
Garofalo ispira, Luciani è inarrestabile: il Messina sbanca Foggia
Pubblicato il 19 Aprile 2025 in Primo Piano
Una squadra che si deve salvare. Questo Messina è strepitoso, un gruppo con questo carattere merita di salvarsi. Luciani firma una doppietta pesantissima, servito due volte da un Garofalo splendido. A nulla serve la rete del momentaneo pari di Orlando. La Casertana vince, si decide tutto nell’ultimo turno.
GRANDE REAZIONE – Pennellata di Garofalo, grande senso del gol e capacità di anticipare un intero reparto da parte di Luciani. Così, il Messina confeziona la palla che vale il vantaggio, in un primo tempo che i giallorossi dominano per volontà e creazione di occasioni pericolose. Remissivo il Foggia, forse illuso di poter gestire senza scoprirsi per andare a caccia di un punto che avrebbe fatto brodo. Invece no, perché il Messina è aggressivo e pressa con forza: proprio Luciani è il primo a provarci con un colpo di testa da distanza ravvicinata che trova la super reazione di Perina, grave l’errore sulla respinta di Dumbravanu che colpisce debolmente – da zero metri – e mette nelle mani del portiere foggiano. Funziona il sistema scelto da Gatto – tecnico al posto dell’esonerato Banchieri – con Garofalo che si adatta da esterno destro e Tordini opposto per un 4-5-1 compatto ma capace di attaccare gli spazi con più uomini. Torna Lia a destra, con Gyamfi che trasloca dall’altra parte. Non c’è De Sena fermato dalla febbre, panchina per Costantino. Insomma, le scelte vanno in scia con quelle di Banchieri ma con un paio di modifiche tattiche, buone anche per specchiarsi nel 4-3-3 di Zauri. Questioni tattiche interessanti, ma il cuore del discorso resta quello delle tante occasioni create. Detto della doppia firmata Luciani-Dumbra, poco dopo tocca a Tordini illudere con un gran destro dal limite dell’area che si arrota benissimo ma si ferma sulla parte superiore della traversa. Martellanti i giallorossi, fermi i rossoneri. Lo Zaccheria fischia, il gioco si ferma due minuti per un fastidio alla coscia per Krapikas e svariati rotoli di carta partiti dalla curva dei tifosi pugliesi. Il Messina non perde ritmo e torna a pungere, sempre con Luciani che scalda ancora le mani di Perina e sempre di testa. La rete è nell’aria. Arriva con l’azione che abbiamo raccontato in apertura, bella manovra tutta in verticale con Garofalo che scala dentro il campo e Lia che si sovrappone per togliergli l’uomo di dosso. Il numero 4 vede il movimento ad attaccare la profondità di Luciani e lo serve con un pallone calibrato alla perfezione. Il centravanti brucia i due centrali e anticipa Perina, tocco di testa e palla in rete. Reazione del Foggia? Scarna. Squadra impaurita, che aveva scelto un piano di gara speculativo e che adesso fatica a venire fuori. Solo quando Gelli eccede in confidenza arriva un pericolo, con Orlando che riceve e può calciare in diagonale: sul fondo di poco. Attenzione, campanello d’allarme. Foggia che deve svegliarsi per tornare in partita, e lo fa diventando anche fin troppo furbo: rimessa laterale per il Foggia dopo che il Messina ha messo palla fuori; sfera verso Dumbravanu che cincischia e viene pressato da Emmausso che la porta via e mette dentro, dove Buchel non arriva e pallone che diventa buono per Orlando che calcia di prima e supera Krapikas. Furbata di Emmausso che è andato a pressare Dumbravanu su una palla restituita, ma il moldavo ci ha messo anche un po’ del suo. Sportivamente indecente, ma in una partita del genere devi aspettarti di tutto. Ci vuole malizia, sempre. Nasce un parapiglia: giallo per Buchel e Silvestro, rosso dalla panchina per Ingrosso. Recupero che si allunga e Messina che ritrova lucidità per tornare ad attaccare: Garofalo ha il mirino sempre puntato sulla testa di Luciani, cross millimetrico e tocco aereo del numero di 18 che supera ancora Perina. All’ultimo istante, riposo col sorriso per i giallorossi.
GESTIONE VINCENTE – Fuori Pazienza ed Emmausso (ammonito e nervoso), dentro Danzi e Zunno. Prova a dare una scossa alla sua squadra Zauri, ma cambia poco perché il primo tempo ha già dato il suo verdetto: il Messina è padrone del campo. I giallorossi sono dentro la partita, giocano sciolti e senza alcuna paura. Tutto il contrario del Foggia: terrorizzato, legato e con pochissime idee. Messina che prova anche a controllare e abbassare i ritmi, importante non forzare le giocate e sprecare energie. Tatticamente la squadra di Gatto è ben raccolta con molta densità interna ed è brava ad attaccare gli spazi con un Garofalo superlativo nelle due fasi. Luciani si prende la copertina fin qui, ma la prestazione totale di Garofalo è da applausi scroscianti. Non è la stessa partita del primo per occasioni, anzi è il Messina è perfetto nell’addormentare blocchi di match per far scorrere il tempo. Da Caserta non arrivano ottime notizie perché la squadra di Iori passa sul Crotone, ma la Juve NG che batte la Cavese significa che i bianconeri sono aritmeticamente ai playoff. Conti che torneranno utili da domani, intanto c’è da portare a casa 3 punti vitali. Fuori Tordini, sfinito, dentro Pedicillo. Ultima parte di gara, ora tocca al Foggia rischiare per non complicarsi la vita nel finale di stagione dato che restando fermo a 30 punti sarebbe attaccabile dalla Casertana nell’ultimo turno. Ma quanta paura nella squadra di Zauri, terrore allo stato puro e pallone pesantissimo. Il Messina non deve fare poi molto per gestire questo vantaggio. Certo, potrebbe fare un po’ di più per non abbassarsi. Luciani esce un po’ dalla partita anche perché servito pochissimo. Si collezionano corner. Fuori Lia e Luciani stanchissimi, dentro Haveri e Costantino; poi anche Marino e Chiarella per serrare le fila. Il copione non cambia, partita bloccata e gestita con maestria dal Messina. Tempo che scorre, la Casertana ha raddoppiato quindi il verdetto è rimandato agli ultimi 90′. E in ballo ci sarà anche il Foggia che sarà impegnato a Picerno. Classifica con i rossoneri a 30, Casertana a 29 e Messina a 22. Importante restare a -8 da una delle due. Triplice fischio: un Messina strepitoso sbanca Foggia.
FOGGIA – MESSINA 1-2
MARCATORI Luciani (M) al 26′, Orlando (F) al 41′, Luciani (M) al 51′ p.t.
FOGGIA (4-3-3) Perina; Silvestro, Salines, Camigliano, Felicioli; Gala (dal 32′ s.t. Kiyine), Pazienza (dal 1′ s.t. Danzi), Da Riva; Orlando (dal 39′ s.t. Touho), Santaniello (dal 14′ s.t. Sarr), Emmausso (dal 1′ s.t. Zunno). (De Simone, De Lucia, Marzupio, Dutu, Parodi, Brugognone). All. Zauri
MESSINA (4-5-1) Krapikas; Lia (dal 35′ s.t. Haveri), Gelli, Dumbravanu, Gyamfi; Garofalo (dal 43′ s.t. Chiarella), Petrucci, Buchel (dal 43′ s.t. Marino), Crimi, Tordini (dal 30′ s.t. Pedicillo); Luciani (dal 35′ s.t. Costantino). (Curtosi, Ingrosso, Mameli, Vicario, Morichelli). All. Gatto
ARBITRO Mirabella di Napoli
NOTE Spettatori 3000 circa. Espulso al 45′ p.t. Ingrosso (dalla panchina). Ammoniti Luciani, Pazienza, Buchel, Silvestro, Crimi ed Emmausso. Corner 2-10. Recupero 6′ e 7′.
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya