Fc Messina, dalla paura alla svolta: ribaltato il San Luca

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Pubblicato il 27 Settembre 2020 in Primo Piano

Fc Messina in chiaroscuro. Dalle ombre, troppe, del 1° tempo ai lampi d’orgoglio della ripresa. Il San Luca si rivela un avversario più ostico di quanto ci si potesse aspettare. Ma alla fine cede al maggior spessore della squadra di Gabriele.

FERIE EXTRA – Per l’esordio c’è da fare subito i conti con le assenze di due big: gli squalificati Giuffrida e Carbonaro (per l’attaccante 2 turni di stop). Ecco che alla fine Gabriele punta su Aita per la fascia sinistra di una difesa completata dall’altro terzino, Casella, e dai due centrali Barnofsky e Domenico Marchetti. In mediana l’altra sorpresa, l’under Garetto, in coppia con Alessandro Marchetti. Sulle fasce spazio a Bevis e Dambros, sempre alti in fase di proposizione, praticamente sulla linea di Coria, che agisce alle spalle dell’unica punta Balistreri. Il centravanti nelle prime fasi di gara non vede praticamente mai il pallone, complice l’ottima copertura della banda di Cozza, che schiera i suoi con 4-3-3 che spicca per organizzazione e buona gestione della distanza tra i reparti. L’equilibrio è pressoché totale, minacciato dal colpo di testa di Romero, che costringe in corner Marone. Il primo squillo, dunque, arriva dagli ospiti. Che sbriciolano sul campo presunti dislivelli tecnico-tattici. Si gioca fondamentalmente poco, complice il forcing ad alta intensità dei calabresi: pratici, combattivi e senza particolari timori reverenziali. Anche perché l’Fc Messina non fa nulla per affermare la sua potenziale superiorità. Zero conclusioni verso la porta di Callejo, per la squadra di Gabriele. A cui non rimane che evidenziare, nel foglio bianco di un primo tempo soporifero, un atterramento dubbio subìto da Coria in area di rigore. Poi il nulla.

ACCHIAPPA FANTASMI – La ripresa è però un’altra storia. Almeno nelle primissime battute, e almeno nei ritmi. Momento in cui i padroni di casa, dallo start, si presentano tre volte, in meno di 5 minuti, dalle parti di Callejo. In sequenza temporale, con Garetto, Coria e Balistreri: una rivoluzione dell’atteggiamento mentale. E anche delle pedine, se vogliamo. Perché al 10′ Gabriele opera tre cambi in un’unica tranche. Per trovare il corridoio giusto. Una mera illusione: passa il San Luca, con il gran gol di tacco di Pitto. Bum. Palla al centro, ma non è finita. Di lì a poco il San Luca sfiora pure il k.o., con Romero, ipnotizzato da Marone. Brutti segnali, ma a stravolgere i cattivi presagi ci pensa Palma, entrato da una manciata di minuti, quando risolve un batti e ribatti in area, gonfiando la rete che rimette i suoi sul binario giusto. Quello del sorpasso, che arriva a stretto giro: Domenico Marchetti, d’esperienza, cade in area agganciato da de Miranda. Penalty: Coria è letale. 2-1 che spinge in alto la leva delle convinzioni in casa giallorossa. Col tris che non arriva per un amen, quando Bevis si presenta a tu per tu con Callejo, che intercetta una traiettoria per la verità non trascendentale. Da lì in avanti si bada al sodo. Anche perché il San Luca non riesce più a pungere. Ergo: tre punti in ghiaccio. Con qualche ombra di troppo, certo. Ma la squadra di Gabriele, in fin dei conti, inizia comunque col piede giusto.

FC MESSINA 2

SAN LUCA 1

MARCATORI  Pitto (S) al 11′, Palma (FCM) al 17′, Coria (FCM) su rigore al 24′ s.t.

FC MESSINA (4-4-1-1) Marone; Casella, Marchetti D., Barnofsky, Aita (dal 9′ s.t. Gille); Bevis, Marchetti A., Garetto (dal 10′ s.t. Ricossa), Dambros (dal 14′ s.t. Ebui); Coria (dal 40′ s.t. Quitadamo); Balistreri (dal 9′ s.t. Palma). (Strino, Gnicewicz, Fissore, Gaspar). All. Gabriele.

SAN LUCA (4-3-3) Callejo; Pitto (dal 28′ s.t. Arcuri), Greco, de Miranda, Murdaca; Spinaci (dal 35′ s.t. Carbone), Nagore, Cotroneo (dal 28′ s.t. Mammoliti); Romero, Bargas (dal 20′ s.t. Bruzzaniti), Leveque (dal 36′ s.t. Pelle). (Pellegrino, Finocchiaro, Franco, Giaimo). All. Cozza.

ARBITRO Djurdjevic di Trieste

NOTE Ammoniti Bargas, Dambros, Cotroneo, Barnofsky, Bevis, Casella, Palma, Carbone, Marone, Romero, Ebui. Corner 3-6. Recupero 4′ e 4′.

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