Produzione costante di gioco. Equilibrio tra i reparti. Fraseggi di altra categoria. L’Fc Messina, reduce dalla prima sconfitta del 2020, riparte più forte di prima e cancella senza pietà il Nola, semplicemente non pervenuto al San Filippo.
PORTA ROMANA – L’infortunio di Domenico Marchetti lancia dal 1′ minuto Quitadamo, che va in coppia con Fissore in una reparto difensivo completato dagli esterni Casella e Brunetti. Centrocampo copincollato dalla trasferta di Palermo: sugli esterni Bevis e Correnti, con Alessandro Marchetti e Giuffrida in mezzo. Coria, come di consueto, agisce tra le linee, alle spalle di Paolo Carbonaro, che torna titolare dopo oltre un mese: l’ultima apparizione nell’11 base risale alla sfida in esterna col Licata, a inizio gennaio. La trama è chiara, da subito. L’Fc Messina domina senza mezzi termini dal primo secondo. E si divora due chance solari, entrambe con Carbonaro. La seconda, che arriva attorno al 20′, ha del clamoroso: Bevis apparecchia per Carbonaro, che spedisce la palla in curva dopo l’impatto che arriva quasi sulla linea di porta. Il Nola fatica da matti ad uscire dalla sua tana, complice il forcing orizzontale delle 4 pedine del centrocampo di Gabriele, supportate da Coria e Carbonaro che disturbano costantemente la fase di costruzione bassa degli ospiti. Fa tutto il 7 giallorosso, dal fischio d’inizio a metà del primo round: bellissimo il destro di Carbonaro dal limite, che costringe Capasso a concedere il 4° corner all’Fc Messina. Deleterio, per gli ospiti, perché da quel calcio d’angolo arriva il gol di Fissore, che spacca la partita e consegna ai suoi un vantaggio strameritato. E che non fa accomodare la banda di Gabriele, che ci riprova con Bevis poco più tardi – dopo una splendida manovra offensiva che con la categoria ha poco o nulla a che fare – e ancora con Coria, sempre sugli sviluppi di un corner.
FCM E BASTA – Il copione non cambia, nella ripresa, tutt’altro. Si gioca a una porta e solo su una delle due metà campo. Basti un dato per capire l’entità del dominio Fc Messina: 9-0 è il computo dei corner dopo 10 minuti di gioco del secondo round. Però bisogna guardare il quadro anche da un punto di vista diverso: tutta questa mole di produzione offensiva, tutto questo sciupio, fa a pugni con un parziale che comunque tiene in vita gli ospiti, seppur inconsistenti, seppur incapaci di imbastire una benché minima trama di gioco degna di nota. E questo è forse il vero tallone d’Achille della macchina da gioco FCM. Che va rilevato, necessariamente, soprattutto in prospettiva di impegni decisamente più probanti che sono all’orizzonte e che richiedono una netta inversione di tendenza in termini di capacità di capitalizzare quanto costruito: la sconfitta del Barbera, in tal senso, è una lezione che non va dimenticata. Il campo, intanto, indirizza ulteriormente la gara, quando Correnti cade in aria e si procura il penalty. Nel frattempo era già uscito Facundo Coria, rigorista designato, pertanto dal dischetto si presenta Carbonaro: il 7 calcia male (terzo penalty sbagliato in questa stagione) ma la sfera torna tra i suoi piedi, e così appoggia comodamente in porta per il 2-0. Da lì in avanti c’è spazio per uno show nello show: Ezequiel Melillo, che non si vedeva in campo dall’ottobre 2019, regala due-tre giocate da far strabuzzare gli occhi. Bentornato.
FC MESSINA 2
NOLA 0
MARCATORE Fissore al 29′ p.t.; Carbonaro al 25′ s.t.
FC MESSINA (4-4-1-1) Marone; Casella, Quitadamo, Fissore, Brunetti (dal 47′ s.t. Santapaola); Bevis (dal 40′ s.t. Aprile), Marchetti, Giuffrida, Correnti (dal 35′ s.t. Falco); Coria (dal 16′ s.t. Melillo); Carbonaro (dal 31′ s.t. Dambros). (Aiello, Geran, Gnicewicz, Miele). All. Gabriele.
NOLA (3-4-3) Capasso; Reale (dal 23′ s.t. Sannia S.), Mileto, Sannia A. (dal 23′ s.t. Gargiulo); Calise (dal 34′ s.t. Marigliano), Cardone, Cavaliere, Guarro; Faella (dal 31′ s.t. Coppola), Maggio, Giliberti (dal 23′ s.t. Andrulli). (Anatrella, Dattilo, Sagliano, Cuomo). All. Esposito.
ARBITRO Caputi di Livorno.
NOTE Spettatori 500 circa. Ammoniti Reale, Alessandro Marchetti. Corner 12-1. Recupero 1′ e 4′.