Il Messina fa un altro passo verso la C. Attraverso un calcio piacevole e di sostanza. Con ordine, forse con qualche rischio di troppo, ma soprattutto col cinismo incarnato dal suo bomber: Ciro Foggia, che gioca in versione cannibale d’area di rigore. Prima un palo, poi una tripletta, per lui, che può valere tanto, tantissimo nelle ultime curve di questo torneo. Ora il traguardo è sempre più vicino.
IL BOMBER C’É – Novelli opta per una leggera variazione nella scelta dello scacchiere titolare rispetto all’undici sceso in campo tre giorni prima a San Luca. Davanti a Caruso, consueta linea a 4 con Mazzone e Giofrè sugli esterni e la coppia di centrali Lomasto-Boskovic. In mezzo al campo, Aliperta in regia tra i due interni Cristiani e Vacca. Davanti spazio per Crisci, esterno di sinistra, con Bollino sull’altra fascia e Foggia punta centrale. Ed è proprio il bomber messinese, dopo nemmeno tre minuti di gioco, a sfoderare la prima, ghiottissima occasione: il palo ferma il 9 giallorosso. Primo squillo che è la logica conseguenza di un atteggiamento, quello della squadra di Novelli, che esprime una marcata tendenza a spingere da subito sull’acceleratore. Ed in effetti ci riprova, il Messina, ancora pericoloso con Bollino che si gira, col sinistro, e spedisce di poco a lato. Preludio ad una situazione dubbia: quando cioè Cristiani cade in area, toccato da Brugnano, e recrimina per un fallo da rigore che l’arbitro, però, non ravvisa. Poco male, perché nell’azione successiva il Messina passa: Bollino, smarcato in area, trova pronto Quintiero, ma sulla ribattuta Foggia non perdona. É il 17° gol del centravanti giallorosso, che esulta forte. Occhio, però, perché di lì a poco il Rende si fa sotto e sfiora il pari con la sassata sganciata da Alassani che si schianta sulla traversa. Cambia poco, però, per i giallorossi, che riprendono il comando del gioco e presto sfiorano il bis, con la discesa solitaria di Crisci e la chance, ribattuta dal muro calabrese, ancora per Foggia. Che è letale, a 10 minuti dalla fine del tempo, quando spedisce in porta un rigore fischiato per il fallo di mano di Piscopo. 2-0: se non è la fine dei giochi, ci siamo vicini. In realtà, dopo un’occasione capitata a Crisci, il Rende schianta le sue velleità di rimonta ancora su un legno: palo, stavolta colpito dall’incornata di Palma.
BRIVIDO, POI LO SHOW – Nella ripresa lo spartito rimane immutato. Preme il Messina, a dir il vero senza strafare, mentre il Rende bada soprattutto a contenere i danni. Le pretese offensive, da un certo punto in avanti, si contraggono vistosamente da ambo i lati. O meglio fino alla bordata di Palermo, che costringe Caruso a fare gli straordinari. Poi il ritmo cala vistosamente. E gli spunti per il taccuino diventano un miraggio. La scena la ruba la naturale girandola di cambi, per capire quanto il match, in questa ripresa soporifera, abbia poco o nulla da dire. Il Messina commette l’errore di accomodarsi troppo sul doppio vantaggio. E allora è qui che il Rende si scuote, e stavolta trova il gol col subentrato Consiglio, che riapre la partita di testa, due minuti dopo il suo ingresso. É un’illusione, che dura meno di dieci minuti, perché il capolavoro è dietro l’angolo: Mazzone sventaglia da destra, Foggia, al volo, fa l’eurogol e firma la tripletta. A completare l’opera ci pensa Bollino, col poker che abbatte definitivamente lo spauracchio Rende quasi al tramonto della sfida. Ed è un gol fantastico, anche questo. Il sigillo su una vittoria che pesa come un macigno. E che rischia di finire malissimo, per il Rende, quando Oggiano si invola e grazia i calabresi da due passi. Poi il triplice fischio.
MESSINA 4
RENDE 1
MARCATORI Foggia (M) al 25′ e su rigore al 37′ p.t.; Consiglio (R) al 26′ s.t. Foggia (M) al 33′, Bollino (M) al 38′ s.t.
MESSINA (4-3-3) Caruso; Mazzone, Lomasto, Boskovic, Giofrè; Cristiani, Aliperta (dal 40′ s.t. Cunzi), Vacca (dal 43′ s.t. Cascione); Bollino (dal 39′ s.t. Oggiano), Foggia (dal 36′ s.t. Manfrellotti), Crisci (dal 14′ s.t. Cretella). (Lai, Bellopede, Arcidiacono, Izzo). All. Novelli.
RENDE (3-5-2) Quintiero; Novello, Piscopo, Brugnano; Lo Cascio (dal 3′ s.t. Cipolla), Garritano (dal 36′ s.t. Boito), Palermo F., Ferchichi, Alassani (dal 24′ s.t. Consiglio); Gozzerini (dal 10′ s.t. Abbey), Palma (dal 27′ s.t. Mosciaro). (Palermo G., Sgambati, Orientale, Riconosciuto). All. Cavaliere (Napoli squalificato).
ARBITRO Gregoris di Pescara
NOTE Ammoniti Aliperta, Gozzerini, Brugnano, Piscopo. Corner 5-1. Recupero 2′ e 6′.