Un punto di vista che prova a essere diverso, non semplici voti ma il tentativo di un’analisi più approfondita sulle prestazioni dei giallorossi nell’ultima partita del Messina. Questa settimana i protagonisti sono: Salvo e Plescia.
PRESTAZIONE CONVINCENTE – Tra i tanti che hanno fatto bene nel derby con il Catania spicca la prestazione di Giuseppe Salvo, giovane difensore messinese. Alla settima partita tra i professionisti, il classe 2003, si rende protagonista di una prova più che sufficiente contro un avversario fastidiosissimo come Marsura. Inizia prendendo le misure e poi si scioglie giocando difensivamente una gara impeccabile. Nelle precedenti 6 partite aveva fatto fatica a reggere su quella fascia, sabato contro un avversario tostissimo ha dimostrato di poter far parte della rosa del Messina. Bello anche il cross messo a rimorchio nel secondo tempo per Antonino Ragusa, capitano giallorosso che ha, però, sprecato una buona assistenza. Dinamica che ha sottolineato anche le capacità di spinta di Giuseppe Salvo, riserva attualmente di un intoccabile Damiano Lia. Con lui al suo fianco il giovane terzino potrà crescere e imparare il mestiere.
ABBIAMO UN PROBLEMA? – Per la prima volta in stagione finisce tra le note stonate Vincenzo Plescia. Attaccante ex Avellino che da settimane appare contratto e poco lucido. Fa fatica a far salire la squadra, ingabbiato dal duo Curado e Silvestri. Non dà mai profondità ai giallorossi e perde troppi palloni spalle alla porta. Per cercare di vincere la partita, il tecnico Giacomo Modica lo sostituisce inserendo Marco Zunno, punta atipica che dà proprio quello che serviva: profondità. Per settimane abbiamo sottolineato la tanta lotta in mezzo al campo. Situazione che non può bastare, serve di più dalla punta titolare del Messina. Anche perché il palermitano nelle ultime partite, oltre a farsi trovare poco in area di rigore, non è mai neanche arrivato al tiro in porta.
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya