Senza sosta. Deve iniziare a correre il Football Club Messina, lo chiedono calendario e classifica in un momento della stagione che non ammette pause mentali. I giallorossi tornano al San Filippo contro un Paternò che sa come essere osso duro per gli avversari.
FARE GOL – Non fanno parte dei convocati i tre calciatori ancora positivi al Covid, anche se nella giornata di sabato potrebbero arrivare novità sull’esito dell’ultimo tampone molecolare dell’Asp. Difficilmente, però, verrà comunicato qualcosa visto il precedente del tuo di mercoledì con la presenza di Agnelli svelata solo dalla sua presenza in distinta. Al momento, comunque, vanno considerati out Coria, Dambros, Da Silva più l’ancora infortunato Caballero. Per Lodi, invece, il tempo per scendere in campo inizierà dopo il 16 febbraio come da cervellotico regolamento federale. Per mister Criaco – in attesa di veder tornare Pino Rigoli, a cui ribadiamo i nostri auguri di pronta guarigione -, allora, arriva una sfida dura ma gestibile con una rosa leggermente più ricca. Il Paternò è avversario duro, di quelli che sanno come non subire reti: particolare, questo, che si sposa a meraviglia con il tallone d’Achille di Carbonaro e compagni. La finalizzazione resta carente in casa Football Club, con 12 reti – quasi tutte da palla inattiva – che raccontano il motivo del distacco dalla vetta quasi più delle gare da recuperare. Anche a Castrovillari, infatti, la mancanza di un finalizzatore e di freddezza sotto porta sono pesati. Contro il Paternò, però, difficilmente saranno permessi i soliti vizi di sterilità, e puntare sulla giocata del singolo potrebbe non bastare.
UNDER DI QUALITÀ – Giovani di belle speranze e non solo. Perché Bianco e Arena hanno mostrato una personalità che fa dimenticare la carta di identità. Con Carbonaro impegnato da centravanti, allora, la concorrenza da battere per i due ragazzi resta quella di Bevis. Il francese piace per applicazione, e poi sembra il più adattabile sulla corsia mancina dato che sia Arena che Bianco amano partire dalla destra per sfruttare il proprio mancino. L’under in attacco, però, concede a Criaco maggiore libertà in mediana e difesa. A Castrovillari è stato il turno di Quitadamo, a Vallo della Lucania si era visto un centrocampo over. Opzione, questa, che torna prepotente visto anche il rientro di Agnelli e l’ottima condizione palesata da Palma. Nell’ottica del turnover, allora, sarebbero Giuffrida e Alessandro Marchetti a dividersi la terza maglia tra Paternò e Marina di Ragusa. In attesa di una punta – che chissà quando arriverà -, allora, il Football Club può contare su una rosa ampia e che regala soluzioni in ogni reparto. La qualità servirà, perché il Paternò non avrà remore nel serrare le fila e cercare ripartenze. Al Football Club, quindi, il compito di muovere la palla e sfruttare la tecnica per favorire una zona gol ingolfata.
IL PATERNÒ – Ultima sfida giocata quella nel recupero contro il Troina del 27 gennaio. Una brutta sconfitta a cancellare l’ottimo successo contro l’Acireale. Basterebbe questo, perché il Paternò è squadra che si esalta contro le grandi e soffre negli scontri – sulla carta – meno complicati. Mister Catalano ha a disposizione una rosa dalla buona esperienza e discreta tecnica, come tutti lotta contro un mercato sempre aperto che muta le carte ma resta una delle formazioni più toste della fascia centrale.
FORMAZIONI – Vuole una maglia da titolare Alessandro Arena, in quel caso il sacrificato potrebbe essere Bianco che farebbe scattare il tempo di Aita in difesa per rispettare la slot del 2002. A cascata le altre scelte, anche se l’impegno di mercoledì contro il Marina richiede una gestione delle forze. Panebianco potrebbe trovare spazio a sinistra con Ricossa che gode, comunque, della stima dello staff tecnico. In mezzo, invece, Agnelli va verso una maglia da titolare. Il Football Club torna al San Filippo dopo la rivedibile scelta di giocare al Fresina le partite casalinghe, ma più concretamente torna a giocare con continuità: vincere manca dalla gara di Biancavilla, le avversarie non sono scappate ma non vorranno concedere altre chance a Giuffrida e compagni.
FC MESSINA (4-3-3) Marone; Aita, Marchetti D., Fissore, Ricossa; Palma, Marchetti A., Agnelli; Arena, Carbonaro, Bevis. All. Criaco (Rigoli indisponibile).
PATERNÒ (4-5-1) Cavalli; Santapaola, Raimondi, Mazzotti, Puglisi M.; Di Stefano, Scapellato, Puglisi S., Maiorano, La Piana; Savasta. All. Catalano.