Fondamentale. Per entrambe, con obiettivi opposti, ma con l’obbligo di vincere per raggiungere l’agognata meta. Questa l’introduzione che avevamo pensato 14 giorni fa. Due settimane in cui tutto è accaduto, ma una cosa non è cambiata: questo match vale la stagione.
TESTA SGOMBRA – Pazienza, nessuna ansia e capire che questi sono momenti irripetibili. Così, Raffaele Novelli si avvicina alla sua ultima stagionale al San Filippo. Vuole una squadra spensierata, anche se il suo primo pensiero è rivolto al gruppo squadra del Marina di Ragusa al quale augura una pronta guarigione, ricordando a tutti – ancora una volta – che la parte umana non può essere scavalcata dagli interessi calcistici. Una gara che i suoi ragazzi non possono fallire, dimenticando la lunga attesa e quello che è accaduto in mezzo. Ci si era lasciati col pari del Liotta che aveva avvicinato il Football Club in classifica, ma con la consapevolezza che il destino dell’Acr continua a restare nelle mani di Aliperta e compagni. Vincere per stare sereni, solo dopo guardare cosa accade a Paternò per capire se iniziare la festa o concentrarsi sul Sant’Agata. Questo il quadro, poi c’è la voglia di Novelli di tenere sulla corda una squadra che deve dimenticare la classifica e pensare solo al Marina di Ragusa. I ragazzi di Utro cercano qualcosa in più della semplice impresa: 12 calciatori tra positivi e isolati, in attesa di ulteriori tamponi che potrebbero regalare qualche forza in più in vista della gara del San Filippo. Due settimane nel tentativo di capire quali sarebbero state le decisioni dell’Asp di Ragusa e della Lnd. Lega che, infine, ha deciso di forzare la mano consigliando al Marina di scendere in campo. Il dg Calogero – dimessosi nei giorni scorsi – ha fatto capire come non ci fossero alternative visti i tempi così lunghi, ma che i ragusani pensano alla salvezza tra campo e tribunale. Con le possibili sanzioni in arrivo per Licata e Troina. Sul campo, però, la loro rimonta infinita sulla zona salvezza passa, obbligatoriamente, da Messina. Al netto di tutto, allora, il Marina di Ragusa è avversario che non può fare calcoli, ma solo punti. Con la speranza che le rivali cedano il passo.
BALLOTTAGGI – Le scorie di queste due settimane vanno digerite: dimenticate quelle delle polemiche post Licata, accettate – lo ricorda elegantemente Novelli – quelle dei continui rinvii, ora il campo deve parlare per il Messina. Il vantaggio in classifica c’è ancora, in più c’è la forza di una squadra che non si è mai nascosta dietro le motivazioni altrui. Quindi, pur restando reale che il Marina cerca pesanti punti salvezza, è ancora più forte la spinta che vede i giallorossi vicini al ritorno in C, oltre alla grande differenza di valori. Su questo punto, poi, bisognerà capire con quanti effettivi arriverà la squadra di Utro: si parla di una fatica nel compilare la formazione titolare, con un paio di 2004 per rispettare la regola under. In questo caso non è pretattica, ma attesa degli ultimi tamponi. Così, capire la formazione titolare dei ragusani è quasi impossibile, dato che non essendo stati comunicati i nomi dei positivi non si può provare neanche ad andare per esclusione. Il destino è nelle mani dei ragazzi di Novelli. Non ci sarà Vacca per squalifica, per il resto gruppo in buona forma e toccherà al tecnico fare le scelte. Cascione si candida per partire titolare, stesso discorso per Cunzi, mentre Lavrendi e Cristiani restano in ballottaggio per una maglia in mediana. Dove ci sarà, sicuramente, Aliperta e dove Crisci sembra partire in vantaggio rispetto a Cretella. Poco da aggiungere: il Messina può solo vincere, anche il Marina di Ragusa, nonostante tutto, non ha molte alternative.
MESSINA (4-3-3) Caruso; Cascione, Lomasto, Sabatino, Giofrè; Cristiani, Aliperta, Crisci; Bollino, Foggia, Cunzi. All. Novelli.
*fonte foto: Acr Messina – ph. Furrer