A volte è più facile gestire una sconfitta. Una partita persa può abbatterti ma, spesso, regala stimoli e motivazioni. Una vittoria, paradossalmente, può rilassare la mente e addormentare le gambe. Una squadra che punta in alto non può cadere, però, in un tranello vecchio come il calcio.
L’ASSENTE – La vittoria contro il Messina di domenica scorsa rappresenta un punto: per qualcuno di arrivo, per altri di partenza. Due non verità, perché il campionato del Football Club Messina è partito – come per tutti – alla prima giornata e l’undicesima uscita non può trasformarsi in un nuovo inizio. Non ci si nasconde mai dietro le assenze, ma quella di Paolo Carbonaro rappresenta – senza dubbio – un tarlo che complica la settimana di mister Costantino. Il numero 7 ha mostrato un’applicazione tattica e fisica impareggiabile, le reti arrivate con buona continuità non sono altro che il frutto di tanto lavoro. L’ammonizione rimediata contro il Messina lo terrà fuori dal match con il Castrovillari: un peso non solo legato al singolo, perché Costantino dovrà nuovamente fare i conti con i fragili equilibri del suo reparto offensivo. L’innesto di Coria ha aumentato – in maniera esponenziale – il tasso tecnico, di contro c’è stato bisogno di assestare la squadra per esaltare tutta la qualità a disposizione. In principio fu Melillo a ricoprire il ruolo di spalla perfetta per il numero 87, la frattura del piede dell’ex Troina ha aperto a nuove soluzione con quella di Aladje Gomes ampiamente bocciata vista la sua prova contro l’Acireale. Il portoghese soffre un fastidio prolungato al ginocchio che si aggiunge a una capacità tattica limitata alla fase di finalizzazione. Nella stracittadina è toccato a Dambros far vedere la differenza: un tridente tornato mobile e complicato da gestire, tanta tecnica e la solita confidenza in zona gol. L’assenza di Carbonaro riapre la questione – ovviamente per una sola settimana -, anche se le condizioni precarie di Gomes potrebbero limitare le scelte.
TESTA, TECNICO, TATTICA – “La vittoria contro il Messina non serve a nulla se domenica non battiamo il Castrovillari”, così capitan Giuffrida nel post gara. Una frase tipica del calcio, una realtà nella circostanza dato che il campionato del Football Club rischia di rimanere episodico se non ritmato da una continuità fin qui assente. Le ubriacature da vittorie sono le classiche trappole del mondo del calcio, la gestione di una settimana in cui ci si sente invincibile risiede nella maturità della rosa e nelle capacità del tecnico di pungolare il gruppo e far notare gli errori – perché si sbaglia sempre – nonostante la vittoria netta. Le pecche del Fc Messina, in stagione, vanno quasi tutte ricondotte alla facilità con cui la spina è stata staccata durante i match, se davvero l’obiettivo è la piazza d’onore alle spalle del Palermo, allora occorrerà la cattiveria agonistica vista nella sfida cittadina. Dal punto di vista tattico il nuovo assetto ha portato punti e prestazioni, l’assenza di Carbonaro non dovrebbe incidere sul modulo anche per non infondere confusione alla squadra, o peggio per non far passare il messaggio che l’assenza di un singolo vada tamponata con mille spostamenti.
IL CASTROVILLARI – Clima non dei migliori dalle parti del Pollino: situazioni tipiche della Serie D per un Castrovillari reduce da settimane travagliate e piene di polemiche legate a organizzazione e stipendi. Salvatore Marra aveva aperto la questione infarcita, anche, da un breve addio alla causa calabrese. I risultati – dopo un inizio di stagione negativo -, però, tengono la squadra in linea di galleggiamento con 3 pareggi e una vittoria nell’ultimo mese. Tatticamente è arrivata una mini rivoluzione col 3-5-2 finito in soffitta per un più funzionale 4-3-3. Al San Filippo saranno assenti l’under Mattei e il centrocampista Cangemi: due defezioni per squalifica che complicano i piani di Marra, soprattutto per gli incastri under da rispettare. Bomber Puntoriere resta l’asso dei rossoneri, dalle sue reti passa il futuro tranquillo dei calabresi.
LE SCELTE – Non c’è Carbonaro per squalifica, torna Correnti che ha scontato lo stop imposto dal Giudice Sportivo nella stracittadina. Melillo fermo ai box dopo l’operazione per ridurre la frattura al piede, da valutare la crescita di Alessandro Marchetti e le condizioni di Aladje Gomes. I dubbi di Costantino, però, non sembrano essere molti con Carrozza primo candidato per completare il trio offensivo. La sua presenza aprirebbe alla presenza di un ulteriore over in difesa, anche se Casella e Brunetti hanno convinto, con buona pace dello scalpitante Quitadamo. Sfida crocevia per il Football Club Messina: una vittoria darebbe la reale consistenza della maturazione dei ragazzi di Costantino, in caso contrario sarebbe l’ennesima esibizione di una squadra rimasta episodica.
FC MESSINA (4-3-1-2) Aiello; Casella, Marchetti, Fissore, Brunetti; Bevis, Giuffrida, Correnti; Coria; Carrozza, Dambros. All. Costantino
CASTROVILLARI (4-3-3) Aiolfi; Barilaro, Ferrante, Vona, Greco; Bellomonte, Chironi, Lanza; La Ragione, Puntoriere, Gagliardi. All. Marra
*foto tratta dalla pagina Facebook ufficiale del Football Club Messina