Tocco sotto misura di Fissore e Gelbison piegata. Basta la zampata del difensore piemontese al Football Club Messina per vincere lo scontro diretto coi cilentani e cementare il secondo posto. Invariato, invece, il distacco nei confronti della capolista.
LAMPO – Solo un cambio rispetto alla vittoria di Licata per Massimo Costantino: torna Agnelli, dopo la squalifica, fuori Alessandro Marchetti. Neanche in panchina, invece, Paolo Carbonaro, sofferente per una forte contusione subita contro l’Acireale. Qualche problemino di formazione per mister Ferazzoli: assenti De Foglio, Onda e Sparacello, così c’è Mesina al fianco di bomber Gagliardi. Non succede quasi nulla nelle prime battute, solo qualche tentativo da lontano – con Agnelli e Coria – che non impensieriscono D’Agostino. Ritmi molto bassi, con la Gelbison che prova a prendere campo e il Football Club che cerca la ripartenza sulle corsie. Costantino perde Piccioni, probabile distorsione alla caviglia, e lancia l’argentino Caballero. Cambia poco, anzi nulla e partita che scorre senza che si possano segnalare pericoli. Gara molto tattica: Costantino fa oscillare Arena tra mediana e corsia destra, Ferazzoli risponde tenendo i due laterali molto alti per tenere bassa la linea dei giallorossi. Partita a scacchi, a pagare lo scotto è lo spettacolo che non bussa alla porta del San Filippo. A scuotere la sfida ci pensa una palla inattiva: corner corto di Lodi verso Arena, palla a giro sul palo lungo dove arriva Fissore che, in spaccata, brucia il suo marcatore. Football Club Messina avanti, ai giallorossi il merito di aver saputo pescare il jolly giusto. La rete del difensore di Costantino è l’unico raggio di sole di un primo tempo grigio, due minuti di recupero e squadre al riposo.
POCO, POCHISSIMO – Triplice cambio per Ferazzoli a inizio ripresa, segno di come il tecnico dei cilentani voglia di più dai suoi ragazzi. Nessuna modifica, invece, per Costantino. Prima scossa regalata dalla Gelbison: azione travolgente di Stancarone sulla sinistra, cross rimpallato sul quale irrompe Maiorano, tiro deviato e palla sul fondo di un soffio. Ancora campani in avanti e sempre dalla distanza, stavolta è Gagliardi a scaldare le mani di Marone. Atteggiamento più aggressivo dei cilentani, chiaramente scossi nell’intervallo da un Ferazzoli scontento. Football Club sempre più spento, più preoccupato a non perdere le distanze che a creare in avanti. Gara brutta, fatta di contrasti e pochissimo gioco. Da raccontare non c’è nulla, neanche l’agonismo che, spesso, lascia spazio solo a falli tattici. Il Football Club protesta quando Romano tocca Bevis in area, per Canci si può giocare, ma l’intervento sembrava valere il penalty. Ancora Bevis protagonista: scambio volante con Arena, colpo di testa a scavalcare, ma D’Agostino è attento. Sprazzi e nulla più, gara che ristagna in giocate di rara bruttezza tecnica. Scorre il tempo, col Football Club che si difende e prova ad addormentare la gara. Un successo varrebbe, quasi aritmeticamente, il secondo posto. Uliano prova a rompere l’inerzia, Marone blocca la sua punizione e il Football Club respira. Attacca solo la Gelbison, ci prova Stancarone in azione personale e Marone deve rispondere ancora. Giallorossi in apnea, col solo Bevis pronto a ripartire. Pochissimo, quasi nulla per un Football Club che nella ripresa non è mai riuscito a far vedere le sue qualità. La forza mentale di Agnelli e la cattiveria agonistica di Fissore a fare la differenza. Prima di lasciare il campo a Casella, poi, illumina nuovamente la scena Arena: azione in solitaria, dribbling in serie fino allo stop imposto dall’ottima uscita di D’Agostino. Proteste fortissime della Gelbison al novantesimo: prima Canci non fischia due falli netti per i giallorossi a centrocampo, azione che continua e Gelbison che arriva in area dove Gagliardi va a contatto con Marchetti, ma Canci ammonisce Gagliardi per simulazione. Grande sofferenza nel finale, regge il Football Club Messina che porta a casa una vittoria importantissima.
FC MESSINA 1
GELBISON 0
MARCATORE Fissore al 28′ p.t.
FC MESSINA (4-2-3-1) Marone; Cangemi (dal 43′ s.t. Bianco), Fissore, Da Silva, Ricossa; Lodi, Agnelli (dal 39′ s.t. Palma); Arena (dal 41′ s.t. Casella), Coria (dal 29′ s.t. Marchetti), Bevis; Piccioni (dal 19′ p.t. Caballero). (Monti, Romano V., Panebianco, Aita). All. Costantino.
GELBISON (3-5-2) D’Agostino; Bruno (dal 36′ s.t. Rossi), Mautone, D’Orsi (dal 1′ s.t. Stancarone); Graziani, Pipolo (dal 1′ s.t. Maiorano), Uliano, Guadagno (dal 10′ s.t. Ziroli), Dayawa (dal 1′ s.t. Romano M.); Gagliardi, Mesina. (Gesualdi, Mainenti, Coiro, Bonfini). All. Ferazzoli.
ARBITRO Canci di Carrara
NOTE Partita a porte chiuse. Ammoniti Pipolo, Agnelli, Bruno, Arena, Uliano, Gagliardi. Corner 2-6. Recupero 2′ e 6′.