Tanta emozione, poche parole e obiettivi chiari. Si presenta così Rocco Arena alla città di Messina, primo incontro pubblico per il nuovo Fc Messina nato dopo l’acquisto del CdM della famiglia Lo Re.
UN MONDO NUOVO – Azzerata la storia e l’organigramma della società capace di mantenere il titolo di Serie D nel playout contro il Locri, nasce quindi una società che punta a un anno zero da legare al passato di quella che fu la cavalcata, finita poi in un baratro, firmata Franza. “C’è moltissimo da fare – esordisce Arena -, anche se in una settimana abbiamo formato il Cda e scelto i responsabili tecnici oltre al direttore generale Marco Ferrante”. Al tavolo con il neo presidente ci sono infatti l’avvocato Santoro, l’uomo decisivo per l’arrivo di Arena a Messina, con lui Marco Ferrante e Davide Morello che occuperanno i ruoli di dg e ds. Una presentazione che diventa un calderone di parole, tanto che finiscono in coda quelle del nuovo allenatore Costantino; in un clima di strana impasse si presenta così quella che proverà a essere una squadra di vertice. “Faremo di tutto per vincere, il budget è adeguato ma deciderà il campo”, Arena non usa mezze misure e lancia il guanto di sfida alla categoria e, probabilmente, anche all’altra parte della Messina giallorossa. Sciotto è invocato e il suo nome torna in scena quando si prova a capire il perché Messina debba avere due squadre in Serie D: “Ho fatto di tutto per aprire a Sciotto, una persona cordiale e seria ma che non ha voluto fare un passo verso una nuova società insieme”; Arena archivia la questione e sembra mettere la pietra tombale su un unico Messina; sarà sfida stracittadina.
NOME E MARCHIO – La questione meno interessante del mondo diventata, però, buona per litigi social tra una tifoseria spaccata e diventata, ormai, rivale. Fc Messina è il nome registrato davanti al notaio al momento del passaggio della società dalle mani dei Lo Re a quella di Arena, così chiarisce il presidente seguito dalle spiegazioni dell’amministratore delegato Santoro. “Conosco Pietro Franza da vent’anni, l’incontro sulla questione del marchio è durato una quindicina di secondi. Da oggi possiamo dire di essere l’Fc Messina e siamo gli unici a poter sfruttare e mostrare le immagini degli anni della Serie A”. A buon intenditor, Arena lancia il messaggio e Santoro chiarisce gli aspetti burocratici: “La società ha cambiato denominazione in Fc Messina in sede legale, con la Federazione e la Lega Dilettanti siamo in contatto da tempo e a breve ci verrà data risposta, ci dicono che tutto è stato fatto in maniera corretta e dovrebbe essere rispettata la scadenza del 5 luglio”. Passaggio formale o essenziale a seconda dei punti, comprensibile però come la nuova società voglia far comprendere la totale rivoluzione rispetto al CdM, acquistato il titolo sportivo e il diritto alla Serie D, per quanto riguarda la storia si guardi altrove. Opinione o realtà? La risposta la darà il singolo tifoso, perso e disperso nel vedere due società dal nome storico ma dal passato troppo recente per legarsi al passato glorioso.
ORGANIZZAZIONE – La Coppa Italia arriverà tra un mese e mezzo, squadra ancora inesistente ma idee chiare: “Abbiamo individuato la struttura in Sila per il ritiro. Ci siamo presentati e battuto la concorrenza di Casarano e Palermo che non avevano ancora versato la caparra, abbiamo pagato e prenotato. Vogliamo essere pratici e fare il meglio. Anche per quanto riguarda gli stadi stiamo valutando le strutture, il Celeste potrebbe essere ristrutturato grazie a un progetto dell’ingegnere Mento sul modello del Filadelfia di Torino”. Si prende la scena il presidente Arena e chiarisce il progetto: “Monitoriamo la questione bandi ma ne parleremo solo a tempo debito, col sindaco il rapporto è cordiale. Il mio Messina in realtà non è mio ma della città, io dovrò gestirlo perché un domani possa camminare da solo. Dobbiamo essere bravi a sfruttare tutto quello in nostro possesso per autofinanziare il progetto, le società sane partono da questi principi”.
IL CAMPO – Si parla pochissimo di calcio: la parte organizzativa tocca a Rocco Arena, per il resto è ancora presto per sbilanciarsi. Il dg Ferrante saluta e sottolinea la scelta della Sila per il ritiro, poche parole come poche sono quelle del ds Morello che non fa nomi ma fa capire di avere le idee chiare. Idem per il tecnico Costantino che ringrazia per la chance e preferisce far parlare il campo. Poche parole per tutti, evitata quindi la classica retorica da frasi fatte, ci sarà tempo per sentire anche questi nuovi protagonisti. Primo giorno, quindi, del nuovo Fc Messina in un clima particolare e di scarso appoggio da parte di una tifoseria che cerca ancora la direzione giusta. Dovrà affidarsi al campo Arena e il suo Fc Messina, non ci sarà altra via oltre a quella di una società seria e organizzata.