Non finiscono i problemi in casa Messina, dei giorni scorsi gli stravolgimenti riguardanti il settore medico che avevano portato all’ennesimo ribaltone. Annunciata in estate la collaborazione con la struttura medico-sportiva dell’Università degli Studi di Messina, accordo che veniva “cancellato” dagli accadimenti di questi ultimi giorni. Il tutto senza che dalla società giallorossa arrivasse una vera ed esaustiva spiegazione. Modus diverso, invece, quello scelto da Unime che con un comunicato stampa chiarisce la propria posizione sull’argomento:
La Direzione del Centro Medico Sportivo Riabilitativo dell’Università degli Studi di Messina ha appreso solo dalla stampa l’intenzione della società ACR Messina calcio di affidare la gestione delle prestazioni mediche e riabilitative ad altre strutture e figure professionali.
Per estrema chiarezza, si ricorda che la stessa società aveva siglato lo scorso giugno un accordo contrattuale triennale per affidare all’Ateneo detti servizi (nell’ambito dell’attività conto terzi), regolarmente svolti tra l’altro fino alla scorsa settimana, senza che la società abbia mai messo in evidenza alcun tipo di problematica.
Alla scadenza del primo termine contrattuale per il pagamento delle spettanze dovute (14 settembre 2016) – fissate in misura nettamente inferiore ai prezzi di mercato, proprio nell’intento di agevolare una proficua collaborazione con ACR Messina – il Centro ha inviato alla stessa società un sollecito in data 23 settembre. Per quasi due settimane non è stata fornita alcuna risposta, né è stata onorata la scadenza. In data odierna, si apprende dalla stampa che la società ha invece affidato lo stesso servizio ad altri.
Il Centro Medico, nel ribadire il proprio stupore per il comportamento della controparte, si riserva di tutelare nelle opportune sedi i propri interessi legati al contratto sottoscritto e la propria immagine.