Messina-Juve NG: vita, dolcezza, speranza nostra

Pubblicato il 28 Aprile 2025 in Primo Piano

Vittoria e playout. Non c’erano altre opzioni per il Messina impegnato contro la Juve NG, vincere per non perdersi in conti e speranze. Tordini e Luciani trascinano in un primo tempo perfetto, poi dagli altri campi arriva la notizia che sarà il Foggia l’avversario. Il difficile comincia adesso.

DETTO FATTO – Un passo alla volta, ma tutti fondamentali. La vittoria contro i bianconeri non può essere archiviata come banale o scontata, perché la squadra di Brambilla ha messo impegno e volontà, oltre che una leggerezza mentale che faceva da contraltare al peso che dovevano gestire i giallorossi. Un primo tempo perfetto, forse migliore di quello visto a Foggia dato che l’avversario era dentro la partita molto più. E lo è stato anche dopo il rosso a Gil. Un episodio che ha spostato gli equilibri, ma non frutto del caso e fortemente influenzato da un Petrucci scaltro e reattivo nell’anticipare l’errore dell’avversario. Un retropassaggio corto, poi un fallo istintivo. Rosso. E comincia un’altra partita, in cui la Juve NG tiene bene il campo ma deve abbassarsi e in cui il Messina alza l’intensità. Sbloccarla per non invitare strani fantasmi alla festa e ci pensa Tordini con un destro che diventa premio alla sua crescita nelle ultime settimane. Controllo morbido e a seguire, calcio incrociato e potente. Vantaggio che modifica l’umore ma non il clima, perché il San Filippo è una bolgia dal minuto zero. Quasi 7 mila spettatori, un colpo d’occhio che manca visto che parte delle tribune resta chiuso, ma ci si limitasse ad ascoltare si penserebbe di essere immersi in un abbraccio collettivo e rumoroso. Messina non vuole retrocedere, vuole essere più forte di chi ha fatto del male. Città e squadra, il resto non è pervenuto. Il raddoppio di Luciani mostra un centravanti ancora in fiducia e ottimo quando si libera della marcatura di Turco, però che giocata quella di Garofalo. Che si riscopre esterno destro di precisione e intensità, con una capacità di corsa incredibile e qualità nel servire i compagni. Luciani è bravissimo, ma la palla di Garofalo è perfetta. Lo svolgimento convince gli spettatori che il meglio sia già avvenuto, che il Messina l’abbia scossa e vinta questa partita. Il riposo diventa anche materia per qualche ragionamento di troppo sui diffidati. Antonio Gatto (voto 7) resta lucido e cambierà a tempo debito, meglio così dato che l’approccio della ripresa è insufficiente. Messina che si spegne un attimo, quanto basta a Puczka, Guerra e Amaradio per confezionare la rete che accorcia le distanze. Paura. Sì, il Messina si intimorisce e abbassa troppo. Ecco, la Juve NG non è squadra facile da approcciare anche in 10, perché ha qualità e freschezza atletica. Krapikas non deve fare chissà cosa, ma c’è una sensazione di fondo che invita al timore. Giallorossi che faticano a far circolare il pallone con precisione e che non riescono più a innescare Luciani o Tordini. Qualche sfondamento a destra arriva con Garofalo e Lia, ma i servizi sono meno puliti. Come anche i tiri in porta, anche se Garofani si prende la palma del miglior bianconero in campo. Il tris ci starebbe più di quanto possa arrivare un pari, ma la paura in questi casi annebbia il giudizio e sembra essere tutto peggiore di quanto sia in realtà. Entra Costantino, che si gioca un uno contro uno con Citi fatto di trattenute e furbizia: steso, rosso al difensore. Si respira. Arriva la fine e il Messina ha vinto, tanto basta. Una prestazione di altissimo livello da mettere a confronto con una ripresa più complicata, più emotiva. Ma fa parte del gioco. Tatticamente, però, si vede ancora una squadra stretta e corta, che sa sfruttare l’ampiezza a destra e che vuol creare superiorità a sinistra. E con un’anima fondamentale rappresentata dal trio mediano: Buchel orchestra, Petrucci ci mette qualità dove altri metterebbero frenesia e poi c’è Crimi. Il messinese che vuole salvare una città intera, che corre per due e ragiona per dieci. Sempre sul pezzo, sempre intenso e mai al risparmio. Che col suo sorriso dolce e sincero sembra l’antitesi del calciatore che in campo non perdona niente e nessuno. Anche da diffidato. Da questo trio è passata la rinascita del Messina.

LO SPAREGGIO – Con un gol di Vano nel primo quarto d’ora la Casertana passa a Trapani e ottiene la salvezza. Arrivata “grazie” al pari del Foggia a Picerno, uno zero a zero che condanna i pugliesi allo spareggio col Messina. Un esito che mostra la determinazione e la volontà di battaglia dei campani, da inizio stagione calati nella parte di squadra in lotta salvezza. Incrocio non banale quello di Trapani, perché la sconfitta del Giugliano apriva a possibilità di playoff per la squadra di Aronica. Ma non è l’annata giusta, un disastro il campionato – per attese e spesa – dei granata. Antonini ci riproverà, magari imparando dal sé stesso del basket dove i suoi Shark restano in corsa per il primo posto nella regular season. Nel calcio è andata male, così la Casertana la terza vittoria nelle ultime cinque giornate e chiude a 32 punti, quanto basta. Il Foggia è crollato: un solo punto – quello di Picerno – nelle ultime cinque e un caos interno dettato dal disimpegno del presidente Canonico. Stipendi non pagati il 16 aprile, poi la virata con la decisione di esonerare Zauri e Leone (ds), affidare la squadra al tecnico dell’Under 17, Gentile e pagare la trasfera in Basilicata. Un disimpegno ondivago. Ma che non cambia l’umore di una piazza in contestazione feroce, avvilita – come Messina – dall’incapacità di dare continuità e linearità alle gestioni. Foggia partito – con un gran mercato estivo – per occupare un posto in zona playoff, non decollato con Brambilla e Roma, poi la ripresa con Zauri. Un’illusione visto il nuovo crollo e la condanna al playout. Una squadra partita con altre ambizioni, forse mai calatasi nell’idea di doversi salvare. Una battaglia che non pare essere la loro. Quindi, per il Messina è forse il miglior avversario per questo motivo. Perché questa Casertana sarebbe stato rivale sul pezzo, capace di giocare nello sporco della lotta salvezza e anche difficile per fisicità e tatticismi. Chiaro, tutto questo non rilascia patenti da favoriti a nessuno. La doppia sfida di due anni contro la Gelbison insegna che questa tipologia di sfide si risolve su altri temi: il carattere, la gestione della paura, la capacità di tirare fuori l’episodio. Sono incroci delicati, che non vinci perché sei tatticamente o tecnicamente superiore, o non solo. La Gelbison, occorre essere onesti, fu superiore al Messina nei 180′ ma i giallorossi si aggrapparono alla bravura e al carattere mai domo di Fumagalli e alla volontà di Ragusa di non arrendersi. Non c’è una spiegazione, è il calcio. Di queste due partite parleremo a tempo debito, andata il 10 maggio e ritorno il sabato successivo. Il Foggia si salva con due pari o parità nella differenza reti delle due sfide, insomma il Messina deve vincere almeno una delle due partite e in caso di sconfitta in una delle due aver fatto più gol nel totale. Tutto in 180 minuti. E poi? Bella domanda. Il destino del Messina è legato all’esito del campo per cominciare, dopo servire chiudere l’increscioso capitolo AAD-Sciotto e trovare una nuova proprietà che lavori per non far sparire il calcio. Che sia Serie C o Serie D. I tempi saranno stretti, dato che in caso di salvezza il termine per l’iscrizione al nuovo campionato è fissato per il 6 giugno. Fideiussione a copertura da 700 mila euro e tutte le spettanze pregresse pagate. Ci vuole una proprietà seria e consapevole dello sforzo necessario. Non c’è spazio per improvvisazioni o mediocri presunti imprenditori.

Krapikas 6
Importante quando esce senza paura su un paio di corner insidiosi, sulla rete è incolpevole anche se la prima respinta poteva essere più incisiva.

Lia 6
Solido quando difende, puntuale quando spinge anche se i suoi cross non sono così pericolosi. (dal 30′ s.t. Haveri s.v.)

Gelli 6
Buona gestione nell’uno contro uno, quando la Juve NG si abbassa per lui diventa un po’ più semplice gestire anche la diffida.

Dumbravanu 6,5
Letture e capacità di anticipo, forte di testa e senza fronzoli quando c’è da gestire la palla.

Gyamfi 6,5
Difesa e senso della posizione, spinge anche quando chiamato in causa. Peccato per il problema muscolare che lo mette fuori. (dal 30′ s.t. Marino s.v.)

Petrucci 6,5
Altra prova di grande pulizia tecnica, ma la sua giocata decisiva arriva fisicamente quando brucia Gil e lo costringe al fallo da rosso. (dal 25′ s.t. Pedicillo 6: entra con un buon piglio, calcia anche in porta senza fortuna)

Buchel 6,5
Regia illuminante con un paio di filtranti millimetrici, ma ruba l’occhio la sua capacità di essere sempre nella posizione giusta.

Crimi 7
La diffida non pesa, infatti pressa a tutto campo fino all’ultimo istante. Intenso, tenace e qualititativo.

Garofalo 7,5
Ok, allora era un esterno e nessuno lo sapeva. Dopo Foggia si conferma con una prestazione da vero trattore della fascia. Allo Zaccheria aveva colpito anche per tatticismo, stavolta ci mette un’intensità fisica e una velocità di alto livello. Pennella per Luciani, ormai in connessione.

Luciani 7
Centrali fisici e lotta importante, il primo pallone veramente pulito lo trasforma in rete liberandosi della marcatura di Turco con grande abilità. Nella ripresa cala un po’, la settimana con qualche problemino si fa sentire. (dal 39′ s.t. Costantino s.v.)

Tordini 7
La sensazione che il gol sarebbe arrivato c’era, perché il suo approccio è stato di grande volontà. Una rete bellissima per il controllo morbido e il tiro immediato potente e preciso. In crescita, in fiducia, valore da sfruttare. (dal 39′ s.t. De Sena s.v.)

JUVE NG Garofani 6,5; Turco 5, Citi 4,5, Gil 4; Pietrelli 6 (dal 28′ s.t. Cudrig s.v.), Faticanti 6, Owusu 6 (dal 40′ s.t. Papadopoulos s.v.), Puczka 6; Amaradio 6,5 (dal 18′ s.t. Deme 5,5), Anghelè 5,5 (dal 1′ s.t. Comenencia 6); Guerra 6,5 (dal 18′ s.t. Mancini 5,5). All. Brambilla 6

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

Commenta

navigationTop
>

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi