Una sconfitta che ha spento i sogni di gloria, quelli forse più figli di una visionaria concezione del reale. La classifica, infatti, racconta di una squadra ancora in piena lotta per un posto tra le grandi: per il Football Club Messina è arrivata l’ora di consolidarsi.
DIMENTICARE – La sconfitta del Barbera ha lasciato gli strascichi tipici di chi può recriminare per decisioni arbitrali – su tutte il mancato rigore su Fissore – che hanno influenzato il risultato. Oltre alle polemiche, però, restano i limiti in fase di finalizzazione che hanno fermato i giallorossi nei primi venti, dominati, minuti della sfida contro la capolista. Carbonaro o meno poco cambia, perché la mole di occasioni create e sprecate non può essere giustificata con l’assenza dello spietato numero 7. Dagli errori, mister Gabriele lo ha dimostrato, bisogna sempre imparare e il 2-0 di Palermo insegna come il livello del Football Club Messina – nel complesso – sia ancora un paio di gradini inferiore a chi sta davanti in classifica. I numeri, poi, difficilmente possono mentire dopo ben 22 giornate: così i 10 e 15 punti di distacco da Savoia e Palermo dicono che il campionato di Giuffrida e compagni si dovrebbe concentrare – ma forse già prima della gara della scorsa settimana – sullo scontro con Giugliano, Troina e Acireale. La zona playoff, infatti, non è ancora una certezza in casa Arena (l’uomo che voleva vincere il campionato), ma la grande aderenza al reale di mister Gabriele resta l’arma in più di questo Football Club Messina.
LE SICUREZZE – Il passo falso di Palermo non lascia amarezze solo legate all’arbitraggio: il secondo tempo, infatti, ha palesato l’inconsistenza delle modifiche tattiche volute da Gabriele. Il tecnico calabrese, poi, è stato bravo a tornare sui suoi passi ma diventa evidente come questo Fc Messina viaggi sulla forze delle sue certezze. Il 4-4-1-1 partorito da Troina in poi, infatti, è diventato arma tattica fondamentale, tanto che non sarà il ritorno di un presunto valore aggiunto come Melillo a modificarlo. Se così non fosse, poi, sarebbe un rischio azzardato visti i chiari di luna ogni volta che il sistema è stato modificato. Frattura di un dito del piede per Domenico Marchetti che toglie il leader difensivo dai titolari, la certezza è rappresentata dal valore di Quitadamo in coppia con Fissore. In tema infortuni va sottolineato il rientro – a tempo pieno – di Paolo Carbonaro che contro il Nola è disponibile per una maglia da titolare. Si va, quindi, verso il ritorno ai punti di riferimento che hanno portato i giallorossi in zona podio.
IL NOLA – Dieci punti nelle ultime quattro partite, con scalpi come quelli di Cittanovese e Licata a rendere i campani un avversario da non sottovalutare. Vittorie, queste due, interne col cammino in trasferta che recita, invece, i successi di San Tommaso e Roccella e il pari di Marsala nelle ultime tre uscite. Un cammino che ha portato la squadra di mister Esposito verso la metà della graduatoria, con la zona playout sempre più distante. Non un percorso concluso, però, per una squadra in ottima forma e che cerca la continuità per chiudere la pratica salvezza. Difesa a tre solida e i gol del centravanti Maggio arrivato nel mercato di riparazione per risollevare le sorti dei bianconeri. Sono 13 – su 30 totali – i punti conquistati fuori casa, segno di un cammino omogeneo che rende questo Nola un avversario di tutto rispetto.
FORMAZIONE – Assente Domenico Marchetti non ci sono dubbi per la sostituzione con Quitadamo che farà coppia con Fissore. In difesa le soluzioni sulle corsie non sono mai in dubbio, idem in mediana dove l’infortunio di Camara toglie alternative a Correnti. Unico dubbio in avanti: Carbonaro è tornato a disposizione già a Palermo giocando 45′ che ne hanno dimostrato la guarigione. Dambros ha segnato poco ma, comunque, convinto tanto che fino all’ultimo il brasiliano resta credibile per una maglia da titolare. Dimenticare Palermo e quella visione di un campionato con obiettivi diversi dalla lotta per un posto nei playoff, battaglia continua e che finirà solo all’ultima giornata.
FC MESSINA (4-4-1-1) Marone; Casella, Quitadamo, Fissore, Brunetti; Bevis, Marchetti, Giuffrida, Correnti; Coria; Carbonaro. All. Gabriele
NOLA (3-4-3) Capasso; Raimondi, Mileto, Guarro; Calise, Acampora, Langella, Sannia; Faella, Maggio, Giliberti. All. Esposito
*foto tratta dalla pagina Facebook ufficiale del Football Club Messina