in panchina. Le alternative a questo punto sono chiare ed evidenti. La prima strada vuole che Franco si adatti al nuovo ruolo, ma il primo ad esserne convinto deve essere lui. La seconda si chiama mercato di gennaio.
MENO 2 AL MERCATO – Un’altra vittoria e un’altra partita in meno all’inizio del mercato di gennaio. Sembra un conto alla rovescia ed effettivamente lo è perché il Messina non può pensare di aver risolto tutti i suoi problemi in due ottime uscite. I punti ottenuti consentono ai giallorossi di guardare al mercato trasferimenti con più calma e più attenzione per non cercare colpi affrettati di cui poi ci si può pentire. Le prossime due gare saranno fondamentali per capire chi, in un percorso di redenzione che al momento colpisce tutti, riuscirà a convincere Modica e la società della propria validità. L’’augurio è che questo non possa che stimolare ogni singolo a giocatore a dare il meglio. Ma è chiaro che qualcuno non si salverà – c’è chi si è già perso – e starà alla dirigenza fare le sue scelte.
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya