Fc Messina, il mago si presenta: Coria annienta il Giugliano
Pubblicato il 13 Ottobre 2019 in Primo Piano
Esordio da urlo. Facundo Coria si presenta a Messina in versione fenomeno. Un gol stratosferico, il primo. Un sinistro che merita la standing ovation. E poi una prestazione che contiene giocate d’alta scuola e una tecnica sopraffina. Fino al morso del k.o: un tap-in fin troppo comodo, per uno che nell’arco dei 90′ ha regalato momenti di calcio pregevolissimo. Il Fc riparte da una certezza: con le dovute proporzioni, per la categoria siamo probabilmente davanti ad un fuoriclasse.
NEL SEGNO DEL MAGO – Una sorta di nuovo inizio, dunque, per la squadra di Costantino. Il progetto, da tempo in laboratorio, di restyling del Fc Messina parte dal modulo: un 4-3-2-1, proprio a voler inchiodare in un codice tattico il sistema giallorosso, che in realtà si trasforma puntualmente in 4-3-3 se non addirittura in un 4-2-4. Dalla cintola in su, insomma, il ballo di movimenti delle 4 pedine, Bevis (che in realtà parte interno destro di centrocampo), Coria, Melillo e Carbonaro, è talmente fluido da non dare mai punti di riferimento. Davanti ad Aiello la linea è composta da Casella, Marchetti, Fissore, Brunetti. In mezzo con Bevis, i due centrocampisti sono, come da previsione, Giuffrida e Correnti. Ma è davanti che tutto si fa relativo, come detto. La squadra di Costantino comanda da subito il gioco. L’occasione arriva dai piedi di Melillo al quarto d’ora, che calcia sull’esterno. L’unico sussulto degli ospiti è firmato poco dopo da Orefice, ma Aiello fa una gran parata e spinge in corner. Da lì a poco il Mago Coria estrae il primo coniglio stagionale nel giorno del suo esordio: spara da fuori area un sinistro da urlo che finisce sotto l’incrocio: è 1-0. Vantaggio che lancia la banda di Costantino, adesso capace di giocare sul velluto alla ricerca del k.o. Arriva l’occasionissima per il raddoppio: un penalty fischiato per il tocco di mano in area del campano Carbonaro. Si presenta dal dischetto il suo omonimo giallorosso, Paolo Carbonaro, che calcia sul portiere Mola. Per lui è il secondo errore stagionale dal dischetto.
TUTTI IN PIEDI – Al rientro dagli spogliatoi gli ospiti ci provano subito con Alvino, ma è ancora l’ottimo Aiello a superarsi, deviando in corner la sua bordata. È il preludio al secondo incantesimo di Coria, che in realtà in quest’occasione non riesce del tutto: stupendo stop a seguire sull’assist di Carbonaro; il tiro, però, si perde clamorosamente in curva. Davvero un peccato. Anche perché l’ennesimo colpo del k.o. mancato è un’iniezione di fiducia per la squadra di Agovino, che prende campo senza però trovare sbocchi. Allora Coria sale nuovamente in cattedra e si trasforma in alieno: prima un incredibile elastico in spazi angusti, roba da far strabuzzare gli occhi. Poi raddoppia, l’argentino, con un tap-in comodo su assist perfetto di Brunetti. È dominio: Carbonaro sfiora il tris, lanciato sempre dal sinistro fatato di Coria. Poi prosegue il festival dei rimpianti: Carbonaro procura il 2° penalty, ma stavolta lascia l’incombenza del tiro dal dischetto a Melillo, che si esalta con lo scorrere del cronometro. Mola si trasforma in “Superman” e dice ancora “no”. Vuole rimediare subito, Melillo, ma Costantino toglie il 10 argentino dal campo, che dopo il penalty sbagliato aveva sfiorato il tris e poi aperto con maestria per l’ennesima incursione di Carbonaro. Sarà per questo che non la prende benissimo, quando Costantino lo toglie dal campo per Carrozza. Ma c’è ancora tempo per un’altra scena da segnalare: il cambio del numero 87, Facundo Coria: è la prima standing ovation stagionale al San Filippo. E non è affatto un caso. Poi l’ultimo acuto: lo strappo di Carbonaro, che incrocia il tiro ma coglie il palo. Finisce qui: ha vinto il calcio. Quello bello.
FC MESSINA 2
GIUGLIANO 0
MARCATORE Coria al 29′ p.t.; Coria al 22′ s.t.
FC MESSINA (4-3-2-1) Aiello; Casella, Marchetti, Fissore, Brunetti; Bevis (dal 46′ s.t. Miele), Giuffrida, Correnti; Coria (dal 43′ s.t. Quitadamo), Melillo (dal 33′ Carrozza); Carbonaro (dal 49′ s.t. Gomes). (Oliva, Pini, Camara, Gioria, Santapaola, Quitadamo). All. Costantino.
GIUGLIANO (4-3-3) Mola; Carbonaro (dal 7′ s.t. Caso Naturale), Colombatti, Di Impagliazzo,, Mennella; Liccardo, Tarascio, Micillo (dal 34′ s.t. Capone); Alvino (dal 27′ s.t. Ruggiero), De Vena, Orefice. (Misto, Simoncelli, Riccardis, D’Alessandro, Granata, Manzo). All. Agovino.
ARBITRO Papale di Torino
NOTE Spettatori 800 circa. Ammoniti Carbonaro, Mennella, Coria. Corner 4-2. Recupero 0′ e 5′.