Fc Messina-Biancavilla, manifesto stagionale

Pubblicato il 19 Aprile 2021 in Primo Piano

Grandi giocate, sprechi, errori, gol sbagliati e gol subiti per leggerezza. C’è tutto il repertorio del Football Club Messina nella vittoria contro il Biancavilla. Polemiche arbitrali comprese per un rigore che non c’è. Il successo è meritato, ma il senso di incompiutezza resta.

AVVERSARIO DURO – A calcio si gioca in due, e allora complimenti a un Biancavilla ben disegnato da Pidatella e capace di mostrare tecnica intelligente. Il Football Club di Massimo Costantino (voto 6,5) ci mette un po’ a leggere la sfida, avvolto da una miriade di duelli in mediana dove sudare. Torna al rombo il tecnico calabrese e subito si nota un Coria che pressa, punte che svariano, ma è Lodi a suonare un’altra musica. Il 21 giallorosso aumenta il suo raggio d’azione, alza il baricentro della squadra e suona in prossimità dell’area avversaria. La partita è piacevole, ben giocata e con pericoli da ambo le parti. La sblocca un penalty, ma è un errore: l’arbitro Agostoni vede il contatto che stende Arena dentro l’area, è fuori. Rigore che non c’è, abbaglio clamoroso con l’assistente che se ne lava le mani e fa decidere al fischietto milanese. Dura poco l’1-0, perché il Football Club è sorpreso dalla vivacità del Biancavilla e paga – ancora una volta – la tassa palla inattiva: Porcaro risolve in spaccata, ma la difesa di Costantino cade nuovamente su azione da fermo. Strana, stranissima tendenza di una squadra che sembra perdere attenzione. Come detto, però, Lodi è in una di quelle giornate dove vuole incidere: se può guardare il campo – l’ex Catania – è devastante, Arena gli legge nel pensiero e attacca la profondità. Poi aggancio ed esterno sul secondo palo, delizioso il numero 30 che merita una possibilità nel calcio dei professionisti. Il primo tempo basta per un’altra emozione: il protagonista è Piccioni e un braccio largo. Tocco di mano e rigore. Giusto, perché l’attaccante giallorosso non riesce a mettere le braccia dietro la schiena in tempo e il pallone trova un impatto da punire. Khoris spara sull’esterno del palo, grazia il Football Club e non corona un finale di tempo in cui il Biancavilla aveva spinto con grande intensità.

COLLEZIONE DI ERRORI – Il manifesto stagionale prende sempre più corpo: sofferenza contro le squadre che attaccano con ripartenze verticali veloci, attacco non pervenuto e tutte le speranze riposte in una mediana dal talento esondante. L’errore dal dischetto spegne un po’ il Biancavilla, anche se Marone non passa un pomeriggio sereno. La gara è tattica con mosse e contromosse, ma è – sopra ogni cosa – una partita dove imporre gioco e tecnica. Gli etnei lo fanno a viso aperto, il Football Club prova a iscrivere le sue punte, ma è l’inizio di un calvario. Carbonaro si desta con una giocata tanto bella quanto sfortunata, traversa. Sulla respinta Coria spara su Genovese e Piccioni segna in offside. L’antipasto, che introduce una mezz’ora di sprechi clamorosi. Il Football Club è padrone del campo, rischia solo quando Aprile può calciare da vicino ma Agnelli è miracoloso. Le squadre si allungano, la partita diventa da bella e tattica a spettacolarmente scriteriata. Lodi si prende la scena e pennella profondità di cui il suo sinistro è capace: Piccioni spreca con un tocco molle, Carbonaro spara sul fondo la respinta di Genovese quando in porta non c’era nessuno. Una foto che racconta la stagione: leziosità e paura. Palma viene fermato dalla traversa, Lodi dal fuorigioco, ma alla fine firma il suo primo gol su azione in maglia Fc Messina. Un 3-1 che dice la verità, perché i giallorossi creano e divorano occasioni nitide. Il Football Club è questo qui, lo è stato per tutta la stagione nel bene e nel male. La reazione al pari di Cittanova c’è stata, anche con scelte nette di Costantino che scopre Cangemi da titolare e boccia Aita. Un segnale, un tentativo di far comprendere che la stagione è lunga dal doversi considerare finita. Anche se le altre volano: Messina che ribalta il Paternò e anche la Gelbison, perché il Football Club resta terzo in classifica – in attesa del recupero col Roccella -, troppo poco per gli obiettivi presidenziali. Rocco Arena trasloca a Messina per la questione stadio: nel post gara non regala più di alcune premesse. Tornando al giocato: il campo lo soddisfa, il distacco non lo preoccupa, ma il voto – pesati errori di mercato e tempo sprecato – per il duo formato da Arena e Rizzieri resta lontano dalla sufficienza. Il tempo c’è, più o meno.

Marone 6,5: sempre reattivo, pronto e intelligente a non rischiare presa con un pallone viscido. Incolpevole sul gol.

Cangemi 6: buonissimo il suo esordio. Bella fisicità e applicazione, Costantino avrebbe dovuto puntarci prima. (dal 22′ s.t. Bianco 5,5: un po’ fumoso, strappa anche un giallo evitabile)

Marchetti 6: qualche sbavatura, ma nel totale è una prestazione di buon livello.

Fissore 6,5: fisico e concretezza dove serve, pochi fronzoli.

Ricossa 6: ordinato, non commette errori.

Arena 7,5: la Serie D deve essere solo un passaggio per lui. Il rigore che conquista è fuori area, ma resta la giocata a confondere gli avversari. Segna una rete dove mostra capacità di attaccare la porta e tecnica. Regala un paio di agganci volanti strepitosi. (dal 23′ s.t. Casella 6: in aiuto ai compagni di difesa)

Lodi 8: un rigore segnato, un assist incredibile, alcune imbucate visionarie prima di una rete annullata e una rete convalidata. L’età sarà avanzata, ma il giocatore è di altre categorie.

Agnelli 6,5: corre per tutti, copre per tutti e fa un miracolo quando chiude un tiro a botta sicura di Aprile.

Coria 5,5: qualche spunto a inizio gara, poi cala e si divora anche una facile occasione. (dal 17′ s.t. Palma 6: ottimo impatto, mette sostanza e la traversa gli nega una rete)

Piccioni 5,5: un gol annullato, un paio dove avrebbe dovuto avere maggiore cattiveria e il fallo che vale il rigore – poi sbagliato – del Biancavilla. (dal 39′ s.t. Bevis 6: gioca poco, quanto basta per firmare l’assist per la doppietta di Lodi)

Carbonaro 5: la giocata che muore sulla traversa è strepitosa, ma non può bastare per un giocatore come lui. L’errore a porta vuota è clamoroso e dice tanto della sua stagione. (dal 45′ s.t. Da Silva sv)

BIANCAVILLA Genovese 6; Mollica 5,5 (dal 38′ s.t. Santapaola sv), Ferrante 6, Porcaro 6,5, Mazzeo 6,5; Aprile 6 (dal 32′ s.t. Rabbeni sv), Ancione 5,5, Maimone 6,5; Lucarelli 5; Khoris 5, Leonardi 6,5. All. Catania (Pidatella squalificato) 6,5.

*fonte foto: Football Club Messina – ph. Familiari

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