Contenere la furia del gigante ferito. Sferrare il colpo letale, quando se ne presenterà l’occasione.
ATTENDERE E COLPIRE – Attesa e ripartenza, furia agonistica, intelligenza tattica: Lucarelli ha snocciolato i concetti chiave attraverso i quali il Messina proverà a scardinare ulteriormente le certezze del Lecce, reduce dal pesante tonfo interno contro il Matera. A proposito di Matera: le sensazioni ci riportano proprio alla sfida del San Filippo contro i lucani, probabilmente la migliore partita sul piano tattico cui abbiamo assistito nella stagione in corso. Le dinamiche di gioco potrebbero svilupparsi su trame simili: lasciare scientemente il pallino del gioco ai pugliesi e poi provare a sfondare in ripartenza. Chiaro, per attuare la seconda parte del piano servirà un Milinkovic in grande spolvero, una versione del franco-serbo che in realtà ad oggi non si è mai resa manifesta. Lucarelli ne ha parlato con il 10 giallorosso, che ha voglia di riscatto, “perché – ha raccontato il tecnico – Milinkovic vorrebbe spaccare il mondo e si danna l’anima”. Al momento il proposito è rimasto solo nella sua testa. Oggi ci si augura di poterlo vedere sul campo. Con lui davanti ci saranno Pozzebon, i cui contatti con Vibonese – ma anche con Taranto, Catania e Foggia – sono ormai cosa nota, e Ferri, a cui si chiederà una performance straordinaria, perché oggi – un po’ come fatto contro il Matera – dovrà essere in grado di agire da pendolino su tutta la fascia sinistra.
DALLA CINTOLA IN GIÚ – Il centrocampo è la zona in cui si agitano le maggiori incognite. Musacci, inserito nella lista dei convocati, partirà dalla panchina. In regia due sole opzioni concrete: Mancini o Ricozzi, con il primo in vantaggio. Negli slot di interni agiranno Grifoni e probabilmente Foresta, che però potrebbe accomodarsi in panchina per via di una condizione imperfetta. A proposito della zona nevralgica del campo: da domani potrebbe avere un interprete fortemente richiesto da Lucarelli. Stasera Nardini sbarcherà a Messina e domani incontrerà la proprietà. C’è l’accordo sull’ingaggio, una richiesta notevolmente livellata al ribasso dallo stesso Nardini rispetto a quella manifestata nel corso dei primi colloqui. Domani, a meno di sorprese, l’accordo dovrebbe essere ratificato. In porta torna Berardi, e questa è una notizia estremamente positiva. Davanti al portiere scuola Lazio una linea a 4 composta da Palumbo (che potrebbe accomodarsi in panchina qualora Lucarelli optasse per abbassare Grifoni), Rea, Bruno e De Vito.