Serviva cavalcare la continuità. Obiettivo fallito, per il Messina, fermato dalla sfortuna e dalla buona organizzazione della Cittanovese.
RIMPIANTI – Novelli conferma in blocco l’undici base del precedente turno. All’insegna delle consapevolezze acquisite, dopo il 3-0 rifilato al San’Agata. Chiede un approccio propositivo, il tecnico giallorosso. E i desiderata trovano subito riscontro sul campo, perché il Messina parte forte: in una manciata di minuti ci provano Sabatino, ma soprattutto Cristiani, liberato da una bella iniziativa di Bollino, con la conclusione – una sorta di rigore in movimento – che si scaglia sul palo. L’incipit è chiaro, lampante. Anche se, nella successiva ripartenza, la Cittanovese mette qualche pensiero a Caruso, che però è vigile su Dorato. Inizio col botto, ma è tutto fumo. Perché per quasi mezz’ora di gioco non succede praticamente nulla. Complice la scossa che arriva dopo il brivido, per gli uomini di Nocera, che si alzano quel tanto che basta per evitare una sovraesposizione alla propositività dei giallorossi. L’equilibrio, ora, è la costante del match, almeno fino alla giocata sopraffina di Cretella, che apparecchia per Bollino, la cui conclusione non è all’altezza della giocata dell’under numero 58. Ci prova, quasi sul gong della prima parte, il centrale Alfano, che però spara in curva la sua girata di sinistro.
MURO – Nessun cambio sullo scacchiere. L’avvio di ripresa si gioca ancora su un equilibrio sostanziale, che Bollino prova a scuotere con un assolo che si risolve in un nulla di fatto. Ma è soprattutto Aliperta ad andarci vicino, con un piazzato notevole che costringe Latella a fare gli straordinari. Non basta, tant’è che Novelli prova ad iniettare nuova linfa con l’avvicendamento Arcidiacono-Addessi. Proprio quando gli ospiti entrano in modalità iper-conservativa, rinunciando sostanzialmente all’idea di giocarsela a viso aperto. Attesa totale, quella della Cittanovese: un sorta di baratto tra la consapevolezza di lasciare il pallino ai giallorossi e la presunzione di potere chiudere tutti i varchi, facendo leva sulla densità per congelare lo 0-0. Con lo scorrere del cronometro, però, il Messina cala d’intensità. Elemento, manco a dirlo, che fa il gioco degli ospiti. Che alzano la testa, trovando un’occasione clamorosa quasi al tramonto della sfida: l’ex Crucitti mette in mezzo, con forza, Felici a porta sguarnita non ci arriva per pochi centimetri. Brivido intenso. Che induce, in Novelli, la necessità della mossa della disperazione: fuori Aliperta per Manfrellotti, ma manca davvero una manciata di minuti. E il triplice fischio arriva per sancire lo 0-0.
MESSINA 0
CITTANOVESE 0
MESSINA (4-3-3) Caruso; Cascione, Lomasto, Sabatino, Giofrè; Cretella, Aliperta (dal 43′ s.t. Manfrellotti), Cristiani (dal 38′ s.t. Vacca); Bollino (dal 32′ s.t. Lavrendi), Foggia, Arcidiacono (dal 18′ s.t. Addessi). (Lai, Mazzone, Boskovic, Izzo, Crisci). All. Novelli.
CITTANOVESE (3-5-2) Latella; Zinfollino, Corso, Alfano; Barilaro, Cosenza, Lo Nigro, Crucitti, Losasso (dal 24′ s.t. Felici); Dorato (dal 24′ s.t. Petrucci), Viola (dal 20′ s.t. Solinas). (La Cagnina, Scuderi, Rizzo, Meola, Fuschi, Ndreu). All. Nocera.
ARBITRO Valentini di La Spezia
NOTE Ammoniti Zinfollino, Sabatino e Lo Nigro. Corner 3-5. Recupero 2′ e 5′.