Fc Messina, il graffio di Bevis vale il 4° posto: Palmese k.o.
Pubblicato il 12 Gennaio 2020 in Primo Piano
Più difficile del previsto, contro la cenerentola del torneo. Ma poco conta, se al tramonto della sfida arriva ciò che serve: il gol partita che consolida le aspirazioni del Fc Messina, che rimette piede nella griglia playoff.
ASSALTO IMPRODUTTIVO – Guardia alta. Il diktat di mister Gabriele alla vigilia era stato chiaro. Un messaggio che serve a tenere alta la tensione e quindi ad evitare che il suo gruppo sbagli approccio al cospetto dell’ultima della classe. Che in effetti si rivela un osso duro, come confermano i primi scorci della sfida che si gioca evidentemente su un equilibrio sostanziale. Il Football Club Messina trova un approccio timido, complice il forfait (guai muscolari) del bomber Carbonaro, che lascia l’incombenza là davanti a Dambros, alle cui spalle agisce Coria tra le linee. Tutto come da copione negli altri reparti: davanti a Marone, torna titolare Fissore in coppia con Quitadamo (Domenico Marchetti squalificato), con Casella e Brunetti ai lati. A centrocampo i soliti attori: da destra a sinistra Bevis, Giuffrida, Alessandro Marchetti e Correnti. Strada facendo il Fc Messina prende campo e matura convinzione. Nel giro di una decina di minuti ci provano in sequenza, ma senza successo, Fissore, Dambros (con due squilli) e Coria. Adesso l’inerzia della gara è lampante: se non è dominio, è comunque netta supremazia territoriale, così come i valori teorici in campo imporrebbero. Ecco che, poi, l’occasione più nitida: bolide di Dambros, respinta di Cannizzaro che merita replay su replay. Strepitosa.
COLPO LETALE – A tre minuti dall’avvio della ripresa, Gabriele opera il primo cambio e getta nella mischia Camara al posto di Correnti, con Casella che si alza sulla linea mediana e Bevis dirottato sulla corsia opposta, quella sinistra. La trama della gara rimane la stessa: i padroni di casa giocano a una porta, con la duplice occasione firmata da Casella e poco prima da Coria, che di testa scheggia l’incrocio dei pali. Il gol è nell’aria e Gabriele lo sente, così aumenta il volume del suo attacco: fuori Quitadamo per il francese Geran, all’esordio stagionale. Il paradosso incombe, perché l’ex Acr Misale (punizione sporcata da una deviazione) costringe agli straordinari Marone, che allunga la sfera in corner. Immagine dello spartiacque di una sfida che dall’ingresso di Geran (dunque di una seconda punta centrale) si spezza in due tronconi: la trazione anteriore del Fc Messina espone i giallorossi alle ripartenze calabresi e satura l’area di rigore ospite di uomini, riducendo gli sbocchi per Dambros e compagni. Che in effetti faticano da matti nella ricerca di soluzioni negli ultimi 30 metri. A questo va sommato l’atteggiamento della Palmese, che si affida al mestiere, e dunque ad ogni soluzione praticabile, pur di far scorrere il cronometro. E può starci, considerato il valore anche simbolico, per la squadra di Iannì, di un punto da portare a casa dal San Filippo. Il sogno però sfuma a pochi minuti dal gong: sinistro letale di Bevis, che non lascia scampo a Cannizzaro. Non serve altro: il Football Club vola al 4° posto.
FC MESSINA 1
PALMESE 0
MARCATORE Bevis al 43′ s.t.
FC MESSINA (4-4-1-1) Marone; Casella, Quitadamo (dal 16′ s.t. Geran), Fissore, Brunetti (dal 36′ s.t. Carrozza); Bevis, Marchetti, Giuffrida, Correnti (dal 3′ s.t. Camara); Coria; Dambros (dal 44′ s.t. Fernandez). (Aiello, Aprile, Santapaola, Miele, Pini). All. Gabriele.
PALMESE (4-3-3) Cannizzaro; Occhiuto, Maesano, Misale, Carrozza; Giorgiò (dal 7′ s.t. Carbone), Villa, Condemi; Bonadio, Tiboni (dal 38′ s.t. Scopelliti), Verdirosi (dal 30′ s.t. Battaglia). (Zoccoli, Germanò, Romagnino, Tassi, Santamaria, Battista). All. Iannì.
ARBITRO Gandino di Alessandria
NOTE Spettatori 300 circa. Ammoniti Villa, Occhiuto, Camara. Angoli 7-1. Recupero 0 e 5′.