Giro di boa. Comincia il girone di ritorno del Messina: si riparte da quella Cittanovese che aveva battezzato con un pizzico di amarezza la stagione. A metà del cammino, però, lo scenario e gli obiettivi delle due squadre sono totalmente diversi.
UN ALTRO CAMPIONATO – Un girone dopo, con la memoria che racconta di una sfida d’andata che mostrava le idee di Novelli ancora in bozza, nonostante qualche trama che diceva già tanto. Un 2-2 amaro vista l’ora abbondante in doppia superiorità numerica, ma che diceva di come questo Messina fosse osso duro. Qualche punto è stato lasciato per strada: fisiologico. Come il rimbrotto che il dt D’Eboli ha impartito dopo il pari di Ragusa. Non tanto il risultato, quanto la gestione della sfida. Così, contro il Sant’Agata si è vista una squadra nuovamente matura e, per la prima volta, meno esagitata. Il Messina impara a non spingere sempre a mille ma a cavalcare i tempi morti, facendo crescere il nervosismo avversario. Processo di maturità utile, perché il girone di ritorno è un campionato a parte: tante squadre perdono le motivazioni degli obiettivi ma, paradossalmente, giocano con la testa più libera. Ogni gara, allora, diventa trappola: la Cittanovese è avversario strano, di quelli con così tanta qualità da non far dormire sogni tranquilli. Le soste forzate hanno inciso: nei numeri – viste le 5 gare da recuperare e la bassa classifica – e nelle gambe, perché la ripresa a Castellabate di domenica scorsa ha mostrato una squadra fuori ritmo. Una settimana di lavoro sarà stata utile a Nocera – il vice di Infantino a cui è subentrato – per rialzare condizione e morale. I nomi, poi, restano pesanti vista la rosa composta dai vari Crucitti, Silenzi (che sarà assente), Viola e Corso, tra gli altri. Qualità, di quelle che sanno come mettere in difficoltà. Per il Messina, allora, ennesima gara delicata da non sottovalutare e da affrontare col favore dei pronostici. Novelli sguscia, un primato che non guarda ancora ma che – sa benissimo – costringe i giallorossi a giocare con la pressione del risultato a tutti i costi. Pressione, termine spesso usato con accezione negativa. In realtà, però, una grande squadra sa come manipolarla per renderla un’arma a proprio favore. I giallorossi sembrano far parte di questa cerchia ristretta.
SQUADRA E SINGOLI – Gruppo al completo, condizione crescente e buone notizie in vista di una settimana con turno infrasettimanale incluso. Cittanovese, Biancavilla e Rotonda in serie: tre gare pesanti, di quelle che vanno tolte dalla carta e pesate con una visione concreta e reale. Squadre di qualità, con classifiche serene e nessuna pressione schiacciante. Arrivano prima del doppio scontro diretto, ma il tempo c’è. Prima, quindi, testa a una Cittanovese che non verrà al San Filippo per lasciare praterie ma che saprà come pungere. Novelli gode di un gruppo al completo, con l’occasione di valutare qualche rotazione in vista dei tre turni in una settimana. Restio, infatti, al turnover scientifico e più attento al momento che i ragazzi vivono. Le certezze, poi, aiutano a proseguire sul cammino e questo Messina di punti fermi ne ha davvero tanti. Nessuna novità, allora, nell’undici iniziale non dovrebbe stupire, anche se i ballottaggi classici restano presenti. Cretella o Crisci come Bollino e Addessi, mentre Cristiani in vantaggio su Vacca è, ormai, una consuetudine. Poco importante, comunque, dato che i giallorossi sono sembrati credibili e sul pezzo indipendentemente dagli interpreti in campo. Anche questo, allora, rientra nei grandi meriti di Raffaele Novelli. Un tecnico che mette i principi davanti ai singoli avrà sempre il salvagente del gioco nel giorno buio di qualche interprete. Non solo, però, perché il lavoro sul calciatore c’è: l’esempio è l’Arcidiacono visto in questa stagione. Un giocatore a cui viene ritagliata una porzione di campo dove ricevere senza troppa pressione, con la possibilità di giocare corto e di prima per evitare contrasti continui e sempre messo in condizione di chiudere le azioni. Il capitano, poi, ci mette il suo spirito di sacrificio nell’aiutare. Lui è il manifesto del lavoro di Novelli. Questa una delle verità del girone di andata. Ora è tempo di iniziare un nuovo campionato, quello di ritorno: un lungo sprint fino al traguardo finale, dove ogni rallentamento peserà di più. L’esperienza della prima parte, però, sarà bagaglio utile e fondamentale.
MESSINA (4-3-3) Caruso; Cascione, Lomasto, Sabatino, Giofrè; Cretella, Aliperta, Cristiani; Addessi, Foggia, Arcidiacono. All. Novelli.
CITTANOVESE (3-5-2) La Cagnina; Alfano, Corso, Scuderi; Petrucci, Fuschi, Crucitti, Lo Nigro, Larosa; Dorato, Viola. All. Nocera.
*fonte foto: Acr Messina – ph. Furrer