Continuità. Quella che ha chiesto, immediatamente dopo il fischio finale di San Luca, mister Costantino. Per il Football Club Messina impegno casalingo, di fronte quel Dattilo che, all’andata, allargò la breccia che portò all’esonero di Ernesto Gabriele.
PROSEGUIRE – Non c’è un attimo di respiro in questo Girone I: squadre tecniche e con singoli in grado di risolvere le sfide, allenatori preparati e che difficilmente prestano il fianco. Il Dattilo di mister Chianetta rientra, perfettamente, in questa descrizione che racconta un girone difficile e che darà le sue sentenze solo alla fine. Il Football Club arriva alla gara dopo l’iniezione di fiducia arrivata da San Luca: smaltito il caos dopo l’esonero di Rigoli, superata una sfida complicata anche dalle assenze e mostrato agli avversari che questo gruppo trattiene al suo interno una forza speciale. Continuità, adesso, sennò le chiacchiere torneranno inutile contorno di una squadra incapace di cavalcare l’onda positiva. Lo si è visto ad Acireale, ma contro il Dattilo fattore campo e condizione dovrebbero mostrare tutta un’altra squadra. La mano di Costantino si vedrà presto: il tecnico conosce gran parte della squadra e viceversa, il vero obiettivo dovrà essere trovare il giusto equilibrio tra la visione sbilanciata dell’allenatore calabrese e gli insegnamenti difensivi imposti da Gabriele e Rigoli. Il mix, se arriverà, potrebbe dar vita a una squadra con meno punti deboli. L’esame arriva subito, perché il Dattilo è avversario rognoso e capace di colpire grazie a un attacco tecnico ed esperto. Terranova bomber che trascina, alle sue spalle una formazione di categoria che non lascia dormire tranquillo nessun avversario. Il Football Club si porta dietro l’esperienza della gara di andata, quando una rete veloce inclinò la sfida e la chiuse. L’acqua sotto i ponti è stata tanta: tre gestioni tecniche, col filo comune che questa squadra riesce a stare in alto nonostante tutto.
AMPIA SCELTA – I recuperi degli squalificati è la miglior notizia per Costantino che, però, perde Bianco e Bevis fermati dal giudice sportivo. Assenze che limitano le rotazioni nel trio offensivo, con una formazione che pare andare verso qualche ballottaggio solo in mediana. Reparto che diventerà il più complicato da gestire: a San Luca è toccato a Palma oscillare tra centrocampo e trequarti, compito che potrebbe toccare a Coria nel futuro. L’argentino va recuperato ora che le scorie da Covid sembrano smaltite, per farlo servirà cucirgli addosso un ruolo. La concorrenza, però, resta viva: Palma garantisce continuità, Lodi la velocità nel possesso mancata per mesi, Agnelli – nonostante l’età – sa cucire i reparti come pochi. Detto di Coria, poi, c’è l’affidabilità di Alessandro Marchetti e, soprattutto, il carattere di Giuffrida. Il capitano non sembra di quei calciatori che pretendono il posto fisso, ma quando viene chiamato in causa è capace di mostrare perché affidarsi lui convenga sempre. In un centrocampo a due, dove c’è da supportare Lodi, poi, il suo apporto tornerà utile. I problemi di abbondanza non sono mai veri problemi, toccherà a Costantino far quadrare i conti e contro il Dattilo vedremo le prime scelte. A proposito di formazione: rientrano Aita, i Marchetti e Carbonaro dopo la squalifica. Tre su quattro torneranno titolari con Aita a occupare la slot di 2002, Marchetti che aspetta di capire se farà coppia con Fissore o con Da Silva – ottimo a San Luca ma in fase di recupero dopo il lungo stop per Covid -, e Carbonaro completerà il tridente con Caballero e Arena. Gli unici dubbi, quindi, restano in mediana dove, però, sembra favorito lo stesso terzetto visto in Calabria, dato un Agnelli in fase di guarigione definitiva e possibile titolare domenica contro il Troina.
FC MESSINA (4-3-3) Marone; Aita, Marchetti, Fissore, Ricossa; Giuffrida, Lodi, Palma; Arena, Caballero, Carbonaro. All. Costantino.
DATTILO (4-3-3) Giappone; Benivegna, Pagliarulo, Nigro, Di Giorgio; Doda, Calafiore, Lupo; Terranova, Manfrè, Bonfiglio. All. Chianetta.
*fonte foto: Football Club Messina – ph. Familiari