“Totò, Fabrizi e i giovani d’oggi” (1960): uno scambio tra il principe De Curtis e uno dei protagonisti, una frase che resta cult. Somma e totale non sono sinonimi: la prima è figlia dell’addizionare, il secondo è il risultato di una qualunque operazione.
DIPENDENZA – Tutto come previsto. La vittoria del Football Club Messina sulla Palmese non rientra tra quelle indimenticabili o scontate. Nulla è facile quando hai l’obbligo della vittoria, ma Ernesto Gabriele si conferma tecnico dal passo costante con il podio che diventa obiettivo possibile. Il fastidio muscolare che blocca Paolo Carbonaro diventa buona occasione per il resto del gruppo di mostrare – anche se non per la prima volta – la propria indipendenza dal capocannoniere. Il numero 7 del Fc Messina resta il miglior finalizzatore possibile per i giallorossi, la sua assenza non pesa dal punto di vista della prestazione generale e viene ben supplita dal brasiliano Dambros. Manca, però, la sua spietatezza e facilità nell’andare in rete per risolvere presto sfide pastose. Più si scende di categoria, più è ovvio dipendere direttamente da un singolo. Se nella Juventus può pensarci Dybala quando Cristiano Ronaldo si prende una pausa, andando indietro nelle categorie ogni squadra necessita di essere trascinata. Non un disvalore, quindi, solo la consapevolezza che i valori aggiunti restano necessari. Il gioco, comunque, ne risente pochissimo con un Football Club che domina in lungo e il largo ma – come manifesto di ciò che scriviamo – trova la rete solo in mischia e solo nel finale. L’importante – per Gabriele e squadra – era non fallire l’appuntamento con la vittoria, così è stato e per questo la classifica è tornata a sorridere.
SAPER SOFFRIRE – I minuti finali di Licata e i novanta contro la Palmese diventano indizi importanti: il Football Club Messina è una squadra. Al Liotta, dopo una buona ora di pressione continua, la sofferenza è arrivata nel finale con Marone (che si è ripetuto nell’unica occasione avuta dalla Palmese) e Marchetti a salvare la baracca. Clamorosa la voglia di non perdere, con tutta la squadra a difendere e lottare fino al triplice fischio. Contro la Palmese – con dinamiche e rapporti di forza diversi – la storia si ripete: una vittoria strappata all’ultimo, voluta fortemente nonostante il tempo che scorreva via e quella insana attrazione verso il volerla risolvere ognuno con una singola giocata. Da 1 a 4 punti grazie alla voglia di non perdere l’obiettivo, questo tira fuori il Football Club Messina nelle ultime due sfide. In un campionato tanto tirato in zona playoff, in più, ogni punto non lasciato per strada diventa oro. Soprattutto se sono già tanti quelli regalati.
CAMBIO DI ROTTA – Rispetto al girone d’andata, intanto, il Football Club Messina resta in linea con 4 punti in due partite. Dal Corigliano in poi passa il cambiamento: i calabresi rappresentano il primo passaggio a vuoto della stagione, uno dei tanti che ha allontanato Palermo e Savoia. La cura Gabriele – già ampiamente miracolosa – dovrà trovare esaltazione nell’invertire quanto accaduto nella prima parte di stagione. Aumentare la media punti passa, soprattutto, dalla capacità di ribaltare quanto fatto nelle gare di andata contro avversari ampiamente alla portata. Il Palermo ha frenato (lo scorso anno dopo 19 giornate il Bari aveva totalizzato 49 punti), anche per colpa di un manico troppo leggero rispetto alla difficoltà del torneo, mentre il Savoia resta in scia (lo scorso anno la Turris era a 39 a -10 dalla vetta): Troina e Football Club Messina guardano alle prime due pensando, in primis, a sopravanzarsi sul podio. Raccogliere di più sarà frutto, soprattutto, di una media personale più alta con gli scontri diretti che diventeranno ago della bilancia. Il Savoia è diventato avversario reale dei rosanero, con la percezione a ingannare il resto del gruppo: Troina e Fc Messina, infatti, restano a una doppia cifra di distanza dalla vetta. Il reale e il percepito si scontrano, per lasciare il campo solo al reale occorrerà una continuità spietata. Come sempre, però, prima di correre bisogna camminare: lo scontro del Barbera dista qualche settimana, in mezzo ci sono quelle sfide da vincere proprio come fatto contro la Palmese.
*foto tratta dalla pagina Facebook ufficiale del Football Club Messina